di Claudio LISTANTI
Le trasmissioni in ‘streaming’ sta divenendo sempre di più strumento essenziale per la diffusione della Musica.
In questi tristi giorni segnati dalla pandemia la rete si rivela solido legame che unisce le esecuzioni in presenza con il pubblico consentendo alla Musica di tenere in vita qual rapporto esecutore/ascoltatore che è la linfa vitale di questa splendida Arte. Anche se tutti noi appassionati troviamo sicuramente ‘innaturale’ questo modo di fruizione in quanto lo ‘spettatore’ è parte essenziale dell’esecuzione o della rappresentazione stessa, dobbiamo riconoscere che il sistema adottato, anche se indiscutibilmente surrogato dell’originale, riesce ad avere una certa efficacia per sostenere la sensibilità personale di ognuno di noi ed alimentare quel ‘fuoco’ che stimola le nostre emozioni interiori restando fermamente, però, nella convinzione che questo sia solo un periodo ‘d’emergenza’ auspicando il ritorno alla tradizione e alla normalità il più presto possibile.
Partendo da queste considerazioni vogliamo portare all’attenzione dei nostri lettori quanto ci offrono questa settimana alcune importanti istituzioni musicali romane con proposte tutte di eccellente valenza artistica e culturale.
L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per le 20,30 di venerdì 11 dicembre propone un concerto affidato a uno dei direttori più importanti del panorama concertistico internazionale: John Eliot Gardiner che guiderà l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il concerto era già previsto nell’ambito della Stagione dei Concerti 2020-2021 che doveva svolgersi con il pubblico in presenza ma, purtroppo, interrotta poco dopo l’inaugurazione a causa del rapido peggioramento della situazione sanitaria italiana. La prestigiosa istituzione musicale romana, però, ha confermato l’esecuzione con artisti in presenza ma senza pubblico regalandoci, così, la possibilità di ascoltare un concerto che, sulla carta, era una dei più stimolanti della stagione.
John Eliot Gardiner sarà affiancato da un altro artista di statura internazionale, il pianista Piotr Anderszewski; insieme proporranno una delle composizioni più significative di Wolfgang Amadeus Mozart, il Concerto per pianoforte n. 17 in sol maggiore, K. 453. Scritto a Vienna nel 1784 il concerto K453 fu eseguito per la prima volta nella stessa città il 10 giugno del 1784 presso la residenza di Gottfried Ignaz von Ployer. Tra i 14 concerti ‘viennesi’ per pianoforte questo ha la particolarità che si discosta con una certa decisione dal carattere squisitamente ‘virtuosistico’ degli altri virando verso uno stile più ‘concertante’ realizzato con un efficace dialogo, soprattutto, con gli strumenti a fiato. La presenza di due artisti della statura di Gardiner e Anderszewski garantisce una esecuzione pregevole e intesa.
Il capolavoro di Mozart è senza dubbio il ‘cuore’ del programma proposto ma affascinanti sono i brani collocati agli estremi della locandina. Apertura con Gioacchino Rossini e la Sinfonia da La gazza ladra, brano tra i più conosciuti per lo scintillio del ritmo ed il coinvolgimento del ‘crescendo’. Conclusione con la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana”, op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Scritta nel 1833 è molto apprezzata da noi italiani per gli echi sinfonici della nostra cultura popolare.
Il concerto sarà fruibile in live streaming su http://app.idagio.com/live a pagamento tramite la corresponsione di una piccola quota di euro 9,90.
Nello stesso giorno di venerdì 11 dicembre ma alle ore 19.00, protagonista sarà il Teatro dell’Opera di Roma che propone un concerto affidato al direttore Michele Mariotti che per l’occasione torna sul podio romano dopo il fortunato debutto del novembre 2019 con Idomeneo, re di Creta di Mozart.
