di Silvana LAZZARINO
Il nuovo sguardo sulla vita nell’opera di Van Gogh in mostra a Padova.
La grande esposizione aperta il 10 ottobre 2020 presso il Centro culturale Altinate /San Gaetano a Padova. Dal 1° settembre sono iniziate le prenotazioni per singoli e gruppi.
“Non si era immedesimato nella natura, aveva immedesimato in sé stesso la natura, l’aveva obbligata a piegarsi, a modellarsi secondo le forme del proprio pensiero, a seguirlo nelle sue impennate, addirittura a subire le sue deformazioni”.
Queste le parole con cui lo scrittore francese d’avanguardia Octave Mirbeau chiarisce la tensione, l’angoscia, il malessere esistenziale proiettate da Van Gogh nella sua opera.
A ripercorrere questo difficile rapporto con la realtà, vista, percepita da Van Gogh nei suoi orizzonti più oscuri, silenziosi, realtà che sfugge diventando inconciliabile con la stessa esistenza ed il suo attraversare le emozioni dentro e con la natura, è la suggestiva mostra che aprirà a Padova il 10 ottobre 2020 presso il rinnovato Centro culturale Altinate/ San Gaetano dove resterà visibile fino all’11 aprile 2021.
Promossa dal Comune di Padova e da Linea d’Ombra la mostra “Van Gogh. I colori della vita” riunisce quasi un centinaio di opere dell’artista olandese, con prestiti di assoluta eccezione da decine di musei ed in particolare dal Van Gogh Museum di Amsterdam e dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, considerati i templi del culto di Van Gogh. L’esposizione che ripercorre il tessuto esistenziale dell’artista entrando nelle ombre del suo pensiero, rappresenta il traguardo dei 25 anni di attività di Linea d’ombra e del suo fondatore, nonché curatore della mostra Marco Goldin, che così sottolinea:
“Questa esposizione, forte di ben novanta opere, con vari musei prestatori e ovviamente al primo posto il Kröller-Müller Museum e poi il Van Gogh Museum, ha l’ambizione di inserire Van Gogh nel flusso del suo tempo, nella precisa relazione con altri artisti che per lui hanno contato. Un’esposizione che dunque non si ferma a una visione esclusivamente monografica, ma presenta l’opera del grande artista olandese con tanti approfondimenti non così usuali da vedersi, e in questo modo colloca quell’opera meravigliosa entro non abituali confini. Dai due anni nelle miniere del Borinage in Belgio, al tempo nel Brabante olandese, fino agli anni francesi che la mostra indaga in modo approfondito”.
Accanto al percorso espositivo suddiviso in cinque sezioni, con sette approfondimenti e apparati documentaristici e, tre brevi docu-film da un quarto d’ora l’uno, vi saranno eventi collaterali per restituire un progetto di carattere storico assimilabile a un vero e proprio romanzo, dove oltre ai capolavori esposti si potrà non solo attraversare le fasi più significativi della vita di Van Gogh, ma scoprire la forza evocativa dei colori nuovissimi e la relazione con alcuni artisti che per lui hanno contato.
La mostra prodotta da Linea d’ombra, con il Gruppo Baccini in qualità di main sponsor, svelerà infatti alcune trame della vita e dell’opera di Van Gogh poco trattate fino a questo momento, includendo anche quanto di solito non viene compreso.
Lungo le cinque sezioni sono distribuite le 125 opere in totale, di cui oltre 80 del solo Van Gogh tra dipinti e disegni equamente divisi ed una quarantina di altre opere degli autori che hanno intrecciato il suo cammino, a volte indirettamente come Delacroix, Courbet, Millet o i giapponesi da Hiroshige a Kunisada, a volte direttamente come Seurat, Pissarro, Signac, Guillaumin, Bernard; prima dell’incontro fatale con Paul Gauguin, rappresentato in mostra da alcuni capolavori.
Le opere scelte per questa mostra diventano riferimenti essenziali con cui ricostruire il cammino di un eroe che parte per il suo viaggio dove sfidare la vita e sé stesso, le proprie ombre e dubbi, un viaggio fuori e dentro i suoi pensieri talora di angoscia e insoddisfazione, di aspirazione all’infinito e desiderio di guardare fuori da quei labirinti notturni dei suoi incubi. Un viaggio dove la possibilità di conoscersi e riconoscersi sembra non finire mai.
Pittore per necessità non per vocazione, Van Gogh porta avanti una tecnica tutta personale in grado di dare forma e corpo al proprio orizzonte immaginario dove la realtà viene trasfigurata in funzione delle proprie percezioni interiori.
