Appello dell’ Associazione Italiana Attività Musicali a difesa della cultura musicale italiana

redazione

Associazione Italiana Attività Musicali inaugura per il 2021 una strategia di iniziative e comunicazione che renda merito alla sua capillare attività sul territorio nazionale a difesa della cultura musicale italiana

La pandemia 2020 e il suo prosieguo non ancora chiaro nel 2021 hanno portato innumerevoli ed ancora incalcolabili danni, fra i quali vale ricordare anche lo schiacciamento dei problemi del comparto musica in due grandi macro aree molto riduttive, per quanto più facilmente individuabili: i grandi numeri del mainstream, la spettacolarità dell’opera.

La verità è che la più capillare attività di diffusione e divulgazione della musica come linguaggio di cultura, memoria e sprone creativo, vive ovunque in un paese così territorialmente articolato come quello italiano, grazie a centotto associazioni, grandi e piccole, celebri e meno famose, che con la loro paziente attività annuale rendono possibile la bellezza in ogni angolo dello stivale, dalla metropoli al centro meno noto, tenendo viva la nostra solida tradizione di musica strumentale colta, coltivando un pubblico ampio ed organicamente diffuso sul territorio, dialogando con le istituzioni locali e mantenendo un rapporto costante con scuola e società civile: migliaia di abbonati e fedeli ascoltatori sembrano essere invece dimenticati nella narrazione di politica culturale italiana e ciò è inaccettabile per chi sa bene quanto questo lavoro costante contribuisca a rendere l’Italia un paese culturalmente adeguato agli standard europei, ma soprattutto agli standard di una evoluta democrazia occidentale.

Per questo AIAM, che raccoglie e rappresenta queste 108 storiche associazioni e il loro patrimonio di pubblico e cittadini votanti, inizierà una campagna di iniziative di sensibilizzazione affinché la musica da camera, sinfonica ed il jazz non vengano dimenticate in questo momento chiave della nostra storia culturale, ma siano invece riconosciute come patrimonio di coesione sociale e culturale in una fase critica della nazione.

La prima di queste iniziative ha visto la sinergia tra Fondazione Arena di Verona, cioè un ente lirico fra i più grandi al mondo, AIAM e la famiglia Bosso unite nel segno del reciproco sostegno ed altre sono attese, fra cui l’immediato aiuto divulgativo di un ufficio di comunicazione che lavori sia per il collettivo sia per le singole iniziative dei soci, amplificandone il messaggio.

L’AIAM (Associazione Italiana Attività Musicali) rappresenta 108 istituzioni musicali che su tutto il territorio nazionale promuovono, attraverso associazioni concertistiche, orchestre, festival anche Jazz, corsi, concorsi, enti di promozione, la cultura musicale nel nostro paese.

È unanimamente riconosciuta come l’associazione maggiormente rappresentativa dei soggetti del Titolo III della Legge 800 /1967 e di essa fanno parte istituzioni tra le più rappresentative del settore che vanno dalle grandi associazioni musicali a quelle medio -piccole operanti nelle zone meno servite della nazione.

Le 108 associazioni rappresentate dall’Aiam, a supporto dell’appello lanciato da Agis, chiedono “una sana ripartenza” della musica dal vivo. Le sale da concerto e i teatri italiani, dopo aver recepito le doverose e rigorose disposizioni di legge dovute all’emergenza sanitaria, si sono dimostrati tra i luoghi più sicuri e controllabili in cui è possibile evitare ogni assembramento. È importante ricordare che offrono al pubblico un insostituibile servizio per l’anima, perché musica e cultura sono sollievo e identità culturale per tutti i cittadini. Un imponente numero di lavoratori del settore, artisti e operatori, sono stati abbandonati al loro destino, mentre il pubblico ha sempre più bisogno di bellezza in piena sicurezza.

Firma e condividi anche tu la nostra petizione!

 Roma 17 gennaio 2021