“Il sapore del riscatto” di Ginevra Barboni premiato per la miglior regia al Toronto International Woman Film Festival

di Silvana LAZZARINO

Il cortometraggio di Ginevra Barboni è entrato in lizza anche al Chicago Indie Film Award e finalista all’Oniros Film Award di New York

Locandina

Grande soddisfazione per la regista Ginevra Barboni che vede un altro successo con il premio per la miglior regia in assoluto al Toronto International Woman Film Festival per il cortometraggio da lei diretto e sceneggiato, che tratta del rinserimento e inclusione di detenuti o ex detenuti della casa di reclusione di Castelfranco Emilia come vera e propria strategia di sicurezza integrata. Fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Castelfranco Emilia, il progetto legato al cortometraggio “Il sapore del riscatto” rappresenta un messaggio di speranza e di grande spessore sociale e culturale, che porta a pensare ad un rinserimento strategico nella società degli stessi detenuti o ex detenuti quale piano di sicurezza integrata.

Questo nuovo lavoro di Ginevra Barboni che conferma il talento di famiglia nel mondo del cinema in qualità di regista e sceneggiatrice, vede inoltre quali protagonisti attori del calibro di Salvatore Striano, Valentina Pastore e Davide Scafa, con la produzione esecutiva di Chiara Trerè.

Riguardo questo nuovo traguardo così si è espresso il Sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano:

Non avevo dubbi sul grande talento di Ginevra Barboni e quella appena arrivata da Oltreoceano è una bella conferma di quello che pensiamo di lei, regista di rara bravura e sensibilità artistica”,

sottolineando l’interesse mostrato per questo progetto e il coinvolgimento da parte della Direzione della Casa circondariale e delle realtà associative del territorio, dalla San Nicola all’Associazione Maestre Sfogline, da ForModena ad Arci Solidarietà; ed infine non è mancato il suo entusiasmo  manifestato con queste parole:

sono felice di poter condividere questo momento con chi ha creduto in questa idea che si caratterizza per la sua profondità e per la forte valenza sociale e culturale. Non dobbiamo infatti mai arretrare di un millimetro nella riflessione sulla tematica che fa da pilastro a questo progetto perché il reinserimento di ex detenuti in società è una concreta e prioritaria politica di sicurezza integrata”.

Con importanti riconoscimenti in Italia e all’estero Ginevra Barboni, entusiasta per il prestigioso premio, ha tenuto a sottolineare come il merito vada riconosciuto al grande lavoro di squadra portato avanti con passione e professionalità da tutta la troupe e dal cast. Felice per il risultato ottenuto in riferimento anche alla tematica trattata di forte impatto sociale portata fuori dai confini nazionali, la regista romana ha espresso i suoi ringraziamenti con queste dichiarazioni:

Desidero con tutto il cuore ringraziare prima di tutto l’organizzatrice Chiara Trerè, il direttore della fotografia Aniello Grieco e Salvatore Striano, che ha messo tanta parte di sé, della sua sensibilità, della sua intelligenza e della sua professionalità a servizio di questo lavoro. Ringrazio il Comune di Castelfranco Emilia per la fiducia accordatami nell’affidarmi questo progetto, la Regione Emilia-Romagna e l’Associazione Nazionale delle adorabili Sfogline di Castelfranco Emilia”.

Figlia e nipote d’arte – suo padre è  Marco Tullio Barboni affermato sceneggiatore e scrittore e il nonno è E. B. Clucher regista di film che hanno segnato un pezzo di storia indimenticabile del cinema italiano-  Ginevra Barboni (Roma, 1989), dopo i successi riscossi oltre che in Italia anche all’estero, fin dal primo cortometraggio del 2019 “La vita che ti aspetta” (come autrice, produttrice e regista) è stata inserita da Black Lab Film Co tra le 50 registe più promettenti al mondo. Realizzato insieme al collega ed amico Tommaso Maggi, figlio d’arte, questo suo primo cortometraggio, con protagonista la famosa attrice Giulia Lazzarini, ha vinto premi in tutto il mondo, tra cui  quello per la miglior sceneggiatura originale al Los Angeles Film Award, miglior cortometraggio a tema LGTBQ al Detroit Shetown Film Festival e miglior cortometraggio e miglior Cinematographer all’European Cinematography Award; Award of distinction al Canada Short Film Festival.

Il suo curriculum di tutto rispetto evidenzia una preparazione di altissimo livello che l’ha vista non solo conseguire due stage in “filmaking” e “digital filmaking” presso la New York Film Academy di New York, e nel dicembre 2013 la laurea triennale in Studi Italiani presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi in critica letteraria dal titolo “Perelà, un uomo di fumo a cavallo fra due secoli”, ma anche la Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media conseguita  presso l’Università IULM di Milano nel 2016 con una tesi, seguita dal prof. Giovanni Chiaramonte, intitolata “Lo Specchio di Andrej Tarkovskij: un film tra memoria e ricordo”.

Dopo la frequenza ad un corso di formazione di Ercole Visconti presso la Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano, e la partecipazione alla Masterclass “Showrunner: creare e produrre serie tv” di Neil Landau dell’ UCLA, School of Theatre, Film and Television, nel 2016 arriva anche il ruolo di assistente alla regia nel programma “Master of Photography” prodotto da Sky Arte. L’anno seguente, lavora come operatrice di macchina in studio e per i confessionali nella seconda edizione dello stesso programma.

Le specializzazioni professionali di questa giovane promessa nostrana sono davvero tante. Al suo carnet, anche un master in “Direttore della fotografia, operatore di ripresa e montaggio” presso l’Accademia Nazionale del cinema di Bologna tenuto dai docenti Mauro Marchetti, Rocco Marra e Paolo Vanghetti.  Qualche tempo fa, Ginevra Barboni in un’intervista dichiarava:

Ho imparato nel set a lavorare la fianco di mio padre già dal 2008, come assistente alla regia e aiuto operatore per suoi cortometraggi, tra i quali ‘Il grande forse’ con Philippe Leroy e Roberto Andreucci. La fotografia era di Maurizio Calvesi e le Musiche di Franco Micalizzi. Ho poi continuato con ‘Chimeres Absentes’ di Fanny Ardant, ‘Pensiero Giallo’ e  ‘Idea Malvagia’ di Pierfrancesco Campanella, e ho fatto anche il direttore della fotografia nel film ‘Tundra’ di Federico Mattioni. E di mio nonno ho sempre ammirato tutta la sua produzione, ovviamente”.

Silvana LAZZARINO   Roma 20 Febbraio 20220

“Il sapore del riscatto

di Ginevra Barboni

Premio per la miglior regia al Toronto International Woman Film Festival

Ginevra Barboni  www.instagram.com/ginevra_barboni/