Germano Fazio Professional Counselor, Maestro di Qi Gong invita all’ascolto delle emozioni e del corpo. Intervista di S. Lazzarino.

di Silvana LAZZARINO

Germano Fazio Professional Counselor, Costellatore familiare e Maestro di Qi Gong invita a all’ascolto delle emozioni e del corpo attraverso il respiro, la meditazione e l’uso dei tarocchi

Germano Fazio

Sentirsi in armonia con sé e gli altri non sempre è facile. Per armonia, o meglio equilibrio, si vuole intendere il percepire se stessi in uno stato di benessere che viene trasmesso a livello fisico e mentale. Questo senso di armonia che vede l’individuo centrato nel suo osservarsi quale parte di un universo volto ad agire per la propria realizzazione, libero di esprimere se stesso senza finzioni e condizionamenti dovuti all’educazione, o alle convenzioni sociali, non sempre è facile da raggiungere.  Un primo passo per agire seguendo le proprie predisposizioni, desideri e sogni, è la capacità di ascoltarsi, necessaria per prendersi cura della propria vita e per poi aprirsi agli altri e accogliere la loro specificità e unicità quale arricchimento.

Verso un ascolto autentico di sé volto a riconoscere e gestire le proprie emozioni con consapevolezza al fine di assumersi la responsabilità della propria vita, conducono diversi percorsi legati a seminari, incontri e workshop proposti dal Valore del Femminile, associazione senza fini di lucro di cui è Presidente Virginia Vandini, Sociologa Supervisor-Trainer Counselor e Costellatrice immaginale, al cui interno è la “Scuola di Counseling Umanistico Centrato sulla Persona” ideata e fondata dalla stessa Virginia. Accreditata presso la S.I.Co. Società Italiana di Counseling e finalizzata a formare Counselor Professionisti, la Scuola di cui è direttore Cesare Cangani Professional Counselor ed esperto di Tecniche di Negoziazione, propone sia con il cammino del counseling, sia con corsi e seminari, un percorso di crescita e rinascita in cui ciascuno ha la possibilità di ritrovare se stesso in armonia con l’altro.

Da sx Virginia Vandini Anna Maria Cristofanilli, Germano Fazio, Erika Marrafino

Germano Fazio è nell’Associazione da sei anni. È stato studente della Scuola di Counseling Umanistico e da due anni in qualità di Counselor professionista si dedica a questa attività dove l’ascolto in assenza di giudizio e l’accettazione incondizionata del cliente rappresentano due dei punti chiave per il colloquio. Parallelamente alla Scuola di Counseling Umanistico, Germano si è dedicato ad approfondire gli studi di tarologia, di Qi Gong di cui è Maestro, portando avanti in particolare con quest’ultimo l‘interesse per la corporeità vista in rapporto allo spazio e all’ambiente a partire dall’avere consapevolezza del proprio respiro. La respirazione ci accompagna fin da quando nasciamo, essa è vita ed è mezzo per entrare in relazione con se stessi e l’universo, al fine di trovare concentrazione. Ma il respiro è molto di più essendo – come Germano spiega- il principio vitale per eccellenza da applicare nelle pratiche di meditazione e anche del Qi Gong.

Altro risultato raggiunto da Germano è la lettura dei registri Akashici con cui si apprende come lo stesso individuo alla fine sia artefice della propria vita, libero di fare scelte consapevoli. Germano è anche docente presso la Scuola di Counseling Umanistico centrato sulla persona e responsabile per l’amministrazione, oltre ad essere responsabile nell’ambito dell’Associazione del progetto Counseling in Cammino che è fortemente legato allo sportello On line di ascolto gratuito.

Due carte dei Tarocchi Il Matto e l’Eremita

Come docente della Scuola sta svolgendo quest’anno (anno accademico 2021-2022) un corso sul Respiro e il movimento in cui illustra e spiega diverse tecniche molto efficaci per trovare quell’equilibrio e quella concentrazione utili per svolgere un compito, un’attività. Si è specializzato nella lettura dei Tarocchi strumento utile per ricontattare la propria Anima e quindi per innescare una narrazione anche in un setting di counseling, ed è maestro di Qi Gong disciplina che si fonda sul respiro e sul controllo delle energie. Il respiro connette con l’universo e in ogni respiro ci si aggancia alla vita trovando poco alla volta quella centratura che invita a guardare dentro di sé tirando fuori quelle risorse inaspettate rimaste silenti per troppo tempo.

