di Franco LUCCICHENTI
” Tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità”
Democrito
A Londra qualche tempo fa sono andato alla Tate Gallery e guardando un quadro di David Bomberg (Birmigham, 1890 – Londra, 1957 ) mi sono tornate in mente alcune mie passate riflessioni sul rapporto tra la Fisica e l’Arte (FIG. 1).
Il dipinto presenta una composizione a reticolo geometrico di quadrati che scandiscono forme rettilinee spezzate miscelate e scomposte. Una griglia regolare contiene forme complesse irregolari che fanno pensare ad un SISTEMA CAOTICO fissato in un momento di trasformazione. Ordine e caos, due forze contrapposte abitano lo stesso spazio bidimensionale del quadro (Fig. 2).
Il tempo fermo dell’immagine diventa simbolo della complessità dell’essere e del desiderio di ordine dell’esistere.
In fisica un processo caotico (Fig. 3) dipende dalle condizioni iniziali del sistema che qui è impossibile conoscere;
in un dipinto figurativo i movimenti delle figure, prima e dopo la scena di un dipinto, possono immaginarsi facilmente. Nel nostro quadro è il reticolo regolare che racchiude metaforicamente la forma del processo e sembra voler isolare i pezzi del mosaico delle porzioni complesse rappresentate. Il secondo principio della termodinamica dice che un sistema energetico isolato tende rapidamente alla massima ENTROPIA (Fig. 4) cioè alla morte termica.
L’artista forse, senza pensarlo, ha simbolicamente rappresentato due forze antagoniste che abitano l’universo : la FORZA che isola l’esistere anticipando la fine (la scanditura regolare) e la FORZA del divenire (le porzioni caotiche) senza isolamenti che ha permesso il tempo lungo del naturale sviluppo della VITA che ha consentito all’universo materiale, riflesso del pensiero umano (Fig. 5) di essere percepito.
Tempo FERMO e tempo MOSSO si manifestano nella stessa astrazione.
Franco LUCCICHENTI 19 marzo 2023