di Consuelo LOLLOBRIGIDA
L’iniziativa culturale si è aperta con l’inaugurazione, in Piazza del Popolo, dell’opera monumentale dal titolo Todi Today, una fontana digitale che rimarrà in loco fino al 25 settembre. Si tratta di un vero e proprio monolite elettronico bifacciale che si accenderà ogni giorno. Una scultura alta 12 metri in cui scorre acqua digitale che si solleva dal basso per raggiungere il culmine della colonna e poi ricadere, ricominciando senza sosta il suo ciclo di ascesa e caduta.
Scrive Marco Tonelli, curatore della mostra –
“L’acqua elettronica di Plessi in passato ha già portato alla luce il flusso della storia antica come questa fosse ancora contemporanea, se pensiamo alle sue video sculture dedicate a Pompei, a Roma, ai mosaici bizantini o alle grandi installazioni poste nel cuore di siti archeologici come la Valle dei Templi di Agrigento o le Terme di Caracalla di Roma o palazzi rinascimentali come la Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova. La storia per Plessi è un’energia che va sempre riattualizzata e Todi diventa perciò fonte di ispirazione e mezzo di espressione allo stesso tempo: la durezza delle sue pietre, la verticalità delle sue torri, la chiarezza dei suoi volumi vengono assorbiti e riconvertiti in segnali, impulsi, elettroni, movimenti dinamici”.
Alle Cisterne romane si possono ammirare quattro sculture realizzate appositamente per lo spazio sotterraneo, oggetto di un importante intervento di ampliamento e di riqualificazione, che rimarranno in permanenza, diventando parte del patrimonio culturale della città. In questo lavoro, composto da quattro grandi ledwall verticali, il tema dell’acqua ritorna secondo un intento di ricostruzione storica dell’antico suo tragitto per l’approvvigionamento della città.
Progetti dal mondo, la personale dell’artista si è aperta il 27 agosto alla Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo. La mostra include dipinti di grandi dimensioni realizzati nel 2013 e mai esposti in Italia. Questi ultimi, ispirati a città come Roma, Bombay, Nagoya, Kyoto, Maiorca, rappresentano una sorta di collage di schizzi, progetti, appunti evocativi e non descrittivi di video installazioni realmente realizzate o solo immaginate. Vicini alle suggestioni delle Carceri di Piranesi, in bianco e nero con solo poche e flebili sfumature di colore, i dipinti sono dunque la proiezione di sogni e fantasie di un artista che ha sempre legato la pratica del disegno all’umore dei luoghi, delle luci, della storia e degli odori in cui avviene.
Secret Water, Todi Today e Progetti del mondo è un’unica grande mostra suddivisa in tre luoghi differenti di una stessa città,
“in un avveniristico e visionario dialogo tra storia e contemporaneità, flussi elettronici e pietre, scenari dal mondo e identità culturali”,
come sottolinea ancora Marco Tonelli, curatore della mostra.
L’evento espositivo si colloca all’interno del Festival delle Arti di Todi, che giunge quest’anno alla sua terza edizione. Il Festival è curato da Marco Tonelli, promosso e organizzato dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, in collaborazione con il Comune di Todi e il Todi Festival, con il patrocinio del MiC – ministero della Cultura, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugia e di ETAB. Ricorda il Sindaco di Todi:
“Quando qualche anno fa ha iniziato a prendere forma il progetto di fare di Todi una piccola grande capitale dell’arte contemporanea neppure i più visionari avrebbero potuto immaginare che la città arrivasse in così poco tempo ad avere un Festival delle Arti in grado di vantare la presenza delle opere di Beverly Pepper, di Arnaldo Pomodoro ed ora, nel 2022, quelle di Fabrizio Plessi, protagonista in contemporanea di tre diversi straordinari eventi. Negli anni a venire non sarà facile tenere il passo di un così eccezionale “trittico” ma Todi è in grado di riuscirci grazie ad un humus culturale e artistico che, proporzionalmente alle sue dimensioni, ha pochi eguali nel nostro Paese. Ne sono testimonianza i grandi nomi che hanno onorato la città in passato e quelli che lo fanno ancora oggi, in un continuo passaggio di testimone che vivifica la storia millenaria dei suoi palazzi, delle sue chiese, della sua comunità”.