Intervista a Germano Fazio

  1. Il tuo viaggio verso l’autorealizzazione ha trovato un punto di svolta con l’incontro e la scoperta del Valore del Femminile. Come hai conosciuto Virginia Vandini e l’Associazione? Tra i progetti legati a seminari avviati dall’Associazione che mirano a promuovere la realizzazione del benessere della persona a partire dal riconoscimento delle proprie capacità, quali quelli che ti hanno all’inizio maggiormente colpito e perché?

R. Il mio incontro con Virginia è avvenuto durante una presentazione di un libro, lei era li come moderatrice ed è stata la prima volta che ho sentito la parola counseling. All’epoca praticavo Qi Gong e facevo meditazione già da 3 anni ed ero consapevole che quell’incontro non era dovuto al caso. Purtroppo quella sera non sono riuscito a parlare con Virginia ma abbiamo avuto un colloquio pochi giorni dopo ed è stato in quel momento che decisi di iscrivermi alla scuola di counseling. Ricordo che in quel periodo Virginia teneva degli incontri all’Università di Roma sul progetto Unicità ed assistere a questi incontri mi ha dato la spinta motivazionale per coltivare la mia unicità e magari un giorno aiutare altri a fare lo stesso.

Altri due seminari/laboratori tenuti da Virginia mi hanno ulteriormente convinto che quello era il percorso giusto per me: il primo basato sul Daimon, questo essere “mitologico” che in occidente siamo abituati a vedere come un qualcosa di malvagio e separato da noi, quando invece è qualcosa che dobbiamo vedere bene ed integrare in noi stessi per essere completi e per poter evolvere.

Un altro laboratorio molto introspettivo e per me molto funzionale è stato quello sulle carte dei NAT, tramite questi spiriti di natura è possibile lavorare sul proprio genealogico ed andare a sciogliere situazioni familiari che ci portiamo dietro nostro malgrado; grazie a questo seminario ed al fatto che faccio costellazioni familiari da molto tempo, ho ottenuto il titolo di “costellatore familiare attraverso il metodo dei NAT”

  1. L’aver frequentato la Scuola non solo ti ha permesso di diventare un valido counselor professionista di ottimo livello, ma di mettere in atto delle scelte anche in vista di un nuovo percorso lavorativo più in linea con il tuo sentire. Prima di iniziare la scuola ti sei occupato di informatica presso un’azienda: un’attività interessante, ma forse troppo aderente ad un processo di pensiero lineare che toglie spazio ad un ascolto più autentico di sé, capace di immaginare e cogliere quel senso legato all’imprevedibile che incuriosisce e invita a scoprire cosa magari vi sia oltre l’apparenza. Che mi puoi dire a riguardo?

R: E’ vero io mi sono sempre occupato di informatica e quindi abituato ad un pensiero molto logico e sottoposto a regole chiare e ferree, però è anche vero che al di fuori del lavoro mi sono sempre interessato di cose più umanistiche; per me la tecnologia è un mezzo, uno strumento da usare a nostro beneficio ma a cui dobbiamo prestare molta attenzione nel non diventarne schiavi.

Rune e Zodiaco

In una società dove l’immediatezza la fa da padrone, dove devi essere raggiungibile 24 ore su 24, è bello rallentare, fare una passeggiata e conservare lo stupore di un bambino quando ci si trova davanti qualcosa di bello ed inaspettato. Grazie alla tecnologia scopriamo tante cose nuove, arriviamo su pianeti da noi distanti ma ci stiamo dimenticando di osservare e curare la cosa più meravigliosa che esista al mondo: l’Essere Umano. Come mi ha insegnato Virginia, durante una sua lezione, “l’anima della persona che si approccia a noi è un universo sconosciuto e meraviglioso e noi dobbiamo averne, cura, rispetto ed entrarci in punta di piedi”. E’ vero ognuno di noi è diverso, ognuno di noi ha la sua Unicità e questo è qualcosa di meraviglioso di cui prendersi cura.

