Al Museo delle Mura di Roma è aperta dal 14 novembre la mostra “Talent Prize”.

di Silvana LAZZARINO

 Il “Talent Prize” -premio internazionale di arti visive- è giunto alla sua 14ª edizione, con artisti di grande talento che raccontano l’esistenza tra dubbi e speranze, fragilità e possibili cambiamenti, L’esposizione è dedicata al vincitore, ai finalisti e ai premi speciali

Tra le discipline legate alla creatività con cui far rifiorire stati d’animo ed emozioni sopite per lungo tempo, ma anche attuali riferite al contesto umano e sociale dove l’individuo vive e si relaziona, l’arte contemporanea si presenta quale mezzo più efficace per raccontare questo universo interiore dove si affacciano luci e ombre nostalgie e indifferenza guardando con fiducia al futuro.

I linguaggi dell’arte, in particolare quella contemporanea, permettono di effettuare una narrazione di grande suggestione visiva ed emotiva dove si parla dell’uomo sospeso tra paure e certezze, dubbi e speranze, ma anche della sua fiducia nel poter recuperare un nuovo modo di relazionarsi per interagire con gli altri nel rispetto e nell’ascolto, senza dimenticare l’importanza di recuperare un atteggiamento di cura e salvaguardia verso la natura e l’ambiente a lui intorno.

Per respirare la poesia dell’arte, i suoi messaggi che toccano l’esistenza nelle diverse manifestazioni dove si avvertono incomprensioni e fragilità nei legami, bisogno di autenticità e amore, basta entrare negli spazi del Museo delle Mura di Roma (Via di Porta San Sebastiano 18) e restare affascinati dalla mostra dedicata al Talent Prize, il Premio internazionale di arti visive giunto alla sua 14 edizione, organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, di cui è Presidente il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele.

L’esposizione promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali Servizi museali Zètema Progetto Cultura, aperta dal 14 al 28 novembre 2021, presenta l’opera della vincitrice Lucia Cantò e dei finalisti, compresi i premi speciali.

Figure di eccellenza nel campo della storia e della critica d’arte sono state invitati a far parte della giuria selezionatrice. Di seguito i loro nomi:  Peter Benson Miller, Direttore dei rapporti istituzionali e internazionali della Quadriennale di Roma, Anna d’Amelio Carbone, direttrice della Fondazione Memmo Arte Contemporanea, Luca Lo Pinto, Direttore del MACRO, Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte, Anna Mattirolo, Delegato alla ricerca e ai progetti culturali speciali Scuderie del Quirinale, Renata Cristina Mazzantini, curatore Quirinale Contemporaneo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pompidou-Metz, Cesare Pietroiusti, Presidente Palaexpo, Federica Pirani, storica dell’arte e responsabile del Servizio Mostre della Sovrintendenza Capitolina, Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte; e ancora  Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli,  Sam Stourdzé, Direttore dell’Accademia di Francia-Villa Medici a Roma, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli Hangar Bicocca Milano e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art.

Il primo premio assegnato dalla giuria del concorso è andato all’artista abruzzese Lucia Cantò classe 1995. per la scultura Atti certi per corpi fragili in cui emerge la sua ricerca artistica orientata tra scultura e scrittura a restituire linguaggi espressi con delicatezza di gesti intimi e dialoghi sussurrati. Ciascuno dei tre gruppi scultorei che formano l’opera è il prodotto della fusione di due vasi, grazie alla collaborazione di persone care all’artista, da lei chiamate a partecipare. Con i suoi colori e le sue forme ogni unità rappresenta un ritratto a sé, frutto di un lavoro collettivo nel quale l’argilla diventa collante non solo per gli oggetti presentati, ma anche per le persone coinvolte. E ‘come se una fitta trama di affetti avesse dato nutrimento alla materia, andando a consolidare l’impalcatura che caratterizza l’agire scultoreo di Lucia Cantò.

 

Il secondo e terzo posto individuati tra i finalisti sono stati assegnati rispettivamente a Irene Coppola con l’installazione Schegge e a Azzedine Saleck con la scultura Long Distance. A Irene Coppola è andato anche il premio Speciale Emmanuele F. M. Emanuele, sempre con l’opera Schegge.  Quest’opera è formata da un calco in gomma siliconica realizzato dall’artista direttamente sulle lesioni delle palme mutilate di Villa Giulia e dell’orto botanico di Palermo, la cui caratteristica del fusto è di non rigenerarsi. Attraverso questo lavoro la materia plastica trattiene quella organica, le cui tracce finiscono per ricordare paesaggi ancestrali o indefiniti corpi animali come se il passato anche quello primigenio non smettesse mai di esser parte di questa esistenza.

Gli altri finalisti sono: Riccardo Banfi, con il dittico fotografico Let’s Dance / Hand (Riot), Gianluca Brando, con l’installazione qo, Giovanni Chiamenti, con la scultura Chimera, Gaia De Megni, con il video il Mito dell’Eroe, Federica Di Pietrantonio, con il video you had me at hello, Marcello Spada, con la scultura Clunk ed Elena Tortia con l’installazione miscrivo.

Premi speciali sono stati assegnati dai sostenitori del Talent Prize 2021 quali riconoscimento per altri artisti le cui opere sono state ritenute di grande qualità per l’originalità e il messaggio da esse trasmesso. Così la main sponsor del premio, la Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, ha assegnato premi speciali a: Max Mondini con l’opera Pennacchio (Premio Speciale “Emergenti”) e Shenghao Mi con l’opera Midnight cowboy (Premio Speciale “Internazionale”). A Silvia Bigi è andati il Premio Speciale Utopia per urtümliches Bild, un tentativo di processare la materia dei sogni notturni attraverso un’intelligenza artificiale per mostrarne l’immagine, spogliata dalle sovrastrutture culturali, ambientali e sociali. Utopia è la società leader in Italia nell’attività integrata di Relazioni istituzionali, Comunicazione, Affari legali & Lobbying.

Con l’opera pittorica Pieno di certezze e pieno di dubbi, Gianni Politi ha ricevuto il Premio speciale Inside Art. In quest’opera l’artista attraverso l’esercizio della ripetizione cerca di ritrarre l’immagine del padre scomparso con le sembianze di un altro uomo dipinto da Gaetano Gandolfi (“Studio per un uomo con la barba”) analizzando le infinite possibilità offerte dalla pittura. Infine a Edoardo Manzoni è stato conferito il Premio Speciale Fondamenta per la scultura Colpo di vento (Argo Maggiore) un’installazione con cui si invita a pensare come l’aspetto legato all’animalità abbia sempre accompagnato l’uomo e i suoi strumenti,

 La mostra è ad ingresso libero ed è aperta dal martedì alla domenica con chiusura il lunedì (orario dalle 9.00 alle14.00). L’ingresso è consentito solo in possesso del Green pass secondo quanto stabilito dal Decreto Legge del 23 luglio 2021, n. 105.

Silvana LAZZARINO  Roma 21 novembre 2021

Talent Prize 2021

Museo delle Mura. Via di Porta San Sebastiano 18 – 00179 Roma

dal 14 al 28 novembre 2021, ingresso gratuito