È questo il secondo dei tre concerti di una mini-stagione concertistica voluta del direttore musicale Daniele Gatti per riempire il vuoto derivato dal divieto di effettuare esecuzioni con presenza di pubblico. Sono tre concerti dal programma senza dubbio desueto ma scelto in maniera del tutto mirata per integrarsi idealmente con la scelta di inaugurare la stagione 2020-2021 con la produzione appositamente creata per lo streaming de Il barbiere di Siviglia di Rossini e con il Don Giovanni di Mozart che doveva aprire la stagione con il pubblico in presenza ma, purtroppo, rimandata. Una piccola stagione attenta anche all’utilizzo di organici strumentali contenuti che posso scongiurare con più facilità i contagi e contenente brani di ispirazione barocca e classicista tenendo in considerazione anche la produzione musicale novecentesca che a questi periodi della storia della musica si è ispirata.
Emblematico per tutto ciò è il concerto che proporrà Michele Mariotti che prevede il Divertimento per piccola orchestra su musiche clavicembalistiche di Couperin, op. 86 di Richard Strauss, la Danza degli spiriti beati da Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, e la Sinfonia KV 183 in sol minore del giovane Wolfgang Amadeus Mozart.
Il concerto è ascoltabile in streaming gratuito sul canale You Tube ufficiale del Teatro dell’Opera.
In via del tutto volontaria è possibile anche acquistare con un ‘biglietto virtuale’ e fare così una donazione alla Fondazione aderendo alla campagna di fundraising, lanciata ad aprile 2020, “I love Roma Opera aperta”. Per le donazioni si può utilizzare il sito ufficiale del Teatro dell’opera al seguente link: https://www.operaroma.it/news/i-love-roma
Non si può concludere l’elenco dei concerti in live-streaming proposti per questa settimana dalle istituzioni romane senza citare quelli organizzati dall’Associazione Nuova Consonanza che quest’anno è stata costretta a programmare il proprio Festival giunto alla 57 Edizione, utilizzando questa attuale forme di comunicazione. Gli appuntamenti musicale sono tutti sul canale youtube di Nuova Consonanza (di cui About Art si è gia occupata – Cfr .https://www.aboutartonline.com/la-57ma-edizione-del-festival-di-nuova-consonanza-tutta-su-live-streaming/)
Martedì 8 dicembre alle ore 21 un concerto basato un progetto compositivo di Fabrizio de Rossi Re dal titolo Canto del rauco mendicante sottotitolo Un viaggio nelle musiche della tradizione popolare italiana. Il compositore e pianista immagina una esplorazione nelle forme musicali popolari del nostro paese che prendono spunto dalla vita quotidiana, come storie d’amore, di violenza, del lavoro o di denuncia sociale.
Venerdì 11 dicembre alle ore 21.00 una serata che si può sintetizzare come un dialogo tra la Voce e l’Elettronica. Protagonisti il soprano Eleonora Claps con Giorgio Colangelo regista del suono. Nel programma si potrà assistere ad una dicotomia tra i due elementi, coppia di opposizione ideale che però si estenderà anche ad altri contrasti suggeriti dalla contemporaneità: Naturale-artificiale; analogico-digitale; uomo-macchina; fisico-incorporeo; presenza-assenza solo per fare qualche esempio. Ecco il dettaglio:
Luciano Berio Sequenza III (1965) per voce sola – John Cage Aria (1958) per voce – Niccolò Castiglioni Così parlò Baldassarre (1981) per voce sola – Steven Blake Whiteley [______][_____][____][___][___][_] (2016) (sic) per voce ed elettronica – Chiara Mallozzi To.tem2 (2012) per due voci, supporto digitale e voce dal vivo e la prima esecuzione assoluta di Leggere un Canto a voce tenue (2020) per voce ed elettronica – Giancarlo Turaccio Archea (2007) per voce e supporto digitale. Il concerto è realizzato con la collaborazione di LOXOSconcept.