  1. Cosa ha rappresentato il percorso legato alla Scuola di Counseling Umanistico centrato sulla Persona e come è l’essere Counselor nell’accompagnare le persone alla realizzazione del proprio benessere interiore e quindi a trovare la strada verso la propria autorealizzazione?

R: Il percorso legato alla scuola è stato qualcosa di inatteso, perché quando mi sono iscritto pensavo che mi sarei limitato ad apprendere come aiutare gli altri, mi sbagliavo di grosso.

Nei 3 anni di formazione ho principalmente imparato a conoscere me stesso, a sanare quelle parti di me che avevano bisogno di essere riconosciute ed integrate. La verità è che la scuola mi ha fatto crescere tantissimo e mi ha fatto lavorare su me stesso, ed alla fine di questo percorso ho compreso che tutto questo lavoro interiore, sulla mia autorealizzazione mi ha messo nelle condizioni di poter aiutare anche gli altri.

Finalmente posso dare agli altri l’aiuto che io per primo ho ricevuto e questo è bellissimo, un grande Maestro disse “fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”; un insegnamento maestoso.

  1. Da Counselor professionista in che modo aiuti le persone che vengono da te e manifestano un malessere, un disagio? Come le accompagni a ritrovare fiducia in se stesse e quella capacità di accogliere anche le ferite e paure che li hanno bloccati nel proprio percorso? Utilizzi con i clienti esercizi di respirazione?

R: Il punto di partenza nell’aiutare chi si rivolge a me è sempre lo stesso: ascolto attivo, empatia ed assenza di giudizio. Come ti dicevo prima, ogni persona è un universo a sé; anche se avessi due persone che portano, apparentemente, la stessa problematica l’approccio sarebbe completamente diverso.

Le Rune

Non è sempre facile aiutare le persone a ritrovare fiducia in se stesse, anche io ho passato una fase in cui ho avuto bisogno di questo aiuto. Il fatto è che noi per primi ci auto sabotiamo ripetendoci che “non siamo capaci a fare quella tale cosa”, “è troppo difficile per me” e frasi di questo genere; il punto sta nel collocare tutto nella giusta prospettiva e dirsi “non ho mai fatto questa cosa prima d’ora, ma posso impegnarmi ed imparare a farla”. Ad esempio ad una persona che magari mi dice “io sono una persona disordinata” la prima cosa che mi viene da chiedergli è di farmi un esempio di questo suo disordine e magari nello spiegarmi cosa intende lui per disordine viene fuori che non è disordinato per niente e quindi la sua convinzione cambia completamente.

Il respiro è una parte fondamentale del mio approccio, osservando il modo di respirare di una persona si possono avere tantissime informazioni su che tipo di persona è e su come si approccia alla vita; una volta ho avuto un incontro con una persona che non aveva voglia di parlare ed ho rispettato questo suo sentire, gli ho solo chiesto se gli andasse di fare qualche esercizio di respirazione con me. Abbiamo respirato insieme per 15 minuti e durante questo tempo il suo respiro si è calmato e regolarizzato, alla fine si è sentito di raccontarmi del perché era arrabbiato e ci abbiamo lavorato su.

  1. Essere consapevoli del proprio respiro equivale a migliorare il modo in cui gestire i propri stati d’animo. Il respiro infatti influisce sugli stati d’animo e quindi è utile saperlo indirizzare lungo il corpo in un processo che va oltre l’atto di inspirare ed espirare. Il respiro procede lungo dei cicli in riferimento agli elementi quali Fuoco, Acqua, Metallo, Legno e Terra. Mi parli di questo processo del Respiro e MTC?

R: Per la MTC ogni elemento è collegato non solo ad un organo e relativo canale energetico ma anche ad una emozione, ed ecco che all’elemento Acqua è collegata la paura, l’ansia e la fiducia, al Legno la rabbia ma anche volontà e coraggio, al Fuoco la gioia e l’amore come passionalità e gelosia, alla terra l’essere riflessivo e la preoccupazione ed al Metallo apertura e perspicacia come anche la tristezza. In MTC è noto da millenni che ogni elemento portato al suo estremo diventa l’opposto, ad esempio nel caso dell’Acqua se portiamo all’estremo la nostra fiducia questo può trasformarsi in ansia o paura perché stiamo investendo troppo su di una persona o una situazione.

