Franco Luccichenti: “Credo che Maurizio non amasse l’istante ma piuttosto attardarsi nel tempo della riflessione profonda”

di Franco LUCCICHENTI

Ha fatto molto discutere l’articolo della Prof.ssa Elena Gigli nell’ultimo numero di About Art in occasione del 20ennale della scomparsa di Maurizio Fagiolo dell’Arco (al quale dedicammo un numero speciale nel novembre dello scorso anno). Teniamo a precisare che la nostra rivista ha guadagnato del corso dei quattro anni di vita credibilità ed apprezzamento -verificabili dai dati google analitycs che ci attestano quasi ogni mese al di sopra dei 30 mila lettori in Italia e all’estero-  proprio perchè aperta alle opinioni di chi riteniamo abbia titoli e competenze per intervenire sulle varie questioni inerenti al mondo dell’arte, cosa che ribadiamo in questa circostanza dando ovviamente a tutti il diritto di replica, ma non di censura. Sottolineando -se ce ne fosse bisogno- che la responsabilità di quanto appare su About Art è esclusivamente di chi firma l’articolo, pubblichiamo il breve intervento dell’architetto Franco Luccichenti, nostro valoroso collaboratore, per ricordare Maurizio Fagiolo dell’Arco.

Per un collezionista di dipinti del ‘600, come ero io, andare negli anni 70 nello studio di Maurizio a largo Toniolo equivaleva ad un pellegrinaggio laico in un luogo a vocazione oracolare.  Si saliva un ampia scala e una giovane studiosa che per il momento ricopriva il ruolo di sacerdotessa  introduceva  da Maurizio. Preciso che lo studio era con  Maurizio Marini anche lui autorevole storico dell’arte. Una luminosa sala di attesa ospitava giovani collezionisti, antiquari, studiosi tutti in cerca di conforto culturale con in genere in mano una busta chiusa con dentro foto in bianco e nero di dipinti antichi.  Diventammo col tempo amici. Maurizio dominava con ironica certezza il mondo fluttuante dell’attribuzionismo, dava generosi consigli a me e ad altri piccoli e grandi collezionisti che all’epoca erano numerosi e appassionati. Lui stesso collezionava con gusto e sapienza privilegiando il barocco che è stata una delle passioni della sua vita. Incredibile la sua capacità di approfondire argomenti distanti tra loro da Parmigianino a Bernini a De Chirico e tanti altri.

La rete di internet stava entrando prepotentemente nei territori della comunicazione, la contrazione di tempo e spazio privilegerà l’attimo fuggente. Credo che Maurizio non amasse l’istante ma piuttosto  attardarsi nel tempo della riflessione profonda.

La dilatazione temporale e la distorsione del tempo teorizzate da Einstein curiosamente sembrano metafora della forma barocca che tende a superare le espressioni tradizionali e sostanziarsi in complesse geometrie, Maurizio  Fagiolo con il suo amore per il barocco abitava con melanconica felicità questo mondo. Nella lunga amicizia nonostante i suoi innumerevoli interessi non ho mai percepito incertezza nel suo lavoro. Sicuramente nella sua vita la luce prevaleva sull’ombra anche se lo appassionava l’aspetto magico dell’arte. Generosamente e anche per la amicizia e stima che provava verso Francesco Petrucci  donò allo straordinario museo del barocco ad Ariccia la sua collezione.  Ricordo un dipinto che avevo comprato anni prima e scambiai con lui e che ora è al museo.  E’ una bella copia dall’annunciazione di Poussin ora a Monaco. L’interesse per questo quadretto cementò ancora di più la nostra amicizia e la passione per un artista  che può suscitare nell’osservatore ancora oggi un arcano ” incantamento”

Torna alla memoria dopo tanti anni una serata nel villino che abitava  a Fregene con la moglie Beatrice.  Maurizio, come faceva spesso, cucinava un risotto con gamberi. Carla ed io guardavamo la scena, il sapiente inserimento di erbe, aromi e l’armonico movimento circolare del braccio per meglio cuocere il riso,  la luce del sole al tramonto che illuminava la stanza  facevano emergere una strana ineffabile atmosfera alchemica. Capii allora che Maurizio era comunque anche nella piu semplice delle azioni uno straordinario veicolo di conoscenza.

Franco LUCCICHENTI  22 novembre 2019