Goya, Boucher, Ricci, Batoni e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei. Aperta la mostra a Carrara (fino al 10 ottobre)

redazione

Curata da Marco Ciampolini ha preso il via lo scorso 11 giugno al Museo Carmi di Villa Fabbricotti  l’importante mostra Goya, Boucher, Ricci, Batoni e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei.

Un evento incentrato su  Carrara e sull’importanza dei suoi contatti nel Settecento, che se non fu grande dal punto di vista delle commissioni, mancando una vera e propria corte, lo fu invece per la scoperta da parte della città della sua vocazione artistica.

Nel Settecento, infatti, Carrara passa dall’essere un mero centro di scavo e commercio del marmo a centro di produzione di scultura, ma soprattutto polo di formazione degli artisti, prima con le botteghe degli scultori, poi con le scuole private e infine con l’istituzione dell’Accademia di Belle Arti, che è stata, e ancora è, la migliore scuola per l’insegnamento della scultura.

Ancora oggi questo territorio di eccellenza continua a essere valorizzato, con impegno e collaborazione dal Comune di Carrara e dall’Accademia, grazie a un accordo di programma in vigore dal 2018.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Marco Ciampolini, edito da Silvana Editoriale, con saggi e contribuiti dei più importanti studiosi del Settecento italiano ed europeo.

Il volume offrirà un importante approfondimento scientifico al lavoro di conoscenza e valorizzazione di un secolo, il Settecento, di alcuni suoi autori e territori peculiari ancora ingiustamente poco considerati.

La mostra è organizzata dal Comune di Carrara, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara e con il patrocinio di Regione Toscana.

Sebastiano Ricci (Belluno 1659 – Venezia 1734) , Impresa di Alessandro Farnese (atto di resa di una città?) , olio su tela, cm 47,5x 63,5 (con cornice, 72×85), Pienza , collezione privata

Più di cinquanta dipinti di grandi artisti italiani e internazionali, molti dei quali inediti esposti per la prima volta, raccontano l’universo artistico all’apertura dell’Accademia di Carrara e durante gli anni del suo primo direttore Giovanni Antonio Cybei, ponendosi come un cardine delle iniziativeper celebrare i 250 anni di attività dell’istituzione.

I dipinti forniscono una rappresentazione completa dei generi artistici della pittura nel Settecento, dagli episodi storici a quelli religiosi, dall’allegoria alla mitologia, dal ritratto alla scena di genere, dalla veduta al capriccio. Opere spesso sconosciute, dimenticate o difficilmente accessibili: 16 inedite, 7 mai studiate in sede scientifica, 10 esposte per la prima volta e 4 provenienti da enti pubblici o istituzioni museali poco note.

L’esposizione, in contemporanea e in contiguità con la grande mostra dedicata alle sculture di Cybei, illustra il clima artistico di un’epoca in cui gli artisti si muovevano tra il Ducato di Modena, di cui faceva parte il Principato di Carrara, e il resto d’Italia, da Roma a Torino, da Pisa a Napoli, tutti luoghi frequentati dallo scultore.

In mostra una Sacra Famiglia di Pompeo Batoni, tra i più grandi ritrattisti del suo tempo, due importanti tele a tema religioso di Giovanni Battista TempestiLot e le sue figlie e San Ranieri in preghiera –, un Soggetto Allegorico di Sebastiano Ricci, un capriccio con rovine romane del ricercato vedutista Giovanni Paolo Pannini accanto a Salvataggio di un ragazzo in balia delle onde, inedito dipinto che rappresenta un unicum nella sua vasta attività, l’imponente ciclo delle quattro stagioni di Francesco Corneliani, e ancora molti altri dipinti di artisti meno noti al grande pubblico ma di assoluto talento, come Giuseppe Cades, di cui è in mostra la Conversione di Sant’Ignazio, modelletto per una dimenticata pala siciliana, o il bolognese Gaetano Gandolfi, di cui viene esposto un San Francesco.

Giovanni Paolo Pannini (Piacenza, 1691–Roma, 1765), Capriccio con rovine romane e lacolonna Traiana, olio su tela, cm 102×141,5, Montecarlo di Monaco, Collezione privata
Francisco Joséde Goya y Lucientes
 (Fuendetodos, 1746–Bordeaux, 1828),
Autoritratto a 25 anni, olio su tela, cm
62×42). Collezione Privata

Accanto agli esponenti del panorama italiano anche alcuni pittori internazionali, che come gli altri frequentano le corti e i luoghi di Cybei e che dimostrano il variegato e spesso sottovalutato ambiente pittorico dell’Italia non continentale: due paesaggi arcadici del parigino François Boucher, pittore della corte di Luigi XIV, due stupendi dipinti mitologici di Pietro Pedroni, artista locale anticipatore del Neoclassicismo, e due preziosi autoritratti di Francisco Goya, che ci dimostrano l’evolvere dello stile dell’artista nello stesso soggetto. Tutte opere che accompagnano il respiro culturale che caratterizzò la produzione di Cybei, destinata alle grandi corti europee.

GOYA BOUCHER RICCI BATONI e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei

a cura di Marco Ciampolini

11 giugno- 10 ottobre Museo CARMI di Villa Fabbricotti Via Sorgnano, 42 – 54033, Carrara

Informazioni

Orari: da martedì a domenica 9.30 – 12.30; 17.00-20.00
Costi: ingresso museo CARMI e mostra euro 5.00 intero; euro 3.00 ridotto
Cumulativo, comprensivo anche di visita presso il museo del Marmo intero euro 10.00; ridotto euro 6.00
Riduzioni: ultra 65enni, comitive di oltre 10 persone, studenti e docenti i di scuole di ogni ordine e grado
Gratuità: bambini sotto ai 6 anni, accompagnatori di comitive, membri ICOM, guide turistiche, giornalisti, soci TCI, studenti di ogni ordine e grado della provincia di Massa Carrara
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