Il gatto

Per questo è importante che i 5 Elementi restino in equilibrio e questo avviene nutrendoli bene dato che l’Acqua nutre il Legno, che nutre il Fuoco, che nutre la Terra che nutre il Metallo, questo è conosciuto come ciclo genitore-figlio; in questo modo diventa evidente come tutti si influenzino fra di loro. L’importanza del Respiro è sotto l’egida del Metallo che è chiamato anche Maestro dei soffi, imparare a respirare bene mantiene questo Elemento in equilibrio e di conseguenza a nutrire bene tutti gli altri elementi.

Se ci pensate quando abbiamo paura, siamo arrabbiati, siamo sfiduciati o proviamo altre emozioni così forti, la prima cosa che facciamo è smettere di respirare o ridurre notevolmente questa attività; il respiro è la prima cosa su cui possiamo agire per evitare questo tipo di situazioni quindi è vitale che si impari a farlo bene.

In oriente si sostiene che ognuno di noi viene alla vita con un numero di respiri definiti ed una volta esauriti si muore, direi che è un buon motivo per imparare a respirare correttamente.

  1. Tra le tecniche respiratorie mi accenni a quella del “Respiro del Sole e della Luna” che aiuta a riequilibrare il funzionamento dell’atto respiratorio?

R: Questa tecnica è di origine indiana dove esiste una grande cultura del respiro, il Pranayama. Per gli indiani, come per gli orientali, l’energia vitale non si acquisisce solo attraverso il cibo ma anche tramite l’aria che respiriamo. Questa pratica che hai citato serve a riequilibrare il lavoro delle due narici, pochi sanno che esiste una narice primaria con cui respiriamo anche se le usiamo sempre entrambe, e questa narice primaria cambia ogni due ore.

È un esercizio molto semplice da fare, ci si mette seduti comodi e tranquilli, si porta la mano destra all’altezza della fronte poggiando il dito medio ed anulare fra gli occhi, poi con il pollice si chiude la narice destra e si inspira con la narice sinistra, terminato l’inspiro si fa una piccola sospensione d’aria e nel frattempo con l’anulare si chiude la narice sinistra e si lascia libera la destra da dove espiriamo; si ripete questa sequenza per qualche minuto e poi si invertono le mani. Quindi si porta la mano sinistra nella stessa posizione e stavolta il pollice chiude la narice sinistra in modo da inspirare con la destra, poi si chiude la destra con l’anulare e si libera la sinistra per espirare; anche questo va fatto per qualche minuto. Questo modo di respirare è utile in caso di mal di testa, per rilassarsi e per mantenere le nostre narici sempre ben funzionanti.

  1. Quali esercizi porti in un setting per aiutare il cliente a sentirsi maggiormente rilassato prima di iniziare un colloquio?
Germano Fazio mentre esegue un esercizio

R: Sai non ho una serie di esercizi predefiniti che applico ogni volta perché li vario a seconda della persona che ho di fronte e di altri fattori come ad esempio la stagione; se sono in pieno inverno e la persona arriva infreddolita faremo insieme qualche esercizio per riscaldarci in modo che si senta più a suo agio.

Sicuramente quello che mi piace fare sempre e comunque è prenderci un paio di minuti dove respiro insieme alla persona, in modo che la mente si calmi e sia maggiormente presente a se stessa nel raccontarmi di sè e del motivo per cui è venuto da me. La cosa fondamentale è creare un setting dove sia io che il cliente ci sentiamo a nostro agio, un nostro spazio protetto.

  1. Il diaframma è importante nella respirazione e forse nella maggior parte dei casi non viene usato con consapevolezza. Esso aiuta a respirare correttamente. Qual è il suo ruolo per una corretta respirazione e quali i benefici che ne conseguono per alcuni organi interni come: milza, fegato e pancreas?

R: È vero il diaframma è molto importante ed è altrettanto vero che non viene usato da molte persone. Il pensiero comune è quello che usare il diaframma serve ad immettere più aria quando respiriamo ma non è così o per l’esattezza non è solo questo.

