di Giovanni MANGIACAPRA
Come da programma espositivo del 2022, presentiamo il secondo incontro artistico del mese di marzo 2022 per La Rassegna Mix Art presso lo spazio di The Sparkub promossa da Connessioni aps con l’artista Anna Di Fusco.
La mostra è stata aperta al pubblico con la presenza della artista con ben 12 lavori esposti, il giorno 11 marzo alle ore 18.00 e si chiuderà il 1 aprile .
L’incontro con il pubblico di appassionati stato molto cordiale ed affettuoso, anche in forza di come l’artista riesce a far convivere il lato personale con quello artistico che continuamente si incontrano e si raccontano in una propria contiguità.
La sua esperienza lavorativa gli ha permesso incontri continui con luoghi e culture differenti, dall’Occidente all’estremo Oriente, cosa che per molti anni è stata la vera forza di Anna Di Fusco; poi con la fine di questo rapporto ha potuto verificare e mettere a frutto le sue conoscenze acquisite in anni di viaggi, di osservazioni, di sperimentazioni, proponendo sulla tela percorsi artistici originali nel segno di un informale sempre più raffinato, fino a raggiungere una considerevole capacità espressiva incentrata sull’astrazione e proposta con successo in numerose esposizioni, che rappresenta ormai da anni la nuova stagione di vita .
Oggi Anna Di Fusco è un’artista completa, matura per aver trovato una sua armonia personale tra la sua vita è la stessa arte, senza mai rinunciare alle sua varie attività di una sua vita sociale intensa è molto partecipata.
I lavori presentati in questa mostra che sono una piccolissima parte della sua enorme produzione di questi ultimi anni, raccontano molto bene le tante cose dell’artista come la stessa scelta di seguire il buddismo, una espressione religiosa che si nota in molti lavori, dove ha forse raccolto al meglio il suo bisogno di libertà espressiva, trovando una nuova linfa, un vero nutrimento anche per la sua pittura .
La pittura di Anna sa svelare bene il suo raccontare del mondo intorno a sè, ma sa bene anche sollevare quel mondo interiore che la rappresenta come persona che vive pienamente la sua realtà.
Una critica d’arte come Giusy Emiliano ha saputo individuare con molto acume il senso profondo dell’arte di Anna Di Fusco, quando ha scritto “l’astrazione concettuale è prorompente ma è il colore il vero protagonista”. Ed è una sottolineatura che crediamo opportuna e condivisibile, laddove si individua un bisogno di libertà espressiva, un’idea d’arte che raggiunga per via diretta il sentimento del fruitore, che imponga di pensare, che induca alla riflessione, a volte perfino allo smarrimento e non alla sorpresa o alla meraviglia a fronte di chissà quale immagine insospettata. Ed è curioso osservare come ciò avvenga a fronte di lavori che suggeriscono monumentalità e perfino teatralità che hanno avuto com’è noto la massima diffusione in altri tempi, in epoca barocca, quando la ricerca della meraviglia, al contrario, imperava come canone imprescindibile, pena “la striglia”.
Tanto altro potremo aggiungere sulla lettura pittorica di Anna come la ricchezza estetica, le forme, le tonalità, il peso stesso della materia che carica ora la tela, ora la carta e quello del colore, qui la Di Fusco compie pienamente la sua arte, perché tutto questo è, perché “il colore sta dentro di se”, poi lo porta fuori e diventa realtà, nel vederlo, ora quasi trasparente, sottile si manifesta, ci fa percepire e leggere il suo mondo.
L’altro aspetto che maggiormente sembra attrarre la critica che si è occupata di Anna Di Fusco è quello della corposità delle sue opere, quel manifestarsi della materia, liberatorio, forte, ricco nel suo tono, non grumoso, ma scivolante, ben compatto, quasi che la spatola, cui spesso ricorre, riesca a comandare la pasta materica, la costringa a seguirla per prendere forma; la sensazione che si ricava è decisamemte fisica, dove tocco e sguardo incrociano insieme: una sinestesia che da piacere e che fa si che il dialogo con lo spettatore non si fermi mai.
La storia artistica di Anna Di Fusco è quella anche di produrre tanto perché spinta dalla sua voglia di darsi attraverso la pittura, non a caso i suoi appuntamenti sono continui, come questa tappa a Napoli, che non vuole essere un punto di arrivo, semmai una nuova ripartenza per quello che ci regalerà in un prossimo futuro. Sappiamo che continuerà a donarci ancora tante tele da vedere ed apprezzare, con quella pittura i cui colori non ci stancheranno mai.
Giovanni MANGIACAPRA presidente di Connessioni aps. Napoli 13 Marzo 2022