di Silvana LAZZARINO
Basir Mahmood vincitore con il film “Sunsets, everyday” del prestigioso Ammodo Tiger Short Award all’International Film Festival Rotterdam giunto alla 50 edizione.
Uno dei tre vincitori dell’‘Ammodo Tiger Short Award” dell’International Film Festival Rotterdam è l’opera di Basir Mahmood “Sunsets, everyday” che restituisce un metacinema della violenza distante dalla spettacolarizzazione dove si vedono stretti primi piani e piccole porzioni di corpi femminili e dove “protagonisti sono tecnici e membri della troupe sottoposti alla richiesta estenuante di ripetere la scena per 16 ore consecutive di riprese”.
Basir Mahmood (Pakistan/Paesi Bassi, 1985) lo scorso anno con questo film d’artista ha preso parte a “Mascarilla 19 – Codes of Domestic Violence” un progetto di grande respiro dove diversi artisti internazionali (film artist) sono stati invitati a dare vita ad un’opera affrontando il tema della violenza domestica al tempo della pandemia. Voluto e promosso dalla Fondazione in Between Art Film nata nel 2012 di cui è presidente e fondatrice Beatrice Bulgari, produttrice di lungometraggi e film d’artista e formati legati all’arte e curato da Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini e Paola Ugolini, il progetto è nato nell’aprile del 2020 con l’intento di mantenere in vita la sperimentazione e la ricerca artistica durante il lockdown. Un’occasione preziosa che ha permesso a diversi artisti internazionali di confrontarsi su un tema tanto forte legato agli abusi domestici e sul loro inasprirsi nei mesi di emergenza da Covid-19.
A restituire attraverso filmati di grande forza espressiva questo stato di impotenza che ha messo in pericolo molte donne proprio a causa dell’impossibilità di uscire dalle mura domestiche e di comunicare quanto accadeva, oltre a Mahmood, sono stati Iván Argote (Colombia/Francia, 1983), Silvia Giambrone (Italia/Inghilterra, 1981) Eva Giolo (Belgio 1991), i MASBEDO (Italia, Nicolò Massazza, 1973 e poi Iacopo Bedogni, 1970), Elena Mazzi (Italia, 1984), Adrian Paci (Albania/Italia, 1969) e Janis Rafa (Grecia, 1984).
L’opera di Basir Mahmood è uno dei tre film vincitori del prestigioso Ammodo Tiger Short Award, assegnato nel corso della cinquantesima edizione dell’International Film Festival Rotterdam. Selezionato tra le 22 opere in concorso, il film di Mahmood è stato molto apprezzato dalla giuria composta da Anna Abrahams, Amira Gad e Vincent Meessen che ha colto l’importanza dell’utilizzo “di strumenti cinematografici, indizi visivi e simbolici per introdurre lo spettatore a un argomento delicato”. Inoltre ha evidenziato come l’artista abbia dato spazio allo spettatore coinvolgendo “il pubblico in un processo intimo di interpretazione, costringendoci a essere testimoni attivi della messa in scena per poter comprendere la narrazione”. Attraverso le sequenze il regista proietta lo spettatore entro “un viaggio emotivo che inverte la relazione tra gli ambienti dominati dagli uomini e la dimensione domestica, e offrendo uno sguardo ravvicinato per poi mostrare l’ampiezza del tema trattato”.
L’opera è frutto di una ricerca dell’artista dedicata al processo che genera le immagini di violenza domestica, attraverso la rappresentazione di una troupe che ricrea e filma ripetutamente una scena di violenza su una donna.
Queste le parole di soddisfazione di Basir Mahmood:
“L’Ammodo Tiger Short Award dell’International Film Festival Rotterdam mi stimola a correre rischi e a sviluppare opere ancora più complesse in futuro … Questo progetto è stato una sfida entusiasmante da affrontare durante il periodo difficile della pandemia, che presto è diventata sia il contesto sia la condizione stessa del film. Vorrei ringraziare il Festival e i membri della giuria per aver apprezzato il film e riconosciuto l’urgenza dell’argomento. Voglio esprimere la mia gratitudine verso Beatrice Bulgari e la sua Fondazione In Between Art Film per aver concepito il progetto ‘Mascarilla 19 – Codes of Domestic Violence’, che ha ispirato profondamente tanti di noi. Infine, un ringraziamento speciale al curatore Leonardo Bigazzi per avermi invitato a far parte di questa commissione e aver reso possibile questo film da tutti i punti di vista; un film che credo abbia spinto la mia pratica in una nuova direzione”.
Da sottolineare la nomination per gli European Film Awards (EFA) assegnata all’opera di Eva Giolo “Flowers blooming in our throats” nella categoria cortometraggi. Il vincitore degli EFA verrà annunciato l’11 dicembre 2021 a Berlino.
Silvana LAZZARINO Roma, 14 febbraio 2021