di Silvana LAZZARINO
Rivelata da Franco Leone anche la scoperta di uno spartito identificato per la prima volta nel Riposo durante la fuga in Egitto della Galleria Doria Pamphilj
Venerdì 19 maggio 2023 presso l’auditorium annesso alla Certosa di Garegnano è andato in scena l’evento “Emozioni lombarde del Caravaggio adolescente a Milano“.
L’evento è stato ideato e voluto da Pasqualino Buonfiglio e si è inserito nel contesto del Premio Caravaggio, che quest’anno prevede tre tappe artistiche a Milano appunto, e poi a Roma e a Napoli. La manifestazione culturale è stata presentata da Franco Leone, studioso dell’arte noto anche come il poeta di Caravaggio insieme a Stefania Montori, art manager dell’associazione artistico-culturale Spoleto nel cuore. Ospite illustre dell’evento è stato Michele Sangineto, il maestro liutaio che con la creazione di strumenti musicali medievali e rinascimentali riesce mirabilmente a riproporre il suono di artisti eccelsi come Leonardo da Vinci, Vittore Carpaccio, Gaudenzio Ferrari, Caravaggio...
A Milano, nell’auditorium annesso al luogo in cui ha lavorato il pittore Simone Peterzano, maestro di Caravaggio, sono state presentate da Leone alcune opere che racchiudono le reminiscenze più autentiche della Lombardia respirata e vissuta dal ragazzino di talento.
Su un maxischermo con immagini ad alta risoluzione sono stati illustrati e descritti capolavori come il Bacchino malato della Galleria Borghese di Roma, San Matteo e l’angelo perduto a Berlino in un incendio nel 1945, la Crocifissione di sant’Andrea di Cleveland, opere che recano forti richiami ai dipinti milanesi della Certosa.
Sono state anche narrate le emozioni della Cena in Emmaus esposta alla National Gallery di Londra, con riverberi attinti dal Cenacolo di Leonardo, e ancora il Concerto di giovani ospitato al MET di New York, la Cena in Emmaus della Pinacoteca di Brera, la Canestra di frutta dell’Ambrosiana di Milano. Un’attenzione particolare è stata riservata al Riposo durante la fuga in Egitto della Galleria Doria Pamphilj. Attraverso l’analisi di questo capolavoro Leone ha cercato di mettere in evidenza come un Caravaggio adulto abbia saputo tradurre in elegia e favola le rimembranze della propria adolescenza fatte di odori, di colori, di nebbie e di rugiade della regione padana.
La novità assoluta dell’evento è stata tuttavia quella di presentare insieme per la prima volta i due mottetti dipinti da Caravaggio proprio nel Riposo durante la fuga in Egitto. Entrambi i mottetti, composizioni sacre di fine Cinquecento, sono ben visibili con le note riportate nei pentagrammi su di un libro aperto sorretto da san Giuseppe per l’angelo che sta suonando il violino. Il mottetto della prima pagina, ormai identificato da tempo, è noto come Quam Pulchra es, opera del compositore fiammingo Noël Bauldewijn. Lo spartito visibile nella seconda pagina sarebbe invece il mottetto dal titolo Gloriosus dei appostolus Bartholomeus, anch’esso di Bauldewijn. Tale spartito è stato individuato solo qualche settimana fa da Franco Leone, grazie allo studio degli archivi digitali della British Library di Londra e mediante il riconoscimento automatico delle forme, materia della sua tesi di laurea.
L’evento ha riproposto in sintesi anche il realismo lombardo di Savoldo, Moretto da Brescia, Vincenzo Campi supremi artisti lombardi, di Simone Peterzano maestro di Caravaggio, e anche di Giorgione e Lorenzo Lotto eccelsi pittori veneti.
Tutto ciò che gli occhi del Caravaggio ragazzino hanno visto nei quindici anni di contemplazioni prima del suo viaggio verso Roma è stato descritto attraverso un riassunto di poesia e di arte nello spazio idilliaco della Certosa di Garegnano.
Si ringrazia il fotografo d’arte Virginio Speziali di Monza per la gentile concessione delle foto.
Silvana LAZZARINO Roma 11 Giugno 2023