di Nancy IMPELLIZZERI
Nell’aprile del 2022, mentre lavoravo ad alcune esercitazioni pratiche che la professoressa Carla Rossi ci aveva assegnato nell’ambito del corso di Frammentologia del Research Centre for European Philological Tradition, ho esaminato un foglio della collezione RECEPTIO (Figg. 1, 2). Attraverso l’applicazione del WBRM[1], ho iniziato a ricostruire il manoscritto madre.
http://www.receptioacademic.press/whitneyhours
Nello specifico, durante la fase dell’ examinatio, ho studiato tutte le caratteristiche codicologiche del foglio, quali le dimensioni (160 x 115 mm), il numero di righe per pagina (25), il tipo di scrittura e il colore dell’inchiostro, la presenza di iniziali più piccole colorate e dorate (caratteristiche della produzione di Rouen).
Con questi dati, ho potuto recuperare molti altri frammenti digitali dello stesso manoscritto.
La seconda fase della recensio di cui si compone il WBRM, chiamata repertum, volta alla ricerca del manoscritto madre, mi ha poi permesso di individuare un Libro d’Ore prodotto a Rouen che possedeva tutte le caratteristiche dei frammenti digitali che avevo raccolto.
Il manoscritto era stato messo all’asta dalla galleria Skinner, di Marlborough, nel maggio 2017.
L’individuazione del codice madre mi ha consentito di passare alla fase successiva, la restitutio, e di acquisire una serie di informazioni utili, come il numero di fogli (79) di cui si componeva il codice al momento della vendita e la presenza di 8 miniature a piena pagina nell’ordine che segue: foglio 19r, Visitazione; foglio 26r, Crocifissione; foglio 27r, Pentecoste; foglio 28r, Natività; foglio 34r, Adorazione dei Magi; foglio 37r, Fuga in Egitto; foglio 39r, Incoronazione della Vergine; e foglio 43r, Re Davide in ginocchio in preghiera.
Le miniature principali sono inserite all’interno di strutture architettoniche e volte ad arco, con colonne decorate e fantasiose che talvolta terminano con piedi ad artiglio, eseguite su una tavolozza dai toni caldi del marrone e dell’arancione, accentuati dalla profusione d’oro; i disegni delle bordure presenti su ogni foglio di testo presentano motivi vegetali, quali foglie di acanto e fiori, insieme all’uso ripetuto di perle dipinte e di creature grottesche simili a draghi.
Secondo il catalogo, il manoscritto possedeva una legatura di inizio Ottocento in pelle di vitello con finiture dorate eseguite a secco, con frontespizio e fogli aggiuntivi in pergamena; la tavola anteriore è stata, invece, staccata. La nota di possesso scritta a mano, testimonia un regalo datato 17 gennaio 1818 e consente di dare a questo manoscritto il nome del suo proprietario del XIX secolo: Henry A. Whitney, un gentiluomo di Liverpool appassionato di manoscritti medievali.
Questo Libro d’Ore pone interessanti interrogativi sul suo primo proprietario (certamente un personaggio di alto rango), sull’officina in cui fu prodotto e miniato e sui successivi passaggi di proprietà. Tutte domande a cui cercherò di rispondere nell’edizione che sarà pubblicata nel 2023. Attualmente, grazie al WayBack Recovery Method, sono riuscita a recuperare:
-35 frammenti digitali di tipo I
-15 frammenti digitali di tipo II
-40 frammenti digitali di tipo III;
Questo mi ha permesso di ricostruire circa il 90% dell’intero manoscritto. Tuttavia, conto di recuperare altri frammenti digitali entro i prossimi mesi.
Colgo l’occasione per ringraziare la professoressa Carla Rossi, che mi ha concesso l’enorme privilegio di lavorare al progetto Biblioclasm & Digital Reconstruction e di offrire il mio contributo nel tentativo di salvare e proteggere, almeno digitalmente, il nostro immenso patrimonio culturale europeo, messo in pericolo da vandali senza scrupoli.
Il manoscritto (parzialmente) riassemblato digitalmente può essere sfogliato al seguente link: https://www.receptioacademic.press/whitneyhours
DOI: 10.55456/whitneyboh
Nancy IMPELLIZZERI Zurigo 4 Settembre 2022
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