redazione
Roma, 8 febbraio 2021 – 430 anni ci separano da quell’8 febbraio 1591, quando nella chiesa di San Biagio a Cento, Giovanni Francesco Barbieri, detto “il Guercino”, figlio di Andrea e di Elena Ghisellini, fu battezzato e la Fondazione Sorgente Group vuole oggi ricordare il grande pittore emiliano, i cui numerosi quadri arricchiscono la propria raccolta d’arte.
Le parole di Johann Wolfgang von Goethe (in Viaggio in Italia, 1786) ci illuminano sulle qualità pittoriche dell’artista:
«Il Guercino è un pittore intimamente probo, virilmente sano, senza rozzezze; le sue opere si distinguono anzi per gentile grazia morale, per tranquilla e libera grandiosità, e per un che di particolare che consente, all’occhio appena esercitato, di riconoscerle al primo sguardo. La levità, la purezza e la perfezione del suo pennello sono stupefacenti».
La Fondazione Sorgente Group, insieme alla raccolta di dipinti della collezione Mainetti di cui ha la curatela, ha la fortuna di poter valorizzare e studiare il numero più cospicuo di opere del Guercino all’interno di una raccolta privata, grazie alla passione e alla dedizione che da sempre coinvolgono Valter Mainetti e sua moglie Paola, alla guida della Fondazione.
In quest’importante ricorrenza vogliamo illustrare il dipinto raffigurante Santa Cecilia che si presenta a mezzo busto immersa nei suoi pensieri in una dolce malinconia, mentre esamina uno spartito tra le mani. Siamo nel 1658, nel periodo più maturo della produzione artistica del maestro in cui l’atmosfera diviene più introspettiva e intimistica. Le vesti con il turbante sul capo della Santa ricordano in modo innovativo le immagini delle Sibille in un’interessante associazione iconografica tra le veggenti dell’antico testamento e le sante cristiane, accumunate dalla medesima ispirazione divina e saggezza.
Alle spalle l’organo e nelle mani lo spartito, dove sono facilmente visibili le note musicali, ricordano il suo amore per la musica e il canto, tanto da essere celebrata il 22 novembre come patrona della musica e dei musicisti. Proprio in quegli anni venne ritrovato il corpo incorrotto di Cecilia durante i restauri della basilica di Santa Cecilia in Trastevere, e aumentò, così, notevolmente la produzione artistica riguardante la Santa.
La musica e la pittura si incontrano nel voler celebrare le Arti, e mai come ora si sente la necessità di recuperare la nostra identità e le nostre ricchezze culturali. La pittura, la scultura e la musica speriamo possano riprendere presto i loro spazi per poterle di nuovo ammirare. Questo è l’augurio che la Fondazione Sorgente Group vuole trasmettere nel ricordare il Guercino, affinché oltre ai Musei e ai siti archeologici, da poco riaperti al pubblico, possano presto riprendere i concerti e gli spettacoli teatrali, parte integrante del nostro patrimonio culturale.
Roma 7 febbraio 2021
Ilaria Fasano, Responsabile Comunicazione Fondazione Sorgente Group, i.fasano@sorgentegroup.com
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