di Silvana LAZZARINO
Si può fare affidamento sui sentimenti e le emozioni? Come e dove recuperare sogni dimenticati, sogni per essere pienamente felici e dove abita il senso della stessa vita a partire dal destino con cui si nasce?
Una possibile risposta a questi interrogativi la si può ritrovare leggendo il romanzo di ampio respiro e vibrazione interiore “Tutta la vita da vivere” (edizioni Graus 2021) dell’affermato scrittore, saggista e poeta Francesco Paolo Tanzj che ha raccontato il viaggio di un’umanità alla riscoperta di sé nella difficoltà a individuare e vivere quella felicità rincorsa invano. Un’umanità di cinquantenni che si confrontano con sogni da realizzare e aspettative mai raggiunte pur scegliendo di ricominciare credendo vivamente in ideali destinati ad infrangersi in mezzo ad una realtà piccolo borghese monotona e sempre uguale.
I loro sogni si congelano tra un passato che non può tornare e un presente deludente. Il viaggio dell’umanità è quello di Sandèr Trieco protagonista malinconico che, per essere felice, decide di cambiare la sua vita a partire da una rinnovata consapevolezza lasciando che alla fine sia la casualità a giocare una funzione importante per ritrovare quell’equilibrio smarrito.
Il romanzo viene presentato il 30 ottobre 2021 presso la Galleria Arte Sempione di Roma alle ore 17,30 dove al saluto introduttivo di Loredana D’Alfonso seguono l’intervento del poeta e critico letterario Plinio Perilli e del critico letterario e poeta Sabino Caronia, mentre le letture sono affidate a Massimo Chiacchiararelli saggista, giornalista, critico letterario e poeta, che restituirà la forza delle emozioni tra dubbi e incertezze, desiderio di verità soffermandosi su passi chiave dell’opera di Francesco Paolo Tanzj presente all’evento letterario.
Il distaccarsi da una ruotina sicura tra vita familiare e lavoro eppure non appagante, porta il protagonista del romanzo a spostarsi di continuo nella ricerca di una realizzazione che non arriva, trovandosi in quella sorta di sospensione tra momenti di massimo entusiasmo e altri di crisi emotiva, come in una terra di mezzo in cui la meta è lontana, fino a quando qualcosa cambierà la sua destinazione. Egli appartiene a questo gruppo di cinquantenni che vivono o “sopravvivono” pur tra incontri, tavolate, come sospesi tra luci e ombre, soddisfazioni fugaci e momenti nostalgici e di abbandono. Essi avvertono la nostalgia dei tempi lontani non potendo tornare ad essere i ventenni/trentenni di una volta e non hanno chiaro come pianificare il proprio futuro. Alla nostalgia per un passato distante si contrappone un nuovo presente in cui la noia diventa una costante portando con sé quel senso di insoddisfazione nel far sentire gli stessi cinquantenni apatici e scontenti non solo refrattari alle regole, ma incapaci di assaporare la felicità per un tempo prolungato.
Non è facile giungere all’autenticità del proprio sentire, ed essere immersi nella pienezza di una vita di cui sfugge il senso ultimo, questo perché le emozioni non vengono ascoltate e riconosciute a pieno. Inoltre emerge da questa storia come non tutto sia prevedibile e come le emozioni e le relazioni siano fugaci e talora illusorie. Un evento inatteso alla fine, proprio nel momento in cui il protagonista aveva scelto una nuova vita, cambierà ogni suo progetto.
In questo romanzo “generazionale vi è un invito a riflettere sulla condizione umana e sull’esistenza a partire dal motivo della solitudine che si sperimenta nel viaggio fuori di sé e dentro di sé, della precarietà, toccando anche tematiche legate all’amicizia e all’amore.
Silvana LAZZARINOI Roma 29 ottobre 2021
Presentazione del romanzo di Francesco Paolo Tanzj
“Tutta la vita davanti”
(edizioni Graus)
introduce Loredana D’Alfonso; interventi critici di Plinio Perilli e Sabino Caronia,letture di Massimo Chiacchiararelli
Galleria Arte Sempione. Corso Sempione, 8 Roma
Sabato 30 ottobre 2021 ore 17,30