redazione
Teresa Margolles
Periferia dell’agonia
a cura di Angel Moya Garcia
24 febbraio – 19 giugno 2022
Mattatoio, Roma
Teresa Margolles (Culiacán, Sinaloa, Messico, 1963) è un’artista visiva che esamina le cause e le conseguenze sociali della morte attraverso opere d’arte che si concentrano sui temi della violenza, del genere e dell’alienazione.
Il suo lavoro critica l’incomprensibilità della società contemporanea e un ordine sociale ed economico che rende normali le morti violente. Teresa Margolles è tra le artiste che più hanno trattato il tema della brutalità della guerra tra narcotrafficanti e forze dell’ordine nella Repubblica Messicana, realizzando opere dalle quali emerge una ferma condanna alla violenza e a ciò che essa produce nelle famiglie delle vittime, nelle comunità e nello spazio urbano.
Sebbene la ricaduta di un evento traumatico, singolare o collettivo, sia in genere il silenzio e lo scacco del linguaggio, talvolta ci sono delle eccezioni, grazie all’assunzione di responsabilità del testimone. Attraverso un linguaggio personale come narratrice intradiegetica, come testimone di soggetti silenziosi e di vittime definite come danni collaterali, il suo lavoro è un accumulo di tracce materiali della violenza perpetrata, elaborate attraverso un complesso memoriale di vite perdute e di luoghi in cui il trauma continua a risuonare. In quest’ottica, l’artista messicana trasferisce nell’ambito dell’arte lo spazio della morte, metafora per eccellenza del confine, di un limite che paradossalmente viene raggiunto solo nel momento in cui non siamo più e, dunque, non potremo più raccontarlo. Un tentativo di contrastare l’assuefazione e l’impotenza davanti a tragedie quotidiane come la violenza di genere o lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, causate dall’inazione dei governi e da una strumentalizzazione mediatica melodrammatica o sensazionalistica.
Il progetto Periferia dell’agonia presentato al Mattatoio di Roma si configura attraverso un’installazione ambientale che occupa l’intero padiglione 9B e una serie di azioni che si articolano gradualmente e senza una cadenza regolare durante tutta la durata della mostra, permeando sia l’interno dello spazio espositivo che, soprattutto, lo spazio urbano della città.
Teresa Margolles diventa testimone del dolore e della violenza per preservare il ricordo di chi non c’è più e tramandare il suo racconto, per riconoscere la sua identità e contribuire a evitare i più importanti nemici con cui generalmente le vittime e le loro famiglie si scontrano: la mancanza di informazioni sui decessi, l’impunità dei responsabili, la negligenza delle autorità nelle indagini, la paura che provoca l’oblio, la distruzione dell’equilibrio domestico e l’inevitabile trasformazione della fisionomia di una città. Tuttavia, i lavori diventano allegorie esteticamente rassicuranti e seducenti; non sono mai presentati corpi straziati o cadaveri. È allora che scatta la trappola per il visitatore. Solo il potere della sua immaginazione può prestare all’inconcepibile una presenza momentanea. Ignaro si avvicina, osserva, legge, viene a conoscenza del dramma, della tragedia ed è a quel punto che viene chiamato a elaborare, a ricostruire, a sistemare, attraverso un processo di coinvolgimento diretto, emotivo, cognitivo e sensoriale. Solo in quell’istante il visitatore diventa testimone e spettatore, vittima e carnefice, innocente e colpevole, estraneo e complice e solo a quel punto deve prendere la responsabilità di decidere, di non indugiare, di non ignorare, di non rimanere impassibile.
Il progetto Periferia dell’agonia di Teresa Margolles è il quinto capitolo del programma triennale Dispositivi sensibili, ideato da Angel Moya Garcia per il Mattatoio di Roma e incentrato sulla convergenza fra metodi, estetiche e pratiche delle arti visive e delle arti performative, attraverso un modello di presentazione che si evolve costantemente.
Il progetto espositivo, promosso da Roma Culture (culture.roma.it ), è ideato e organizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo.
MATTATOIO
Piazza Orazio Giustiniani, 4 00153 Roma. Ingresso gratuito, dal martedì alla domenica, dalle ore 11 alle 20; lunedì chiuso
INFORMAZIONI
www.mattatoioroma.it Instagram: @mattatoio Facebook: @mattatoioroma