di Giulio de MARTINO
Come preannunciato su “AboutArt” il 30 gennaio, si è aperta il 29 ottobre 2022 alla Galleria di Arte Moderna di via Crispi 24 a Roma una grande e completa mostra sull’attività di disegnatore e di pittore di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975)[1].
La mostra rientra nei progetti del “PPP 100” a Roma e ci svela un Pasolini alla ricerca del proprio linguaggio espressivo, ma poi – dedicatosi con continuità alla letteratura, al cinema e alla pubblicistica – cultore appassionato del disegno e dello schizzo come sottofondo della vita, degli studi, degli incontri.
Si possono vedere 150 opere, selezionate dalle collezioni del “Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux” di Firenze (la maggiore raccolta di opere pittoriche e grafiche dello scrittore e regista), della Fondazione Cineteca di Bologna, del “Centro Studi Pier Paolo Pasolini” di Casarsa, dell’Archivio Giuseppe Zigaina, oltre che dalle raccolte di privati.
La mostra inizia con i primi esperimenti pittorici e grafici di Pasolini che vanno di pari passo con le composizioni poetiche in dialetto friulano (1942-1947). Sono ritratti e raffigurazioni di corpi maschili e femminili. Vi sono anche nature morte e paesaggi della campagna friulana che attestano l’abilità artistica e l’impegno nella sperimentazione del pigmento colorato del giovane Pasolini.
Scopriamo il suo particolare interesse per gli autoritratti e i ritratti: i generi pittorici più amati da Pasolini, sempre in cerca della migliore descrizione dell’«anima» delle persone a lui più vicine.
Tra i familiari, Pasolini ritrasse il cugino Nico Naldini, la madre Susanna, la cugina Franca. Vi sono poi i ritratti degli artisti vicini alla sua sensibilità: Giovanna Bemporad, Federico De Rocco, Giuseppe Zigaina. Seguono i ritratti di persone amiche incontrate nell’ambiente cinematografico romano – come Laura Betti e Ninetto Davoli – e il ritratto del poeta Andrea Zanzotto.
La mostra propone anche i ritratti di tre protagonisti del mondo culturale e artistico decisivi per la formazione e l’attività di Pasolini, ritratti che confermano il carattere di «taccuino di appunti» del suo disegnare e dipingere.
Vediamo quindi lo storico dell’arte Roberto Longhi (Alba, 28 dicembre 1890 – Firenze, 3 giugno 1970), il poeta Ezra Pound (Hailey, 30 ottobre 1885 – Venezia, 1º novembre 1972) e la soprano e attrice Maria Callas (New York 3 dicembre 1923 – Parigi 16 settembre 1977). I ritratti sono esposti insieme a filmati e documentari che illustrano l’interesse di Pasolini per l’idealità e l’identità di queste persone.
In un’ampia sezione, viene documentato il rapporto artistico e di amicizia fra Pasolini e lo scrittore Fabio Mauri (Roma, 1º aprile 1926 – Roma, 19 maggio 2009), con una serie di disegni bolognesi degli anni Quaranta-Cinquanta[1].
La mostra indaga anche i rapporti fra Pasolini e l’arte italiana del Novecento che esercitò un influsso sulla sua tecnica e sul suo modo di interpretare il disegno. Sono esposte opere tratte delle collezioni d’arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina (Galleria d’Arte Moderna, Museo Carlo Bilotti Aranciera Villa Borghese, Casa Museo Alberto Moravia, MACRO).
Si vedono artisti come Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi, Mario Mafai, Scipione e Antonietta Raphäel – e altri ancora, come Federico de Rocco, Franco Gentilini, Virgilio Guzzi, Renato Guttuso, Carlo Levi, Giacomo Manzù, Toti Scialoja, Lorenzo Tornabuoni, Renzo Vespignani, Giuseppe Zigaina – autori proposti in quanto forniscono un contesto e un punto di riferimento per la comprensione delle scelte pittoriche di Pasolini.
Una novità è rappresentata da alcuni pregevoli dipinti e litografie provenienti dalla Collezione di famiglia di Pasolini.
Sono opere che decoravano la sua casa e che provengono da amicizie e scambi. Vediamo opere – fra gli altri – di Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Carlo Levi, Alberto Savinio, Andy Warhol.
La mostra si conclude con un tributo al “volto” di Pasolini. Lo fa tramite una serie di ritratti realizzati, con vari stili e in tempi diversi, da Ennio Calabria, Renato Guttuso, Carlo Levi, Milo Manara, Mario Schifano e da altri.
Giulio de MARTINO Roma 6 Ottobre 2022
NOTE
[1] “Pasolini Pittore”. Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma uno sguardo nuovo sul grande intellettuale – ABOUT ART ON LINE
[2] Nella mostra sul “Corpo poetico” di Pasolini, in svolgimento al Palazzo delle Esposizioni, una sala rievoca l’azione progettata e realizzata da Mauri il 31 maggio del 1975 alla Galleria d’arte moderna di Bologna in cui lo stesso Pasolini, seduto su di una sedia in camicia bianca e jeans, si fece proiettare sul torace il suo film del 1964 “Il Vangelo secondo Matteo”
La Mostra
PASOLINI PITTORE
29 ottobre 2022 – 16 aprile 2023
A cura di Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani
Galleria d’Arte Moderna. Roma, Via Francesco Crispi, 24
Promotori
Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; “Sapienza” Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Zigaina.
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
Catalogo Pasolini pittore, Milano, Silvana Editoriale, 2022.