Il diaframma è un muscolo che sostiene i nostri polmoni durante gli atti respiratori ed è importante che quando respiriamo manteniamo leggermente tesi i muscoli dell’addome, insomma dobbiamo evitare l’effetto della pancia che esce in fuori quando respiriamo perché non stiamo usando correttamente i muscoli per sostenere la nostra respirazione.

Quando inspiriamo aria noi spingiamo il diaframma verso il basso che ci aiuta ad ampliare la nostra gabbia toracica, quando espiriamo il diaframma torna ad alzarsi aiutando i polmoni ad espellere più aria e questo rende il nostro respiro molto più fluido e funzionale.

C’è però un altro aspetto molto importante quando il diaframma viene spinto verso il basso comprime gli organi di cui parlavi tu prima, “massaggiandoli” aiutandoli ad espellere il sangue in essi contenuto e reintroducendolo nel flusso sanguigno, in questo modo viene assicurato uno scambio di sangue ottimale a tutti gli organi coinvolti facilitando anche i processi digestivi e di peristalsi.

  1. In ogni espressione corporea si annida la manifestazione di un’emozione. Le emozioni rappresentano la bussola del nostro viaggio: esse vengono percepite nel corpo che le registra portando anche a distanza di tempo delle memorie che possono diventare ferite. Come lavori sul corpo per aiutare i clienti a tirar fuori le emozioni ad esempio a partire dal respiro?
Esercizi

R: Come hai detto il primo passo per me è il respiro, aiutando il cliente a respirare in maniera corretta si vedono subito dei cambiamenti perché si rilassa e diventa più propenso a parlare e lasciar uscire cosa ha dentro di sé.  Si può lavorare sul corpo per sbloccare le emozioni in molti modi, ci sono alcuni esercizi che vanno a lavorare su blocchi specifici però devo dire che un metodo che di solito trovo molto efficace è quello di chiedere al cliente di individuare il punto del corpo dove sente fastidio, in questo modo lo rendo consapevole del suo stato d’animo e di come questo influenzi il suo corpo; una volta che diventa consapevole lo invito a respirare immaginando di immettere luce bianca quando inspira e visualizzando che questa luce arriva fino al punto dove prova dolore, continuando così fino a quando non sente che la tensione, il fastidio, stanno andando via. Se poi nel corso del colloquio viene fuori che il cliente ha spesso fastidio in una zona specifica del corpo, gli insegno uno o due esercizi di Qi Gong che può fare tranquillamente anche a casa per risolvere la situazione.

10 Sei Maestro di Qi Gong disciplina che si focalizza sul controllo del respiro e dell’energia vitale per il raggiungimento del benessere fisico ed emozionale. In questa disciplina sono importanti l’esercizio (movimento del corpo) la meditazione e la concentrazione: mi illustri qualche tecnica e sequenza? Quali i benefici?

R: Il Qi Gong che pratico ed insegno è lo Zhineng Qigong, un Qi Gong di tipo terapeutico usato in Cina dalle persone in ospedale per migliorare la loro convalescenza e riprendersi più velocemente.

E’ una disciplina adatta a tutte le persone perché è basata su movimenti molto lenti e leggeri proprio per acquisire uno stato di calma sia mentale che fisica. La velocità con cui si eseguono i movimenti è legata direttamente al nostro respiro, se il nostro respiro è veloce lo sarà anche il movimento; se invece abbiamo imparato a respirare in maniera più lenta il corpo seguirà questo ritmo.

Questo modo di praticare induce il corpo a rilassarsi e crea uno stato mentale di meditazione e concentrazione perché ci si focalizza sulla pratica e sul significato che questa ha nel nostro quotidiano.

Una sequenza che può essere pratica senza nessuna contro indicazione è quella dei suoni e movimenti terapeutici che serve a portare in equilibrio i 5 Elementi quindi adatta a calmare quegli stati di ansia, rabbia, gelosia, pensieri fuori controllo di cui abbiamo parlato prima.

Un’altra sequenza a cui sono particolarmente affezionato è quelle delle 8 pezze di broccato; questa ad esempio va a lavorare su tutto l’apparato respiratorio aiutandoci ad usare correttamente il diaframma e prevenire il classico raffreddore che in inverno capita di prendersi. Personalmente l’apprezzo perché ho notato gli effetti benefici sulla mia allergia al polline; in primavera continuo ad avere dei fastidi ma non mi è più capitato di ritrovarmi con il naso talmente chiuso da non riuscire a respirare o a non dormire di notte.