Sabato 12 dicembre alle ore16.30 un Tavola Rotonda in collaborazione con Sapienza Università di Roma per approfondire i temi suggeriti dal titolo del festival di quest’anno: Laborintus 2020 – L’arte come laboratorio-labirinto nell’età dell’infosfera e della transculturalità.
Partecipanti: Antonio Rostagno, Peppino Ortoleva, Giovanni Giuriati, Sonia Gentili, Marco Angius
Alle ore 21 un concerto tutto al femminile con il BRuCH ensemble formato da Marie Heeschen soprano, Sally Beck flauto, Ella Rohwer violoncello, Claudia Chan pianoforte.
BRuCH è un affermato ensemble tedesco specializzato nell’esecuzione di musica del XX e XXI secolo.
In collaborazione con la Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst – Palazzo Ricci di Montepulciano e con il contributo della tedesca Kunststiftung Nordrhein-Westfalen presenterà un programma, interamente composto da musiche di recentissima scrittura, tra le quali dovrebbe emergere il filo rosso che lega il rapporto tra la musica e la narrazione. Ecco il dettaglio. Innanzi tutto due prime esecuzioni italiane: Matthias Krüger Wie ein Stück Fett (Redux) per soprano, flauto contralto (anche ottavino), violoncello preparato, pianoforte preparato. (2015-2016) – Thea Soti The bones we should have lost a long time ago per voce, flauto, violoncello, pianoforte e tape (2019). Poi due prime esecuzioni assolute: Feliz Macahis nag lalang man ta salunay per voce, flauto, violoncello e pianoforte (2020) – Davide Remigio La dolce Mila per soprano, flauto, violoncello e pianoforte (2020). Infine Pauline Oliveros Elemental Gallop per voce, flauto, violoncello e pianoforte (2000).
Anche domenica 13 dicembre due importanti appuntamenti. Alle ore 18.00 una formazione di giovani musicisti, il Kvadrat ensemble formato da Carlo Capuano, Alessio Cavaliere, Filippo Sinibaldi, Riccardo Terlizzi.
Il programma presentato non ha un titolo ma come spiegano i quattro componenti del complesso, il concerto vuole essere un percorso incentrato sul “potere del suono della natura, sulle sue microvariazioni e trasformazioni”.
Il tema sarà sviluppato interpretando il seguente programma: John Cage Inlets per 4 esecutori di gusci di conchiglia pieni d’acqua 1 esecutore di conchiglia utilizzando la respirazione circolare e il suono del fuoco (1977) – Christian Wolff Sticks per qualsiasi numero di esecutori da Prose Collection (1968-71) – John Cage Variation III per una o qualsiasi altro numero di persone che effettuano una qualsiasi azione (1962-63) – Iannis Xenakis Rebonds B per percussione (1987-89) – Walter Branchi Looking South-West su tre glockenspiel trascrizione dall’originale per tre flauti (2010) ed infine John Luther Adams Drums of Winter (1993) per percussioni da Earth and the Great Weather (1993)
Alle ore 21.00 si potrà ascoltare il Duo Rocchi-Vincenti. Formato da due giovani musicisti, Matteo Rocchi viola e Ludovica Vincenti pianoforte, la sua attività è rivolta all’esecuzione di musica del XX e del XXI secolo, accostando pagine entrate ormai a far parte del repertorio con lavori in prima esecuzione assoluta di giovani compositori d’oggi. Tutte peculiarità riscontrabili nel programma previsto che vede la Prima esecuzione assoluta di due brani: Andrea Noce Fiori tra le crepe (nonostante il cemento) per viola e pianoforte (2020) e Giorgio Astrei Di vento, fiori e spighe, da un canto popolare della mia terra per viola e pianoforte (2020). Al loro fianco due ‘classici’; Claude Debussy Pour le piano Prelude – Sarabande – Toccata (1894-1901) e Paul Hindemith Sonata op. 11 n. 4 per viola e pianoforte I. Fantasie II. Thema mit Variationen III. Finale (mit Variationen) (1919).
Claudio LISTANTI Roma 6 dicembre 2020