di Claudio LISTANTI
Settembre a Roma con la Grande Musica
La prossima settimana riprendono a Roma le attività di alcune importanti istituzioni musicale. Riapre la Sala del Teatro Costanzi con un concerto verdiano affidato a Paolo Arrivabeni. Alla Cavea dell’Auditorium l’Accademia di Santa Cecilia propone un concerto beethoveniano con Alexander Lonquich pianista e direttore. Per Roma Sinfonietta il primo di una serie di cinque concerti dedicato a Vivaldi e Astor Piazzolla
Dopo la pausa del mese di agosto riprende l’attività concertistica delle istituzioni musicali romane con una serie di appuntamenti programmati fin dalla prima settimana di settembre.
Giovedì 3 settembre il Teatro dell’Opera di Roma, dopo il lusinghiero successo degli spettacoli al Circo Massimo, riapre le porte del Teatro Costanzi con una serata interamente dedicata a Giuseppe Verdi affidata al direttore Paolo Arrivabeni che guiderà l’Orchestra ed il Coro del Teatro dell’Opera di Roma.
Le musiche scelte per questo ritorno nella storica sala del Teatro dell’Opera di Roma, seppur nel pieno rispetto delle disposizioni anti-covid, sono tra le più conosciute del nostro grande musicista e selezionate per ripristinare quel rapporto stretto tra il teatro ed il suo affezionato pubblico improvvisamente interrotto lo scorso marzo per le note vicissitudini sanitarie del nostro paese con la speranza che sia il primo atto di una ripresa dell’attività operistica, tra le più penalizzate dall’emergenza sanitaria.
La locandina prevede pagine dal Nabucco, la Sinfonia e i cori “Gli arredi festivi” e “Va pensiero”, tre grandi Ouverture, Giovanna d’Arco, Attila e Battaglia di Legnano, gli straordinari Ballabili tratti da Macbeth e altre grandiose pagine corali come “Si ridesti il Leon di Castiglia” da Ernani, “Patria oppressa!” da Macbeth e “O Signore, dal tetto natìo” da I Lombardi alla prima crociata.
Il concerto è previsto per le ore 20 e sarà replicato il 5 settembre alla stessa ora.
Informazioni su http://www.operaroma.it
Venerdì 4 settembre, alle ore 21 presso la Cavea dell’Auditorium parco della Musica, riprende anche l’attività dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dopo lo straordinario successo dei concerti del mese di luglio dedicati alla celebrazione dei duecentocinquanta anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, un altro straordinario omaggio all’arte musicale del grande compositore tedesco.
La serata è affidata ad Alexander Lonquich, direttore-solista tra i più importanti di oggi che fin dagli anni ’70 dello scorso secolo collabora con l’Accademia di Santa Cecilia offrendo a tutti gli appassionati affascinanti ed indimenticabili esecuzioni di gran classe sia come pianista solista sia come direttore d’orchestra.
Per questa serata, interamente dedicata a Beethoven, ha scelto un programma che prevede brani composti tra il 1805 e il 1808. Si parte con la grandiosa Ouverture che Beethoven scrisse per la tragedia teatrale Coriolano di Heinrich Joseph von Collin la cui composizione risale al 1807 ed eseguita per il principe Lobkowitz, uno dei più importanti mecenati del compositore, in un concerto a carattere privato nel quale era anche compresa l’esecuzione, curata dallo stesso Beethoven del Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra in sol maggiore, op. 58.
Proprio quest’ultima composizione occuperà la parte mediana del concerto ceciliano riproponendo così quell’inesauribile e intenso dialogo tra orchestra e strumento solista che è una delle caratteristiche fondamentali di questo capolavoro per la quale le doti di raffinato strumentista ed appassionato interprete di Lonquich riusciranno a catalizzare l’attenzione di tutto il pubblico.
La conclusione della serata è affidata, oltre che all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia anche al Coro dell’Accademia che, insieme, proporranno una delle pagine sinfonico-corali più grandi della produzione beethoveniana: la Fantasia corale Schmeichelnd hold (Lusinga amichevole) in do minore, op. 80 per pianoforte, soli, coro ed orchestra.
Scritta su un testo di Christoph Kuffner fu eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 presso il Theater an der Wien di Vienna, esecuzione pubblica della quale faceva parte anche il Concerto n. 4 prima citato. Lo stesso Beethoven era seduto al pianoforte ed improvvisò l’Adagio iniziale della Fantasia poi sostituito in sede di pubblicazione a stampa della composizione dal brano che oggi conosciamo e che è parte integrante di ogni esecuzione del capolavoro.
Informazioni su http://www.santacecilia.it
Il 5 settembre all’attività musicale romana si aggiunge anche Roma Sinfonietta, istituzione musicale che si sta imponendo sempre di più all’attenzione degli appassionati di musica della capitale soprattutto per la sua attività decentrata che riesce a catturare l’attenzione, ed il consenso, di una parte importante della città di Roma, la periferia est che è una delle più popolose tra tutte le grandi capitali europee.
Per questo mese di settembre, l’Istituzione guidata da Luigi Lanzillotta propone un ‘progetto’ nominato Itinerari Musicali vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020 – 2021 – 2022, fa parte di Romarama 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale realizzato in collaborazione con SIAE. Consta di cinque concerti che spaziano dalla musica classica al rock, dal jazz al fado e alla canzone d’autore.
Quello iniziale del 5 settembre, in programma alle ore 21 presso il Teatro Tor Bella Monaca, è dedicato alle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, una delle opere più celebri di tutta la storia della musica alla quale, per l’occasione, è accostata ad Otoño porteño (Autunno a Buenos Aires) brano di Astor Piazzolla appartenente alle Cuatro Estaciones Porteñas scritte dal compositore argentino ed ispirate alla musica di Vivaldi. Con esse Piazzola volle esprimere il fascino dello spirito e della vita di Buenos Aires nei diversi periodi dell’anno favorendo la creazione del cosiddetto ‘nuevo tango’. Interpreti della serata saranno gli strumentisti dell’Ensemble Roma Sinfonietta e il violinista Vincenzo Bolognese, uno dei solisti italiani più in vista, “spalla” dell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.
Anche gli altri quattro concerti previsti nel progetto Itinerari Musicali sono molto interessanti. Il 12 settembre le chitarre di Rocco Zifarelli e Nicola Costa, il basso elettrico di Marco Siniscalco e la batteria di Marco Rovinelli, proporranno “La chitarra: la storia del rock, da Jimi Hendrick ad oggi”. Il 15 settembre l’attore Peppe Servillo, assieme Javier Girotto sassofoni e Natalio Mangalavite pianoforte, formeranno un trio d’eccezione che proporre un concerto-spettacolo “Parientes”, che svilupperà un tema attualissimo, quello dei migranti.
Poi un viaggio a Lisbona, esattamente 17 settembre, con la voce di Isabella Mangani, il contrabbasso di Carla Tutino e la chitarra di Stefano Donegà con “Lisboa meu amor: dal fado alla nuova musica portoghese”.
Il 24 settembre il gran finale con una serata dedicata a Fabrizio De André grazie alla partecipazione del Coen-Siniscalchi-Saletti-Rivera Quartet. Un viaggio nella canzone d’autore realizzato con i colori della musica world e jazz.
Claudio LISTANTI Roma 30 agosto 2020