Va detto che il Qi Gong è una disciplina che richiede costanza e va praticata ogni giorno; magari anche una sola sequenza o qualche esercizio specifico e vi assicuro che la differenza la noterete in poco tempo.

  1. Il Counselor lavora con il cliente sul “qui ed ora” e lo stesso avviene con gli esercizi di Qi Gong. Quali sono le affinità tra Counseling e il Qi Gong?

R: Più che di affinità io parlerei proprio di integrazione perché nel Qi Gong si resta nel “qui ed ora” grazie al respiro ed alla consapevolezza di dove ci troviamo e nel Counseling è la stessa cosa, l’incontro è volto a far acquisire consapevolezza nel cliente di dove si trova e di cosa sta vivendo in questo momento.

Counseling e Qi Gong mirano ad aiutare la persona che sta vivendo una difficoltà ed anche il Counseling può essere svolto tramite un approccio corporeo grazie alle Bioenergetica.

Per me che sono un Counselor ad indirizzo umanistico centrato sulla persona poter fondere Qi Gong e counseling è la massima espressione di considerare ogni singolo cliente come una persona unica e mi offre la possibilità di svolgere il mio compito potendo contare su tanti strumenti. Tutti noi sappiamo che il nostro corpo parla e che alcune posture che si prendono possono indicare lo stato emotivo di quel momento. Bene svolgendo una respirazione specifica o un esercizio posso aiutare il cliente a cambiare quello stato emotivo consentendogli di aprirsi con me.

I Tarocchi

12 Riguardo i Tarocchi li hai definiti ““simboli che richiamano gli Archetipi”…..“che stanno a simboleggiare il nostro viaggio evolutivo in questa vita; attraverso essi è possibile capire qualcosa di più su noi stessi e comprendere quali risorse abbiamo; tutto questo porta ad una nuova consapevolezza di sé”. Molto interessante il termine da te utilizzato di “viaggio evolutivo”: siamo sempre in evoluzione poiché ogni esperienza ci trasforma e ci permette di capire qualcosa di più di noi stessi. Con la tua professione di counselor arricchita non solo dallo strumento dei Tarocchi, ma anche dagli esercizi riferiti al Qi Gong, accompagni le persone a acquisire fiducia in sé, responsabilità nelle scelte, sostenendoli nel proprio processo di ritrovato amore per sé che porta poi all’amore per gli altri.  Come ti fa sentire tutto questo?

R: Mi sento un privilegiato, poter entrare nell’anima di una persona ed aiutarla a comprendere quanto è bella è qualcosa di inestimabile, mi fa sentire grato ed onorato. Questo è il mio cammino, ho sempre voluto aiutare gli altri e finalmente ho trovato la mia strada, certo questo comporta una grande responsabilità di cui sono consapevole ma non la sento come un peso, anzi è una spinta emotiva ad offrire il meglio di cui sono capace a tutti i miei clienti. Empatia, ascolto, sospensione del giudizio sono qualità che dobbiamo avere ogni giorno verso le persone con cui entriamo in contatto.

Concludo con questa mia considerazione: Come l’artista che scolpendo il marmo da esso tira fuori quella forma con cui di volta in volta prende corpo l’opera in tutta la sua essenza e energia in equilibrio con lo spazio circostante, così tu Germano attraverso l’ascolto e l’accettazione del cliente nel setting di counseling unitamente all’uso di altri strumenti, lo conduci passo dopo passo  a trovare da sé le risposte necessarie per essere pienamente se stesso,  realizzato  in sintonia con  ogni aspetto dell’universo.

Ringraziamo Germano Fazio per la sua disponibilità a raccontare di sé e dei suoi traguardi raggiunti con successo all’insegna del benessere nell’armonia di mente e corpo.

Quanti desiderino contattare Germano Fazio possono scrivere al seguente indirizzo email:  g.fazio@ilvaloredelfemminile.org

Silvana LAZZARINO  Roma, 19 marzo 2022