Lo scrittore Franco Leone riceve a Firenze il prestigioso “Premio Ponte Vecchio 2022” per l’impegno nella divulgazione della cultura e delle arti

di Silvana LAZZARINO

Franco Leone riceve a Firenze il prestigioso “Premio Ponte Vecchio 2022” per l’impegno nella divulgazione della cultura e delle arti  (e presenta la Venere di Botticelli )

Nella cornice rinascimentale di Villa Bardini con il giardino affacciato sul più bel panorama di Firenze, lo scrittore pugliese Franco Leone ha ricevuto il “Premio Ponte Vecchio 2022“. Il premio è stato assegnato a 20 personalità nel mondo della cultura e dell’arte tra Italiani e stranieri.

L’evento è stato organizzato dall’associazione “Toscana Cultura” nella figura del dott. Fabrizio Borghini e dal Comune di Firenze, mentre la candidatura di Leone è stata avanzata dall’associazione “Spoleto nel cuore” e dalla dott.ssa Stefania Montori.

Il prestigioso riconoscimento è stato già conferito anche a nomi insigni della Cultura come l’attore Massimo Ghini, la regista Cinzia TH Torrini, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, lo storico dell’arte Antonio Natali, il Rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, lo scrittore Giordano Bruno Guerri, il Presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani.

Nello scenario autunnale dei giardini della villa fiorentina lo scrittore pugliese ha scelto di presentare i segreti dell’arte di Benvenuto Cellini e di Sandro Botticelli, in particolare del massimo capolavoro di quest’ultimo: la Nascita di Venere.

Il dipinto di Botticelli rappresenta il primo tentativo in assoluto perfettamente riuscito di un connubio tra il mondo pagano, correlato al mito della nascita di Venere sul mare di Cipro, e il mondo cristiano, legato al significato simbolico della purezza dell’anima che viene battezzata.

Questa è la poesia in versi endecasillabi che Leone ha presentato sulla Nascita di Venere:

La Nascita di Venere di Botticelli (di Franco Leone)

Una dea di straordinaria innocenza, / sospinta da Aura e Zefiro abbracciati, / ostenta ignuda / un’innata avvenenza / che copre con i suoi crini dorati. / Un’ancella dalla dolce movenza / porge un drappo con fiori ricamati / a lei che approda alle cipriote sponde, / su una conchiglia sospesa sull’onde. / In quella bella Venere pagana / dalla spuma del mare appena nata, / è celata l’immagine cristiana / dell’anima che viene battezzata. / Vi è la purezza mistica e mariana / che dal suo viso pur viene irradiata. / Botticelli col suo talento e l’arte / unì due mondi un tempo in disparte.

Ottave in endecasillabi con rima ABABABCC

Silvana LAZZARINO  Roma 29 Ottobre 2022