Altre sfide attendono Todi in futuro. Il Festival delle Arti ci aiuterà a raccoglierle, alzando lo sguardo per guardare ammirati alla bellezza e al futuro”.
Durante il Festival è in programma una serie di visite guidate e di laboratori gratuite per famiglie, come l’Urban Art Tour (sabato 27 agosto e sabato 3 settembre), in cui guide esperte accompagneranno i partecipanti in un viaggio urbano alla scoperta dell’arte contemporanea, partendo dal Parco di Beverly Pepper per giungere nel centro di Todi per ammirare le installazioni di Fabrizio Plessi. O come il Kids Art Day (domenica 28 agosto e domenica 4 settembre) che si terrà nel Parco di Beverly Pepper; qui, immersi nell’arte contemporanea, nella storia e nella natura, bambini e famiglie saranno invitati a partecipare ad attività laboratoriali in presenza di educatori professionisti.
La fine dell’estate segna quindi il risveglio delle grandi mostre d’arte.
Sarà un autunno ancor più carico di colori che saprà affascinare l’occhio attento degli appassionati d’arte; un percorso che vedrà tra le altre cose Raffaello al Museo Diocesano di Milano e Giovanni Battista Piranesi alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia.
La fotografia sarà uno dei punti saldi del programma espositivo di fine estate, con la grande mostra di Richard Avedon a Palazzo Reale di Milano) e le immagini di Ferdinando Scianna che documentano la storia della tessitura a Carpi ai Musei di Palazzo dei Pio.
Chi è Fabrizio Plessi
Nato a Reggio Emilia nel 1940, vive e lavora a Venezia. È uno dei pionieri della video arte in Italia e sicuramente il primo ad aver utilizzato il monitor televisivo come un vero e proprio materiale fin dagli anni Settanta. Ha insegnato per dieci anni “Umanizzazione delle tecnologie” e “Scenografia elettronica” alla Kunsthochschule für Medien di Colonia. Al Passo del Brennero è stato inaugurato nel novembre del 2013 il Plessi Museum, opera di architettura, scultura e design che si integra perfettamente con il paesaggio naturale circostante. In ambito nazionale e internazionale non si contano le sue partecipazioni a importanti rassegne come la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel o mostre personali tenute in vari musei del mondo: dal Centre Pompidou di Parigi al Guggenheim di New York e Bilbao, dal Museo Civico di Reggio Emilia alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal Martin Gropius Bau di Berlino all’IVAM di Valencia, dal MoCA di San Diego al Museo Ludwig di Budapest e Koblenz, dal Kestner Gesellschaft di Hannover al Museo d’Arte Moderna di Maiorca, dal Kunsthistorisches di Vienna alla Fondazione Mirò di Barcellona o al Fondaco dei tedeschi a Venezia. Nel 2011 il Padiglione Venezia della Biennale di Venezia ha riaperto dopo anni di chiusura con una sua imponente installazione dal titolo Mari Verticali. Dopo aver realizzato a partire dal 1989 scenografie teatrali per spettacoli di danza e teatro come Ex Machina, Icarus, Titanic, Romeo and Juliet, Vestire gli Ignudi, L’Opera da tre soldi, nel 2017 ha ideato per il Teatro La Fenice di Venezia Fenix DNA, una suggestiva opera d’arte totale, immersiva e multisensoriale, mentre nel 2018 ha tenuto una mostra personale presso il Museo Pushkin di Mosca.
Nel 2022 sono state inaugurate l’installazione I mari del mondo – Omaggio a Zaha Hadid presso le Torri Generali di Milano e la mostra sulle sue scenografie elettroniche Pagine di Luce presso Palazzo Collicola di Spoleto.
Consuelo LOLLOBRIGIDA 24 Agosto 2022