P d L
Stamattina, intorno alle 8,30, Roberta Filippi ci ha lasciato; un furioso incendio, sviluppatosi ancora non si sa bene per quale motivo nella sua casa, nel centro di Roma, poco lontano da Campo de’ Fiori, la stava incastrando costringendola a cercare scampo affacciandosi dal terzo piano della abitazione che divideva col marito, l’amico Fiorenzo Fraccascia, anche lui artista: ma l’effetto dell’ossido di carbonio purtroppo le ha fatto perdere i senti facendola cadere a peso morto, e il salto fatale le è costato la perdita della vita.
Non possiamo ancora crederci, non possiamo rassegnarci a non vederla e sentirla più, a non incontrarla più, a non poter più far conto sulla sua determinazione, sulla sua voglia di fare, organizzare, creare. Se pensiamo a quanto amasse la vita, a quanto le piacesse viverla con la grande passione che infondeva sempre a chi aveva la fortuna di conoscerla, di starle vicino, quello che è accaduto non arriviamo a concepirlo, e ci sembra assurdo ora dover trovare le parole per ricordarla.
Eravamo davvero grandi amici, abbiamo condiviso anni di insegnamento, conferenze e mostre d’arte, piccole e grandi soddisfazioni e la rivediamo proprio come ci fosse vicina, pronta a proporre qualcosa di nuovo, sempre attiva, sempre col sorriso sulle labbra, alle prese coi suoi dipinti, a parlare di convegni, a progettare incontri ed eventi d’arte, a promuovere iniziative che potessero dar voce anche a chi stentava per ritrosia o per timidezza a farsi conoscere, seguendo la logica che l’ha sempre caratterizzata, quella di educare alla bellezza e all’impegno, temi che da sempre l’hanno vista in prima linea, in primo luogo coi suoi studenti, letteralmente innamorati di lei e del suo lavoro al Liceo Artistico di Via Ripetta, sempre la prima ad entrare sempre l’ultima ad uscire, sempre con un’idea da realizzare, sempre capace di coinvolgere artisti, professori, studenti, come sempre in prima fila è stata per anni a battagliare per i diritti delle donne, eredità delle battaglie inziate nel ’68 e mai dimenticate, perchè l’impegno civile e quello artistico per lei erano e sono stati il motivo conduttore, il filo rosso della sua esistenza.
Una perdita imprevedibile e sicuramente irreparabile per noi di About Art con cui aveva iniziato a collaborare da tempo, riconoscendosi immediatamente nel nostro progetto culturale ed editoriale che tanto si confaceva con le sue idee che riusciva a far vivere e promuovere ovunque, a cominciare dalle associazioni che aveva l’orgoglio di rappresentare e dirigere, come Direttore Artistico Centro Internazionale Antinoo.
L’abbiamo amata per la sua vitalità, apprezzata per la sua arte, invidiata per il suo impegno continuo, civile e artistico, due termini che associava sempre senza cedimenti, senza soste, senza remore. Le dedichiamo questo numero speciale riportando i link di alcuni dei suoi più importanti articoli; un numero che avevamo pensato per tutt’altro scopo, ma che purtroppo solo in parte potrà dar conto della sua figura e della sua vita che un crudo destino ha spezzato per sempre.
CIAO ROB, CON L’AMORE E L’AMICIZIA DI SEMPRE !
“A Luce Nera”. In ricordo di Mimmo Pesce, una vita e un’arte “all’incontrario” – ABOUT ART ON LINE