di Stefania MACIOCE
Augusta Monferini, già direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, storica dell’arte e moglie di Maurizio Calvesi, dopo una lunga malattia si è spenta nella sua abitazione romana.
Formatasi alla Sapienza era stata plasmata dagli incontri con Ranuccio Bianchi Bandinelli, Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan, Cesare Brandi e da storica dell’arte ha dedicato i suoi studi iniziali al mondo medievale, alla pittura di Sassetta e poi a Piranesi.
Di certo il suo fondamentale contributo riguarda la storia dell’arte contemporanea, sia come autrice di studi critici, che come Soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. A questo museo, che ha diretto per più di dieci anni, Augusta Monferini ha riservato tutte le sue energie, offrendo una sostanziale spinta verso il rinnovamento e l’ampliamento delle sue collezioni, ottenendo meritati successi e apprezzamenti. E questo proprio grazie ai suoi interventi, nonostante l’avversità degli schieramenti conservatori in difesa delle collezioni ottocentesche della Galleria.
Il nuovo orientamento proposto da Augusta Monferini era verso le difficili sfide della contemporaneità artistica contribuendo in modo determinante a inserire la Galleria d’Arte Moderna nel circuito del presente, secondo una visione aperta, propulsiva e internazionale. Grazie al suo operato, infatti, il museo ha acquisito opere considerevoli non solo “classiche”, da Cézanne a van Gogh, ma ha inglobato, tra ostilità e contestazioni, le testimonianze più significative dei protagonisti dell’arte italiana del Novecento attraverso le donazioni di Giacomo Balla, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Giuseppe Capogrossi, Pietro Consagra, Umberto Mastroianni, Giulio Turcato, Fabrizio Clerici e altri.
Alle acquisizioni di questi importanti nuclei di opere si è unita poi la realizzazione di grandi mostre, come quelle dedicate a Turcato, Guttuso, de Chirico, Pistoletto, Paolini, de Pisis, Sironi, Carrà, Mauri, che hanno ampliato il prestigio internazionale della Galleria. Quella di Augusta Monferini è stata una visione intelligente e prospettica, al passo con i nuovi modelli del museo laboratorio il cui fondamento etico è stato l’impegno civile, la carica vitale, l’indagine critica della nuova estetica contemporanea.
Come moglie di Maurizio Calvesi ha contribuito con rara capacità e forza decisionale alle importanti aperture culturali a partire dagli anni ’60 in poi, anni in dinamici in cui la critica militante ha seguito un percorso estremamente articolato, alimentato, non senza polemiche, da un costante e vivacissimo dibattito interpretativo sull’emergenza di nuovi artisti e nuove correnti.
Il legame affettivo e intellettuale con Maurizio Calvesi è stato profondo. Diversi nel carattere, ma accomunati da intenti ideali e passioni all’insegna dell’arte. La loro unione costruttiva e vitale sembra trovare un’espressione figurativa in un’opera d’arte per loro realizzata da Mario Ceroli: il doppio ritratto nella biblioteca della casa romana dei due studiosi mostra due figure affrontate di dimensioni simili a quelle reali, due profili nitidi e assoluti che si confrontano in un’apertura costante di pensiero e dialogo, quasi senza tempo. (Foto 1 Biblioteca)
Con il marito Maurizio Calvesi, Augusta ha inoltre dedicato gli ultimi venti anni della sua vita alla prestigiosa rivista scientifica “Storia dell’arte”, fondata tra gli altri da Giulio Carlo Argan. Dell’autorevole periodico, minacciato dall’oblio e dalla probabile chiusura, Augusta è stata editrice e coordinatrice capace per anni fino a impegnare i suoi capitali. Il suo infaticabile lavoro si è concluso con la revisione critica del volume di Maurizio Calvesi su Duchamp edito nel 2016.
Nel 2020, poco dopo la perdita del rimpianto consorte, trascorse momenti celebrativi particolarmente sereni a Venezia dove andò per ritirare il premio alla carriera in onore di Maurizio Calvesi.
Ho frequentato Maurizio Calvesi e Augusta sin dal 1976 e con la loro incolmabile scomparsa si chiude un ciclo vitale della storia dell’arte, che perde due notevoli personalità, talvolta difficili, ma sempre acute, intelligenti sensibili e capaci che molto hanno dato alla cultura.
Voglio ricordarli insieme a Tropea, nella loro bellissima casa sul mare, con i loro amatissimi gatti, immortalati in una splendida foto di Elisabetta Catalano: erano tempi sereni, solari, spesso allegri, ma soprattutto vivi di cultura e di passione per l’arte. (FOTO 2 Tropea)
La cerimonia funebre di Augusta Monferini si svolgerà lunedì 13 giugno, alle ore 12:00 nella Basilica romana di Santa Maria in Trastevere.
Stefania MACIOCE Roma 12 Giugno 2022