di Claudio LISTANTI
Nel settembre 2019 l’XI Edizione del Reate Festival inserì nel suo programma la rappresentazione di una delle più importanti composizioni della Storia della Musica e del Teatro Musicale, L’Empio Punito di Alessandro Melani (Pistoia, 1639 – Roma, 1703), uno spettacolo nato con la collaborazione dell’Accademia Filarmonica Romana.
È uno degli ultimi spettacoli al quale abbiamo assistito prima delle chiusure totali di teatri e sale da concerto; proprio per questo motivo ne conserviamo un bel ricordo che va oltre la validità dell’esecuzione in tutte le sue componenti perché ci fa pensare a quella ‘normalità’ di vita culturale che la condizione di oggi ci nega, un disagio mitigato però dalla speranza di una pronta ripresa del nostro modo di vivere.
Negli ultimi mesi del 2020, grazie alla casa discografica austriaca Dynamic, è stato pubblicata in Dvd la ripresa video dell’intero spettacolo, operazione particolarmente meritoria perché riesce a colmare un buco di non poco conto per quanto riguarda le esecuzioni di un periodo così fervido e importante per la storia della Musica.
La fondamentale importanza de L’Empio Punito di Alessandro Melani sta, innanzi tutto nella scelta del soggetto. Giovanni Filippo Apolloni, autore del libretto dell’opera, ha sviluppato un testo di Filippo Acciaiuoli tratto dall’opera teatrale El burlador de Sevilla y Convidado de piedra, attribuito (ma con qualche dubbio) a Tirso de Molina, pseudonimo del drammaturgo spagnolo Gabriel Téllez e scritto intorno al 1616. L’opera si inserisce nel fulgido periodo che caratterizzò la produzione teatrale spagnola nei secoli XVI e XVII. Di Tirso de Molina non si conosce molto della vita ma sappiamo che fu seguace di uno dei più importanti esponenti di questo movimento, Lope de Vega, autore di più di un migliaio tra drammi e commedie. Di quest’ultimo condivise lo stile narrativo basato sul mancato rispetto dell’unità di tempo, luogo ed azione per intrecci che alternavano con disinvoltura comico e drammatico.
Inoltre El burlador può essere considerato vero e proprio ‘prototipo’ di quello che diverrà il mito di Don Giovanni, che con il passare degli anni ha dimostrato di essere duraturo fino a divenire straordinariamente inossidabile. Le gesta del ‘gran seduttore’ hanno favorito l’ispirazione di molti artisti tra i quali ricordiamo le alte vette raggiunte da Molière con Dom Juan ou Le Festin de pierre nel 1665 e, nel campo della Musica, il capolavoro assoluto del Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte e Wolfgang Amadeus Mozart nel 1787.
La poetica de El burlador e di tutta la scuola spagnola di quel periodo trovò terreno fertile a Napoli e, di riflesso anche a Milano, città che nella prima metà del ‘600 erano dominate dagli spagnoli che ne influenzarono inevitabilmente la cultura. Ciò permise a questo genere di far ingresso in Italia divenendo fonte inesauribile non solo per spettacoli teatrali in senso stretto ma anche fonte privilegiata per il Teatro in Musica.
El burlador, che fu rappresentato a Napoli nel 1625, è uno dei più chiari esempi di questa influenza ‘culturale’ ma anche dimostrazione di come un soggetto come quello di Tirso da Molina fosse adattato al nostro stile musicale grazie anche a quell’elemento ‘fantasioso’ che ne è alla base. Il librettista Giovanni Filippo Apolloni approfittando dell’immaginaria, e improbabile, ambientazione originale nella Grecia antica ne produsse un testo molto vitale, gradevole ed incisivo, solide basi per un’opera musicale grandiosa e spettacolare adatta alla poetica musicale di metà ‘600 e rivolta alla costruzione di una rappresentazione molto attenta all’espressività della parola, ai sentimenti dei singoli personaggi e all’incessante evoluzione dell’azione.
La prima assoluta de L’Empio Punito ebbe luogo a Roma, città dove Melani si stabilì a partire del 1661, il 17 febbraio del 1669, presso il Teatro di Palazzo Colonna in Borgo ed in onore di Cristina di Svezia. Il Reate Festival scelse, nel 2019, di rappresentare L’Empio Punito presso il Teatro di Villa Torlonia di Roma per celebrare solennemente, con la prima ripresa in tempi moderni dell’opera, i 350 anni dalla prima assoluta e rendere così omaggio anche alla città di Roma, luogo fondamentale per lo sviluppo della musica barocca in Italia.
Il Dvd pubblicato dalla Dynamic, che stiamo presentando ai nostri lettori, è basato sulla ripresa video di una delle recite effettuate nell’elegante sala del Teatro di Villa Torlonia, nello specifico quella del 2 ottobre 2019.
Lo svolgimento della trama, come accennato è vivace e frizzante. Per quanto riguarda l’azione c’è Acrimante, un impenitente libertino, che cerca le grazie dell’affascinante Ipomene, compagna di Cloridoro, sorella e cugino, di Atrace del Re di Macedonia. Inoltre c’è il servo di Acrimante, Bibi, innamorato di Delfa nutrice di Ipomene. Una notte Bibi si traveste da Acrimante per introdursi nelle stanze di Ipomene per raggiungere l’agognata Delfa. Atrace scopre l’inganno e lo condanna a morte.
