di Claudio LISTANTI
Le disposizioni ‘antipandemiche’ messe in atto dal governo costringono ancora teatri, cinema e sale da concerto a mantenere la chiusura al pubblico. Proprio in queste ore è stata diffusa la notizia della possibilità della riapertura per il prossimo 27 marzo. Nel frattempo proseguono le diffusioni in streaming dei concerti già programmati dalle più importanti istituzioni musicali romane nella speranza di tornare tutti, in tempi brevi, alla normalità.
L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia prevede, per questo mese di marzo ben tre appuntamenti.
Il 5 marzo alle 20,30 uno dei capolavori assoluti della musica, Ein deutsches Requiem (Requiem tedesco) per soli, coro e orchestra, op. 45 di Johannes Brahms. È un Requiem non destinato alle funzioni liturgiche come quelli parimenti conosciuti di Mozart e Verdi, ma destinato alle esecuzioni di carattere concertistico. In esso appare con evidenza un messaggio di carattere religioso che evoca sentimenti di pace ricercando anche il necessario conforto parallelo a quel momento supremo che è il distacco dalla vita.
Brahms musicò un testo tratto liberamente dalla Bibbia di Martin Lutero e si avvale di un portentoso organico strumentale e vocale che rende la composizione una delle più affascinanti e coinvolgenti della Storia della Musica. Fu eseguito per la prima volta 10 Aprile 1868 presso la Cattedrale di San Pietro a Brema.
Per questa occasione Antonio Pappano guiderà l’Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e i solisti Chen Reiss soprano e Thomas Tatzl baritono con Piero Monti maestro del coro.
Il concerto sarà trasmesso venerdì 5 marzo alle 20,30 grazie al contributo di Rai Cultura e sarà fruibile in live streamingsu RaiPlay e in diretta su Rai Radio Tre. Il giorno 1 aprile sarò trasmesso su Rai 5.
Il 12 marzo, sempre alla 20,30, ancora un concerto con Antonio Pappano alla guida dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Altra stella della serata sarà Maxim Vengerov, violinista siberiano di nascita e uno dei più apprezzati al mondo.
Punto centrale della serata sarà il Concerto in mi minore per violino e orchestra, op. 64 (MWV O14) di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Scritto nel 1844 fu eseguito per la prima volta a Lipsia, presso la Gewandhaus Saal del Conservatorio, il 13 Marzo 1845. E’ uno dei concerti più amati dal pubblico di tutta la letteratura musicale per violino e orchestra e considerato dalla critica un vero e proprio caposaldo di questo genere di repertorio.
Aprirà il concerto una composizione di Yikeshan Abudushalamu, musicista nato nella regione dello Xinjiang nella Repubblica Popolare cinese. Titolo del brano è Repression, composizione risultata vincitrice del Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio 2019 promosso dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e presentata qui a Roma in prima esecuzione assoluta.
A chiusura del concerto un altro classico del repertorio sinfonico, la Suite n. 3 in sol maggiore, op. 55 di Piotr Ilic Cajkovskij. Fu eseguita per la prima volta a San Pietroburgo il 12 gennaio 1885 e salutata dal pubblico in modo trionfale, un successo al quale contribuì la direzione di Hans von Bülow.
Il concerto sarà trasmesso venerdì 12 marzo alle 20,30 fruibile in live streaming su http://www.santacecilia.it/streaming
Nuovo appuntamento il 26 marzo alle 20,30 con una grandiosa testimonianza del tardo romanticismo austriaco-tedesco, la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore di Anton Bruckner affidata alle cure di Herbert Blomstedt che dirigerà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
La Quinta di Bruckner fu scritta nel periodo 1875-1877 e terminata il 9 agosto di quell’anno. La prima esecuzione avvenne molti anni dopo, l’8 aprile 1894, a Graz con la direzione di Franz Schalk.
Nel catalogo bruckneriano questa sinfonia è considerata dal punto di vista critico dissimile da quelle che l’avevano preceduta, soprattutto dalla numero 4, cosiddetta ‘Romantica’. Pur evidenziando in alcuni tratti una sorta di ritorno al ‘classicismo’ di Haydn, Mozart e del primo Beethoven, in essa sono molto ben evidenti i prodromi del Bruckner maturo e di quella splendida creatura che è la Settima. Particolarmente attraente sarà l’esecuzione di questa sera, affidata a Herbert Blomstedt, svedese e direttore di lungo corso (classe 1927); un esecutore legato alle grandi interpretazioni che hanno contraddistinto il mondo concertistico del ‘900 e considerato uno dei più importanti interpreti del repertorio sinfonico al quale appartiene la Quinta di Bruckner.
Il concerto sarà trasmesso venerdì 26 marzo alle 20,30 in live streaming su RaiPlay e in diretta su Rai Radio Tre.
Per il Teatro dell’Opera nuove proposte di Danza
Prosegue per il Teatro dell’Opera di Roma la propria esperienza nel teatro digitale. L’iniziativa si arricchisce di altri spettacoli di balletto che vedono protagonisti gli allievi della Scuola di Danza dell’Opera di Roma riproponendo spettacoli andati in scena nelle scorse stagioni.
Per domenica 7 marzo alle ore 20.00 ci sarà la “prima” in streaming gratuito de La Bayadère-Divertissement su musica di Ludwig Minkus. La coreografia è opera di due maestri della Scuola di Danza dell’Opera di Roma Ofelia Gonzalez e Pablo Moret e creata per il Saggio Spettacolo al Teatro Costanzi nel 2016. Si tratta di una Suite con le danze più rappresentative provenienti dal grande balletto del repertorio. Nella realizzazione sono impegnati gli allievi dei corsi superiori assieme a un piccolo gruppo di allievi dei corsi inferiori.
Per comprendere l’importanza di queste riproposte citiamo le parole di Laura Comi direttrice della Scuola di Danza del Lirico capitolino:
“I titoli sono stati scelti dal vasto repertorio realizzato negli ultimi anni, titoli diversi dal punto di vista musicale, tecnico-stilistico, scenografico e per i costumi. Trovo che partecipare all’iniziativa del “Teatro Digitale” sia un’occasione importante per far conoscere il lavoro che svolgiamo alla Scuola di Danza dell’Opera di Roma anche a un pubblico nuovo”.
Il 19 marzo alle 20,00 il Teatro dell’Opera propone lo streaming di un concerto eseguito presso il MAXXI il museo dedicato all’arte contemporanea. Il Direttore Musicale del teatro, Daniele Gatti propone un programma interamente dedicato all’arte e alla musica di Igor Stravinskij. Alla guida dell’Orchestra del Teatro dell’Opera eseguirà importanti pagine del grande compositore russo.
Nel dettaglio il Concerto in mi bemolle “Dumbarton Oaks”, le Danses concertantes e le Suite n. 1 e Suite n. 2 per piccola orchestra.
Per assistere agli streaming gratuiti, basta collegarsi a operaroma.tv, il canale YouTube ufficiale del Teatro dell’Opera di Roma: https://www.youtube.com/user/operaroma
In via del tutto volontaria è possibile anche acquistare un ‘biglietto virtuale’ e fare così una donazione alla Fondazione aderendo alla campagna di fundraising, lanciata ad aprile 2020, “I love Roma Opera aperta”. Per le donazioni si può utilizzare il sito ufficiale del Teatro dell’opera al seguente link: https://www.operaroma.it/news/i-love-roma-opera-aperta/
Claudio LISTANTI Roma