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Carlo Maratta, Natività, Roma, San Giuseppe dei Falegnami

Auguri in musica
FILE AUDIO: Georg Friedrich Händel, Messiah, HWV 56. Oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra, Pifa (sinfonia pastorale)
Larghetto e mezzo piano (do maggiore), English Chamber Orchestra

Direttore Charles Mackerras Edizione: Warner Music UK Ltd
Come ogni fine anno About Art vuole dedicare ai lettori un omaggio musicale come augurio per le festività che caratterizzano questo particolare periodo dell’anno. Questa volta proponiamo un brano che consideriamo in linea con quanto ci offre l’attualità per un Natale particolare che dopo i due precedenti caratterizzati dalla pandemia ce ne propone uno caratterizzato dalla guerra i cui effetti drammatici si manifestano con ferocia nelle parti direttamente interessate agli scenari bellici ma ne superano i confini irradiandone gli effetti nefasti sul tutto il resto il resto del mondo. Abbiamo scelto una pagina del Messiah di Georg Friedrich Händel, più esattamente la Sinfonia Pastorale, uno dei punti cardine della prima parte di questo stupendo oratorio che è una di capolavori di tutti i tempi. Il Messiah fu composto nel periodo agosto-settembre del 1741. È suddiviso in tre parti. La prima dedica alla Nascita di Cristo, la seconda alla Passione mentre la terza evoca il trionfo del cristianesimo. Nella prima parte la breve ma intensa Sinfonia Pastorale è uno dei pochi momenti descrittivi che rievoca le sensazioni della Notte di Betlemme, un brano frutto degli stilemi della musica barocca, genere del quale Händel è tra gli indiscussi protagonisti. È un brano certamente lontano dallo spirto dei pastori descritti nei Vangeli ma che, a nostro avviso, può essere considerato paradigmatico per esprimere lo stato d’animo di oggi. Non abbiamo scelto, infatti, musiche di carattere grandioso o trionfalistico come esistono nel Messiah stesso e nelle altre opere dello sterminato repertorio barocco ispirate alla Natività, ma un brano dal carattere del tutto mistico e riflessivo che evoca la magia di quella notte e della nascita del Redentore, che ricorda i suoni ‘primordiali’ degli strumenti pastorali che la sapiente orchestrazione del musicista rievoca con la fusione di violini e viole, ma che risulta come elemento di speranza per la salvezza di tutta l’umanità. Un momento che può essere collegato alla situazione di oggi che ispira una preghiera ma anche un messaggio di speranza per la rapida soluzione agli effetti nefasti di quanto sta accadendo nel mondo.