Però Interviene Atamira moglie di Acrimante, dallo stesso abbandonata ma di lui innamorata, che decide di salvarlo nonostante le sue dissolutezze. Si propone come carnefice ma, in luogo del veleno porge un sonnifero. Nel sonno Acrimante sognerà la sua morte e la discesa all’inferno dove incontrerà la fascinosa Proserpina. Al risveglio corteggierà Ipomene tentando di usarle violenza facendosi scoprire dal consigliere Tiderno che Acrimante ucciderà. Al cimitero si burlerà della statua dell’ucciso invitandolo a cena. Tiderno accetta l’invito ma punirà l’empio sprofondandolo negli inferi. Il finale prevede la riappacificazione tra Cloridoro e Ipomene e Atamira che accetterà la mano di Atrace con Bibi e Delfo per un abbraccio collettivo.
Una trama sicuramente trascinante molto ben realizzata per la parte scenica dal regista Cesare Scarton, che del Reate Festival è anche direttore artistico, offrendoci uno spettacolo molto vivace e curato con una ambientazione di carattere moderno, anche se in epoche e momenti diversi, ma ben calibrata nell’insieme non perdendo mai di vista la necessità di renderla intelligibile per lo spettatore un risultato ottenuto grazie alle scene essenziali ma efficaci di Michele Della Cioppa, ai costumi di Anna Biagiotti e alle luci di Andrea Tocchio. Nel complesso un impianto scenico semplice ed essenziale basato su diversi piani che avvolgevano il cuore della scena consentendo una efficace fusione tra i vari elementi.
Per quanto riguarda la parte musicale, il direttore Alessandro Quarta ha fornito una ulteriore, convincente, prova della sua specializzazione per le esecuzioni del repertorio ‘barocco’. Anche in questo caso l’esecuzione è stata coinvolgente, frutto di un’accurata ed efficace adozione dei tempi musicali, molto attenta a seguire l’evoluzione della trama riuscendo così a catturare senza esitazioni l’attenzione dello spettatore/ascoltatore.
Per raggiungere questi risultati determinanti c’è da segnalare la prova del Reate Festival Baroque Ensemble e di una più che valida compagnia di canto. Molto curate le arie e i numerosi pezzi d’insieme così come l’espressività dei recitativi, mai banali e piatti, per una recitazione che si è giovata delle cure di Alessandro Quarta e del regista Cesare Scarton. Un cast omogeneo del quale vogliamo segnalare le prove del baritono Mauro Borgioni e del soprano Sabrina Cortese. Il primo, nella parte del protagonista Acrimante, ha fornito una prova di rilievo presentando un personaggio di spessore drammatico e scenico realizzato senza difficoltà dal punto di vista vocale; la seconda, ci ha dato una deliziosa Atamira, grazie alla sua esperienza nel repertorio barocco, brava dal punto di vista scenico ed elegante nelle emissioni vocali. Ribadiamo ancora tutta la validità dell’intera compagnia di canto che per motivi di brevità non possiamo citare per intero.
Video 1
L’Empio Punito di Alessandro Melani
Atto I Aria di Atamira
Piangete, occhi, piangete
Sabrina Cortese soprano
Dynamic Dvd 37871
https://www.youtube.com/watch?v=KS8eqf514Bk
Per la parte video il Dvd è stato realizzato grazie alla direzione di Maxim Derevianko che predisposto una ripresa che ha valorizzato i pregi dello spettacolo concentrando la visione sull’impostazione registica, sia nell’insieme sia nelle parti individuali, avendo cura di non eccedere nell’utilizzo frequente dei primi piani che, spesso, penalizzano gli spettacoli operistici riuscendo così a coinvolgere lo spettatore.
Completano il Dvd alcune utilissime note di carattere storiografico e musicologico di Danilo Prefumo, di grande utilità per comprendere l’importanza e la collocazione storica di questo capolavoro musicale e due Extra, le interviste a Cesare Scarton e Alessandro Quarta per approfondire le scelte sceniche e musicali dello spettacolo. Sottotitoli in sei lingue: Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Coreano e Giapponese.
Un Dvd che grazie alla Dynamic ed agli interpreti tutti, ha senza dubbio colmato una lacuna, consentendo a tutti gli appassionati di poter approfondire ed ampliare la conoscenza di un repertorio poco frequentato dimostrando che anche a distanza di più di tre secoli possiede dei validi contenuti teatrali e musicali che andrebbero coltivati con più convinzione.
Video 2
Alessandro Melani
L’Empio Punito
Trailer del Dvd 37871
https://www.youtube.com/watch?v=h5YxqtZBlEQ&list=PLBUXJ2V2p6dYEG-E3T9d70_PZFrA8ZeXf
Alessandro Melani
L’Empio Punito
Registrazione 2 ottobre 2019. Teatro di Villa Torlonia Roma
Prima ripresa in tempo moderni
Dvd Dynamic 37871
Claudio LISTANTI Roma 17 gennaio 2021