di Patrizia NICOLOSI
Valentina Colella torna a Roma con il 5° capitolo del suo progetto internazionale Dove dormono le stelle.
Il suo è un omaggio alla Capitale, nato in collaborazione con l’ AOCF 58 – Galleria Bruno Lisi (con cui collabora dal 2011) e l’Accademia di Belle Arti di Roma: il progetto ha coinvolto gli studenti della Cattedra di Tecniche della Scultura del Prof. Varone.
Where the stars sleep è un’opera in divenire sotto l’influsso del sogno e della disillusione.
Come in tutta la sua ricerca, anche più intima, legata al volo, alla morte e alla vanitas, Valentina Colella lotta tra gli opposti, ma si pone nel qui e ora, cercando la soluzione in questa installazione il cui senso è quello dell’offerta. Il pubblico diventa il catalizzatore dell’energia che ogni scultura luminescente ha in serbo.
Le stelle dormono mentre noi siamo svegli, le stelle sono poste a terra e pronte a essere macchina dei sogni per i fruitori dell’installazione sempre in progress.
Per ogni capitolo, la combinazione di colore e forma diviene la caratteristica strutturale che differenzia ciascuno dei luoghi prescelti. L’opera è percepita come uno spazio di luci e colori, quasi a smaterializzare, in un primo momento, le sculture poggiate sul pavimento, creando un coinvolgimento atemporale in tutta l’area circostante. Il pubblico, non potendo evitare le proiezioni sul proprio corpo, diventa parte integrante dell’opera.
Nei luoghi con cui entra in contatto, l’artista seleziona, secondo metodi dettati o meno dalla coincidenza, una forma essenziale che rappresenti la stella da riprodurre in multipli di 29 sculture.
I 4 capitoli finora realizzati sono:
– Capitolo I, 2016, Introdacqua, Italia, [Installazione Museo Laboratorio Città Sant’Angelo, Italia], 145 stelle
– Capitolo II, 2017, Capo di Buona Speranza, Sudafrica, [Installazione Everard Read Gallery Cape Town, ZA], 87 stelle
– Capitolo III, 2018, Montevideo, Uruguay, [Installazione AIR Casa Madreselva, Montevideo, Uruguay], 145 stelle
– Capitolo IV, 2018, Milano, Italia [Installazione AMY-D Gallery, Milano, Italia], 116 stelle
L’idea è nata nel 1990 quando l’artista aveva 6 anni e passeggiava sul Monte Playa (Introdacqua, AQ, dove vive, passeggia e lavora), riferimento latitudine 42.0115000885795, longitudine 13.9054298400879. Ancora oggi, scavando, è possibile trovare delle formazioni calcaree sferiche. Come racconta Valentina:
«Sin da piccola ho pensato che i geoidi fossero stelle cadenti arrivate sulla terra dopo la realizzazione di un desiderio. Non ho mai cambiato idea».
AOCF58 – Galleria BRUNO LISI, via Flaminia 58 – Roma (metro A fermata Flaminio)
Valentina Colella
Where the stars sleep
Inaugurazione, Sabato 12 Ottobre 2019 ore 18.00, fino al 31/10/2019
dal lunedì al venerdì ore 16.30 – 19.00 (chiuso sabato e festivi)
Where the stars sleep è stato possibile fino ad oggi grazie a:
Istituto Italiano di Cultura Colonia, Germania, Istituto Italiano di Cultura Pretoria, Sudafrica. Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Consolato Italiano, Città del Capo, Sudafrica. Centro Documentazione Artistica Contemporanea Luigi di Sarro, Roma. Museo Laboratorio, Ex-Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo, Pe. Comune di Introdacqua, Aq. Provincia dell’Aquila. Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. Museo Regionale dell’Emigrante, Introdacqua, Aq. AIR Madreselva, Montevideo, Uruguay. ARP Art Residency Project, Italia/Sudafrica. Galleria Amy-d Arte Spazio, Milano. Galleria Everard-Read ,Città del Capo, Sudafrica. Galleria Circa Johannesburg, Sudafrica. Associazione Futura, Introdacqua, AQ. Associazione Ottovolante, Bologna. Ruth Prowse School of Art, Città del Capo, Sudafrica. Banca BPER. Raimbow Media team.
Il progetto espositivo prevede un evento, a cura di Anna Amendolagine (già Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria), che avrà luogo il 26 ottobre 2019, a partire dalle ore18:00. Nel corso dell’evento, inserito nell’ambito della Rome Art Week – RAW 2019, i visitatori saranno invitati a scegliere una stella, esprimere un desiderio e portare via la scultura con sé.
Evento organizzato in occasione della Quindicesima Giornata del Contemporaneo