di Silvana LAZZARINO
Pier Paolo Pasolini scrittore e regista di grande spessore umano e sociale, intellettuale tra i più brillanti del Novecento, personaggio scomodo, insofferente alle regole e allo stato capitalistico piccolo borghese, viene ricordato a cento anni dalla nascita dalla città di Bologna in una importanteb mostra allestita nei nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo
Pasolini aveva la rara capacità di entusiasmare attraverso la parola spontanea, da cui trapelava quella carica e desiderio di cambiare la società. Nelle storie di personaggi forti e fragili, ribelli e ingenui restituite nei suoi film che parlano di dolore e riscatto, coraggio e libertà, emerge poco a poco il desiderio di trasformare il modo di sentire la vita. Sono così tratteggiati i destini di figure appartenenti al popolo, destini di persone disparate, ma vive, colte nel loro dramma. In questo senso è la ricerca di una dimensione altra in cui recuperare le proprie emozioni per rinascere nella consapevolezza che l’uomo debba sempre cercare la propria libertà.
Quella di Pasolini è una denuncia contro la globalizzazione che schiaccia e spersonalizza l’individuo e in questa fase l’individuo è visto nella sua complessità di essere fragile, capace di fare del bene, ma anche del male, spesso incompreso perché diverso nei suoi modi di essere e agire. Attraverso film come “Accattone” e “Il Vangelo secondo Matteo” Pasolini in particolare ha saputo scandagliare le forme dell’arte dell’immagine e della parola comunicando stati d’animo, emozioni legate ad un vissuto doloroso di “disperata vitalità”, sospeso tra verità, inquietudine e ribellione.
In occasione del centenario della sua nascita che cade il 5 marzo del 1922 a Bologna, nell’ambito del programma di PPP 100 anni di Pasolini a Bologna, dove si sussegue un nutrito calendario di eventi tra cui un convegno e una retrospettiva di film promossi dal Comune e con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorium Università̀ di Bologna, da non perdere la mostra “Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative” che dal 1 marzo 2022 inaugura il nuovo spazio espositivo del Sottopasso di Piazza Re Enzo a Bologna. Curata da Marco Antonio Bazzocchi, professore di Letteratura Italiana all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna; Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi Pier Paolo Pasolini; e Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, la mostra si presenta quale progetto espositivo rigoroso e straordinariamente ricco di rimandi culturali attraverso cui viene ricostruita la genesi dello sguardo di Pasolini.
Frutto di un lungo percorso di studio, confronto e approfondimento l’iter espositivo partendo dagli anni della formazione a Bologna sotto l’egida di un maestro quale Roberto Longhi, documenta il formarsi e l’evolversi del suo universo creativo, dagli esordi nel 1961 con “Accattone” per arrivare fino a “Salò e le 120 giornate di Sodoma”, uscito postumo a poche settimane dal suo omicidio avvenuto il 2 novembre 1975.
Raffinato e stratificato il percorso espositivo che unisce materiali e collegamenti eterogenei secondo un filo cronologico, offre una panoramica sull’intera opera del poeta, scrittore, cineasta e grande intellettuale italiano con attenzione ai rimandi tra i suoi film più famosi e i suoi scritti ad essi riferiti. Il pensiero e l’immaginario di Pasolini sono raccontati attraverso le immagini legate a dipinti, prime edizioni, fotografie d’artista, materiale audiovisivo tratto da film e interviste che dialogano facendo emergere il suo sguardo sempre attento ad assorbire ogni stimolo, ricostruito e consegnato al pubblico come una rinnovata chiave di lettura della sua opera. Due pubblicazioni accompagnano questa esposizione: una ha quale titolo lo stesso della rassegna, la seconda Pasolini e Bologna si sofferma sul rapporto dell’intellettuale con la città.
All’interno del programma Pasolini 100 sono anche il convegno “Pasolini a Bologna” che si terrà il 3 marzo 2022 allo Stabat Mater dell’Archiginnasio, una retrospettiva integrale dei suoi film al Cinema Lumière di Bologna tra marzo e aprile 2022, e la distribuzione su tutto il territorio nazionale di alcuni tra i suoi titoli più rappresentativi, grazie al progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema realizzato in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale, con cui la Cineteca da un decennio porta nelle sale italiane i classici restaurati. L’esposizione è aperta fino al 16 ottobre 2022.
Silvana LAZZARINO Roma 26 Febbraio 2022
Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative
a cura di Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi, Gian Luca Farinelli
Sottopasso di Piazza Re Enzo – Bologna
dal 1 marzo al 16 ottobre 2022