di Silvana LAZZARINO
A Foligno da sabato 12 giugno 2021 due mostre reinterpretano il fascino di Raffaello tra simbologie e innovazione: la collettiva dalla open call “La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro” al Museo e Capitolare Diocesano e il progetto di Nicola Samorì “Dei Santi e del Fuoco” al Museo di Palazzo Trinci.
Il grande fascino suscitato da Raffaello tra i moderni e i contemporanei continua a suggerire l’occasione di ricreare un dialogo tra moderno e contemporaneo entro una rinnovata espressione dove ritrovare nuovi spunti a partire dalle simbologie racchiuse proprio nella rappresentazione pittorica.
Se nel primo Ottocento “La Fornarina” è stata fonte di ispirazione per diverse opere tra cui quelle di Giuseppe Sogni e Francesco Gandolfi, in età contemporanea il genio di Urbino ha richiamato l’attenzione di artisti quali Picasso, Christo, Luigi Ontani, Francesco Vezzoli.
In occasione dei 500 anni dalla morte di Raffello a partire dall’autunno dello scorso 2020 in particolare con la grande mostra “Raffaello e La Madonna di Foligno: la fortuna di un modello” ospitata presso Palazzo Trinci a Foligno dal 24 settembre 2020 al 24 ottobre 2021, il Comune e la Diocesi di Foligno, si sono impegnati per la realizzazione di un progetto speciale che coinvolgesse l’arte contemporanea affidando a Marta Silvi storica dell’arte e curatrice, due eventi dedicati al linguaggio Contemporaneo: la mostra di Nicola Samorì presso il Museo di Palazzo Trinci e una open call con la conseguente mostra dei finalisti presso il Museo Capitolare Diocesano di Foligno, entrambe aperte da sabato 12 giugno a domenica 24 ottobre 2021.
Attraverso l’Open call: “La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro” gli artisti italiani e stranieri, sono stati invitati a rileggere e interpretare in chiave contemporanea mediante diversi linguaggi la “Madonna di Foligno” di Raffaello, per una riflessione sul mezzo pittorico e la simbologia iconografica che ancora oggi ammanta il quadro del maestro urbinate. Realizzato da Raffaello a Roma tra il 1511 e il 1512 su commissione dal folignate Sigismondo de’ Comitibus, al tempo segretario di Papa Giulio II, il dipinto rimane presso la Basilica di Santa Maria in Aracoeli fino al 1565 anno in cui viene collocato nell’altare maggiore della Chiesa a Foligno, fino a quando nel 1797 non viene requisito dai francesi per incrementare le raccolte d’arte del Musée du Louvre a Parigi. All’indomani del Congresso di Vienna, nel 1916 ritorna in patria entrando a far parte delle raccolte dei Musei Vaticani con l’appellativo “la Madonna di Foligno” con cui ancora è noto.
In risposta al concorso sono giunte al Comune di Foligno ben 114 candidature per più di 150 progetti per la cui selezione è stata scelta una giuria di alto profilo composta da; Cecilia Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Emanuele De Donno, Docente e fondatore Via Industriae, Pierluigi Metelli, Collezionista, Nicola Samorì, Artista e Marta Silvi critica e curatrice. Sono state ammesse 17 opere anziché le 10 originariamente previste, per 18 artisti che saranno i protagonisti della collettiva presso il Museo Capitolare Diocesano di Foligno.
Accanto a Dario Agati, Feliciano Benci, Beatrice Caruso, Giuseppe De Mattia, Stefano Emili, Fabio Giorgi Alberti, Giovanni Kronenberg, Meletios Meletiou, sono Leonardo Petrucci, Sofia Ricciardi, Massimo Ricciardo, Guendalina Salini & Delphine Valli, Alessandro Scarabello, e poi Karin Schmuck, Danilo Sciorilli, Caterina Silva e Cosimo Veneziano.
Il nome del vincitore verrà rivelato nel pomeriggio del 12 giugno alle ore 16.00 nella Corte di Palazzo Trinci cui seguirà l’apertura al pubblico della mostra.
Nicola Samorì al Museo di Palazzo Trinci di Foligno, rilegge e reinterpreta la “Madonna di Foligno” attraverso un progetto speciale dal titolo “Dei Santi e del Fuoco” espressamente concepito e realizzato per questa occasione, a completare la mostra “Raffaello e La Madonna di Foligno: la fortuna di un modello” creando in essa una “visione ulteriore, laterale e asincrona”.
Esecutore raffinato ed originale di soggetti da opere di epoche differenti Nicola Samorì (Forlì 1977), già autore del palio della Giostra della Quintana 2016 (“Ostinazione del nodo”, 2016 realizzato ad olio su lino 200×100 cm) ha preso spesso in esame iconografie di opere assai distanti tra loro nel tempo in modo assolutamente originale, grazie alla sua capacità di donare alle figure nuovo spessore fino a fare emergere “la carne viva della pittura”. La sua tecnica offre l’occasione per notare come vi sia un superamento del concetto di pittura al fine di restituire un’opera che “si nutre del sacrificio della sua precedente forma compiuta”.
Affermato in Italia e all’estero Nicola Samorì è stato ospitato presso istituzioni e collezioni museali e nel 2015 è stato selezionato per rappresentare l’Italia alla 56° edizione della Biennale di Venezia; e sempre nello stesso anno prende parte a Gare du Nord presso il Teatro Anatomico di Amsterdam e a Gare du Sud presso il Teatro Anatomico dell’Archiginnasio di Bologna, mentre nel 2016 da sottolineare la sua partecipazione alla 16a Quadriennale d’Arte ”Altri tempi, altri miti” a Roma presso Palazzo delle Esposizioni. Tra le mostre più importanti citiamo: Imaginifragus, Christian Ehrentraut Gallery di Berlino (2011); The Venerable Abject, Ana Cristea Gallery di New York (2012); mentre tra le personali più recenti accanto a MadreMacchia, NeueGalerie, Gladbeck, Malafonte, Galerie EIGEN+ART, Berlino (2018), sono Ascoltare Bellezza, Biblioteca Classense, Ravenna (2019), Cannibal Trail, presso il Yu-Hsiu Museum of Art, Cantou (Taiwan) a fine 2019 e il progetto Black Square allestito a inizio del 2020 a Napoli presso la Fondazione Made in Cloister e il Museo Archeologico, e a novembre del 2020 la personale presso il Museo Mart di Rovereto a cura di Denis Isaia.
Alla conferenza per la stampa dei due appuntamenti espositivi, che si svolgerà nella mattinata del 12 giugno 2021 a partire dalle ore 10.00 presso la Sala Conferenze Museo Capitolare Diocesano di Foligno (in Largo Giosuè Carducci, 40) sarà presente S.E.R. Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Orvieto-Todi e Amministratore Apostolico di Foligno, gli Artisti e la Giuria.
Silvana LAZZARINO Roma 12 giugno 2021
Presentazione dei due progetti espositivi
Mostra collettiva degli artisti finalisti dell’Open call
“La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro”
allestita al Museo e Capitolare Diocesano Foligno
e il progetto di Nicola Samorì
“Dei Santi e del Fuoco”
al Museo di Palazzo Trinci. Foligno
presentazione a Foligno presso la Sala Conferenze
Museo Capitolare Diocesano, Largo Giosuè Carducci, 40. Foligno
sabato 12 giugno 2021 ore 10,00