di Francesco PETRUCCI
Per un profilo biografico di Ferdinando Peretti
Ferdinando Peretti (Roma, 2 marzo 1938 – 22 maggio 2022), mercante d’arte, artista, conoscitore e collezionista, discende da una famiglia di antiquari da generazioni. Si diploma al Liceo Artistico di Roma con Guttuso per la pittura e Libero de Libero per la storia dell’arte, successivamente ottiene l’abilitazione all’insegnamento.
Giovanissimo parte per Parigi con una borsa di studio dell’Accademia di Francia, dove incontra Uncini e Cintoli ed insegna alla scuola d’arte applicata con Severini e Cesetti.
Torna a Roma e frequenta la Facoltà di Architettura e l’Accademia di Belle Arti. Forma il gruppo con Franco Angeli, Tano Festa, Mario Schifano, Cesare Tacchi ed espongono nel 1959 alla Galleria Appia Antica di Roma.
Dopo un periodo di sosta a Roma, all’inizio degli anni ‘60 parte per Londra, “il sangue non mente” (Fagiolo dell’Arco), dove inizia una pionieristica attività di antiquario, imponendosi ben presto sul mercato internazionale dell’arte antica.
Attivo con grandi antiquari come Julius Weitzner e Andrej Ciechanowiecki (Heim Gallery), socio con Jacob Rothschild negli anni ’70 della prestigiosa Colnaghi Gallery, la più antica galleria antiquaria del mondo, è stato direttore e fondatore della gloriosa Walpole Gallery (Londra, 38 Dover Street).
È noto a livello internazionale per essere stato uno dei maggiori mercanti d’arte italiana al mondo e tra i più fini conoscitori della pittura italiana, dal Rinascimento, al Barocco, al contemporaneo, della seconda metà del ‘900.
Ha organizzato mostre in collaborazione con musei di varie nazioni. Sue opere sono confluite nei massimi musei del mondo, alcune in deposito temporaneo, altre acquistate: dalla National Gallery di Londra, al Metropolitan Museum di New York, alla Gemäldegalerie di Berlino, al Museum of Fine Arts di Houston, al Getty Museum di Los Angeles, al Norton Simon Museum, all’Oberlin College Museum, contribuendo in particolare all’apprezzamento e alla conoscenza del Barocco italiano in tutto il mondo.
Dopo la chiusura della galleria londinese, all’inizio del nuovo secolo, si è applicato con maggiore dedizione al collezionismo di arte italiana, in particolare del ‘600 e ‘700, mentre è sempre stato un raccoglitore di arte contemporanea, soprattutto italiana del ‘900.
A seguito dell’amicizia con Maurizio Fagiolo dell’Arco, ha iniziato a collaborare dal 2000 con le attività espositive di Palazzo Chigi in Ariccia, sia con la donazione di opere d’arte (disegni e dipinti), che nell’organizzazione di conferenze-mostre e la pubblicazione della collana “Quaderni del Barocco”, a cura di vari studiosi di chiara fama, in collaborazione con Francesco Petrucci.
Uomo di grande gusto e fine sensibilità artistica, ha dipinto e realizzato sculture, ad uso esclusivamente personale, per proprio diletto e per necessità espressive, per tutta la vita, fino a pochi mesi prima della scomparsa. Alcune sue opere sono state esposte alla mostra Arcipelago Peretti, assieme ad altre del figlio Matteo, artista raffinato ed ironico, al museo di piazza Cavour a Rimini, a cura di Massimo Pulini (17 febbraio – 2 aprile 2018).
Ha curato personalmente numerose pubblicazioni d’arte, tra cui i cataloghi della Walpole Gallery, il volume Julius III and Innocenzo Ciocchi del Monte (2009), Dipinti inediti del Barocco Italiano “Quaderni del Barocco” 2008-2013 (2014, con F. Petrucci), la monografia sul vedutista Ippolito Caffi, De Luca Editori d’Arte (2016), Dipinti inediti del Barocco Italiano, “Quaderni del Barocco” 2009-2022 (2022, con F. Petrucci, in corso di pubblicazione).
Hanno scritto di Peretti, mettendone in risalto le doti di fine conoscitore, Eric Hebborn (Troppo bello per essere vero, 1994), Maurizio Fagiolo dell’Arco (De Metaphisica, catalogo della mostra, Milano, Galleria Appiani, 1999), Massimo Pulini (La coperta del tempo, 2008; Arcipelago Peretti, catalogo della mostra, Rimini, 2018), Federica Di Marco (Ferdinando Peretti e le sue opere: nascita di uno spazio per l’arte contemporanea nel Palazzo Chigi di Ariccia, Corso di laurea specialistica in Studi Storico-Artistici, Università di Roma, La Sapienza, relatrice Prof.ssa Iolanda Covre), Francesco Petrucci (in F. Peretti, Ippolito Caffi, bandella, s.n., 2016), Vittorio Sgarbi (in “Il Giornale”, 25 maggio 2022).
Francesco PETRUCCI Ariccia, 25 Maggio 2022