P d L
Lucia Azzolina (Siracusa 1982) è laureata in Storia e Filosofia (Università di Catania) e in Giurisprudenza (Università di Pavia); per alcuni anni ha insegnato nelle Scuole superiori svolgendo anche attività sindacale; ha fatto parte del Movimento 5 Stelle dal 2018 al maggio del 2022, quando ha aderito ad Impegno Civico, lista per la quale si presenta candidata in Parlamento nel collegio uninominale di Siracusa come capolista e nel collegio Piemonte 2 – 01. Ha ricoperto importanti cariche istituzionali, come Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e poi come Ministro dell’Istruzione.
-La prima domanda riflette una considerazione generale. Lei è stata Ministro per diverso tempo, leggo spesso sue interviste in cui dichiara che si batterà per dare maggior rilievo al ruolo degli insegnanti e per evitare tagli alla Scuola; progetti sacrosanti ! Le chiedo però, considerata la sua recente esperienza ministeriale e pur non avendo diretto i Beni Culturali, qualora, come le auguriamo, la sua corsa al Parlamento abbia successo, se non sarebbe necessario anche riuscire a far dialogare meglio i due ministeri, promuovendo una stretta interazione fra l’Istruzione e la Cultura che invece sembrano spesso procedere su binari diversi.
La mia esperienza da ministro è durata un anno e, soprattutto, mi sono dovuta occupare della scuola in piena pandemia. Durante il mio mandato avevamo presentato un progetto, “Cento libri, leggere leggeri”, che coinvolgeva cento scrittori italiani che avrebbero dovuto leggere e incontrare gli studenti. È ovvio che il rapporto tra i due ministeri debba crescere. Durante l’emergenza sanitaria è stato praticamente impossibile, ma è una strada naturale perché la scuola crea cultura formando le persone all’amore per il sapere.
-L’altra domanda nasce da una costatazione, cioè che la cultura sembra essere una delle grandi assenti nei dibattiti e negli incontri che si vanno facendo in questi giorni che precedono il 25 settembre; è pur vero che temi drammatici di stretta attualità si pongono inevitabilmente prioritariamente all’attenzione di tutti e tuttavia proprio questo lascia credere che l’argomento ‘cultura’ continui ad essere considerato del tutto secondario. È possibile superare questa condizione a suo parere? E lei come intende farlo in questi giorni che precedono le votazioni?
Nelle liste di Fratelli d’Italia ritrovo tante persone che hanno detto più volte che con la cultura non si mangia. Niente di più sbagliato. Io sto continuando a parlare di istruzione e cultura cercando di far comprendere che bisogna investire per la crescita intellettuale e non soltanto per quella fisica. Sono convinta che qualsiasi investimento in tal senso contribuirà ad arrivare anche ad un voto più consapevole e responsabile.
-La sua candidatura per la Camera dei deputati è nel collegio uninominale di Siracusa, un territorio ricco di testimonianze d’arte e di cultura. Il problema è che – probabilmente al di là del notissimo capolavoro di Caravaggio da poco rientrato nella basilica di Santa Lucia al Sepolcro- pochi lo sanno perché opere e luoghi d’arte sono scarsamente fruibili e certamente mal rappresentate. Lei pensa a qualche iniziativa per migliorare questa situazione? Lo stesso dicasi per quanto riguarda eventuali iniziative previste nel collegio Piemonte 2, dove corre come capolista per Impegno Civico.
Siracusa è un patrimonio inestimabile. Credo, però, che ci sia un potenziale ancora inespresso. Questa città può partire dal teatro greco e può sviluppare il proprio racconto attraverso le incredibili stratificazioni storiche che l’hanno formata. È una città che, con una serie di percorsi culturali, può insegnare la storia del Mediterraneo e di diverse culture. Poi, per la fruizione dei siti e delle opere, bisogna attivarsi perché ci sia un personale sufficiente per garantire aperture lunghe anche nei fine settimana. A Biella il contesto è sicuramente diverso, ma il patrimonio naturalistico offre un’ampia possibilità di offerta turistica. E la natura, ne sono convinta da sempre, è uno dei maggiori attrattori turistici per un territorio. Serve la programmazione.
-A suo parere la cultura e l’arte possano essere un’arma da utilizzare anche in una campagna elettorale dominata come quest’ultima da ben altre tematiche.
Più che definirle armi parlerei di temi centrali per il nostro paese. Sono consapevole che, in questo momento, inevitabilmente, ai cittadini interessa avere risposte sul caro energia e sul conseguente caro bollette. Ed è assolutamente condivisibile. Ma la politica non può limitarsi a pensare soltanto all’oggi. Politica è pensare alle nuove generazioni, quindi al futuro dell’Italia. Programmare e investire nella cultura e nell’arte è un dovere che, tra l’altro, è anche facilitato dal patrimonio che abbiamo ereditato.
-Infine, le chiedo se la sua lista ma più in generale Impegno civico possa farsi carico di presentare al prossimo Parlamento una proposta di legge che possa favorire un più facile accesso ai musei, magari ripristinando l’ingresso gratuito per gli over 65 e allargandolo per studenti e docenti.
Delle agevolazioni per studenti e docenti ci sono già, sarebbe il caso di migliorarle. Vale anche per il personale Ata e gli stessi dirigenti scolastici. Penso anche ai bambini perché uno degli aspetti fondamentali della formazione delle nuove generazioni resta l’educazione alla cultura e al bello. Una serie di agevolazioni per le famiglie potrebbero spingere in tal senso.
Cordiali saluti
Lucia Azzolina
Roma 18 Settembre 2022