Il 10 Novembre presso la Chiesa di santa Caterina in Magnanapoli esposizione del bozzetto Gloria di Santa Caterina da Siena di Melchiorre Cafà

redazione

… di cera, di marmi e lapislazzuli

Il 10 Novembre presso la Chiesa di santa Caterina in Magnanapoli esposizione – a cura di Sante Guido e Rev. Edgar Vella, e Ilaria Sgarbozza, per la Soprintendenza Speciale di Roma- del bozzetto Gloria di Santa Caterina da Siena, opera di Melchiorre Cafà, lo scultore Maltese operante nella Roma Barocca .

Melchiorre Cafà nacque a Vittoriosa nel 1635; alla fine degli anni ‘50 del Seicento lavorò a Roma, allora capitale internazionale della cultura e delle arti, al tempo della grande affermazione del barocco; fu allievo ed erede di Alessandro  Algardi ed è certamente il più importante artista maltese attivo nella capitale papalina, fino al 1667, anno della sua morte.

La formazione romana presso la bottega di Ercole Ferrata e il costante legame che mantenne con la sua terra  d’origine fanno della sua figura un significativo esempio dei reciproci rapporti di scambio culturale che da secoli intercorrono tra la penisola italiana e l’arcipelago maltese. Nel corso della sua breve esistenza ottenne prestigiosi incarichi da parte di importanti mecenati, come il principe Camillo Pamphilj (per le chiese di sant’Agnese in Agone e di sant’Agostino) o il potente ordine dei  Domenicani (per la chiesa di santa Caterina a Magnanapoli), oltre a committenze dal Gran Maestro dei Cavalieri  di Malta.

Il suo talento lo portò nel 1662 ad essere eletto, a soli ventisei anni, Accademico di San Luca, la più autorevole  istituzione artistica nella Roma dei papi, oggi sede espositiva dei cinque modelli e bozzetti in cera rossa, recentemente rinvenuti a Malta, opere che costituiscono i modelli di studio preliminari per la  realizzazione di grandi rilievi in marmo, utilizzati come pale d’altare secondo la tradizione barocca.

Ad essi si aggiunge il bozzetto che raffigura Santa Caterina da Siena in Gloria composto seguendo l’espressivo linguaggio seicentesco romano, ulteriore testimonianza della straordinaria finitezza e della grande abilità tecnica raggiunta dallo scultore maltese.

Non per caso Melchiorre Cafà, che divenne uno dei protagonisti della cosiddetta seconda generazione di artisti della Roma barocca, in ideale prosecuzione dell’opera insieme di Gian Lorenzo Bernini e Alessandro Algardi,  rappresentanti delle due visioni contemporanee dell’arte del Seicento a Roma, in continuo, fertile reciproco confronto dialettico.

L’esposizione, patrocinata dalla Ambasciata di Malta in Italia, sarà visibile al pubblico il 10 Novembre dalle 0re 9,30 alle 18.

Roma 6 Novembre 2022