Dal 1880 al 1890 anno della sua morte prematura per suicidio con un colpo di rivoltella, Van Gogh lavora intensamente realizzando un elevatissimo numero di opere (più di 850) mostrando una personalità ed uno stile libero di esprimersi secondo i ritmi dei diversi stati d’animo.
Così dalla visione trasfigurata della realtà emerge un agitato e complesso mondo interiore quale espressione dell’angoscia esistenziale. Un modo soggettivo di percepire la realtà di cui esprime non tanto fatti e situazioni, quanto il significato umano e le emozioni. Sono, infatti gli uomini, specie gli umili ad interessarlo coi loro problemi e le angosce di ogni giorno. Ed è da qui che inizia la sua indagine esistenziale.
Nel periodo olandese Van Gogh sulla scia di Dammier e Millet guarda al problema sociale: al centro dei suoi quadri è la disperazione dei contadini con il loro duro lavoro e le loro fatiche, descritte attraverso toni cupi e contrasti di luci e ombre. Successivamente nell’interludio parigino dove resta colpito dagli impressionisti ed entra in contatto con alcuni fra gli artisti d’avanguardia quali: Toulouse Lautrec, abbandona i temi sociali e scopre la bellezza dei colori che acquistano toni più violenti e vibranti. Il bisogno di evadere alla ricerca di nuovi ambienti e spazi non lo porta molto lontano: è infatti in Provenza ad Arles che trova il suo oriente dai colori brillanti e accesi.
Accenniamo alla presenza in mostra nella prima sezione, dedicata all’immagine dell’artista visto come “eroe nel suo viaggio”, del dipinto di Francis Bacon che fa parte della serie di studi per un ritratto di Van Gogh realizzato a partire da un’immagine di un quadro dello stesso artista olandese andato distrutto nel corso di un bombardamento durante la Seconda Guerra mondiale su Magdeburgo.
Francis Bacon dipinge Van Gogh come colui che parte e non è mai partito: l’immagine lo immortala nel suo rientro dopo il lavoro quotidiano nel sole davanti ai campi di grano nei pressi di Arles. Un quadro significativo dedicato a Van Gogh in cui si delinea il pittore “come un eroe, colui che annuncia il futuro pur nell’apparente fallimento. E si carica il mondo sulle spalle” e infatti la prima sezione è denominata “Il pittore come eroe”.
Francis Bacon con questo ritratto ha voluto rendergli omaggio poiché dentro di sé
“aveva sempre idolatrato quell’olandese finito male in terra di Francia, in mezzo ai campi di grano. Rendergli omaggio come si fa sì con il proprio eroe, ma l’eroe di tutti, quando la singolarità dell’esperienza diventa quella di una moltitudine”.
Ad accompagnare la mostra sono incontri e conferenze come le conferenze “L’epistolario di Vincent Van Gogh” a cura di Leo Jansen, “Van Gogh nel suo tempo olandese” a cura di Chris Stolwijk e “Van Gogh a Saint-Rémy” con Sjraar van Heugten, che si svolgeranno rispettivamente il 12, 13 e 14 ottobre 2020 con inizio alle ore 18.00, presso l’Auditorium del Centro culturale Altinate/ San Gaetano a Padova. Anche la musica restituirà un’atmosfera avvolgente in linea con il percorso espositivo attraverso quattro concerti: il 15 ottobre 2020 Alice canta Battiato, il 16 ottobre 2020 Vinicio Capossela, il 17 ottobre 2020 Simone Cristicchi e il 18 ottobre 2020 Angelo Branduardi.
Sono già iniziate le prenotazioni e le prevendite alla mostra per i singoli visitatori e i gruppi. In linea con le direttive della normativa nazionale e regionale sul distanziamento vi sarà un drastico contenimento degli accessi: pertanto si prevede che potrà entrare alla mostra poco più di un quarto del pubblico atteso in epoca pre-Covid. Questo permetterà ai visitatori di ammirare i quasi cento capolavori in mostra in totale sicurezza e senza quell’affollamento cui si era abituati normalmente.
La biglietteria per l’ingresso è a disposizione, ma è consigliabile presentarsi alla mostra avendo già assegnata la prenotazione del giorno e della fascia oraria d’ingresso, al fine di una migliore gestione delle fasi di accoglienza da parte di Linea d’ombra. Le prenotazioni iniziate martedì 1settembre 2020, si possono fare rivolgendosi al call center di Linea d’ombra tel. 0422.429999 o sul sito: www.lineadombra.it.
Silvana LAZZARINO 27 settembre 2020
Van Gogh. I Colori della Vita
Padova, Centro Culturale Altinate/ San Gaetano, dal 10 ottobre 2020 all’11 aprile 2021
Per le prenotazioni call center 0422 429999, email biglietto@lineadombra.it
Per tutte le informazioni: www.lineadombra.it Ufficio stampa: www.studioesseci.net