“Van Gogh Experience”: la prima mostra multimediale a Roma dal 4 novembre 2023 presso il Next Museum – Corso d’Italia 37/d.

di Silvana LAZZARINO

Un viaggio immersivo nella vita e nelle opere di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi

Vista, percepita da Van Gogh nei suoi orizzonti più oscuri e silenziosi, la realtà circostante, compresa la natura restituita nei suoi diversi volti tra luci ed ombre, diventa motivo di conflitto e inquietudine per l’artista, che avverte sempre più inconciliabile il rapporto tra la stessa realtà e l’esistenza. A riguardo citiamo le parole dello scrittore francese d’avanguardia Octave Mirbeau con cui chiarisce la tensione, l’angoscia ed il malessere esistenziale proiettati da Van Gogh nella sua opera:

Non si era immedesimato nella natura, aveva immedesimato in sé stesso la natura, l’aveva obbligata a piegarsi, a modellarsi secondo le forme del proprio pensiero, a seguirlo nelle sue impennate, addirittura a subire le sue deformazioni”.

Un viaggio entro le atmosfere legate agli spazi naturali e ai luoghi frequentati da questo straordinario protagonista tra i più grandi dello scenario artistico internazionale di tutti i tempi, è restituito dalla mostra immersiva “Van Gogh Experience” presentata alla stampa lo scorso venerdì 3 novembre 2023. Il percorso, ospitato a Roma presso il Next Museum in Corso d’Italia 37/d, 00198 a pochi passi da Villa Borghese, presenta per la prima volta una mostra multimediale, un viaggio nel tempo che accompagna come in un abbraccio il visitatore ad esplorare a livello immersivo la vita, le suggestioni e le opere dell’artista olandese tra i più conosciuti al mondo.

L’esposizione prodotta da Next Exhibition, in collaborazione con Associazione Culturale Dreams e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, è aperta al pubblico dal 4 novembre 2023 al 31 marzo 2024.

Si tratta di un vero e proprio viaggio nel mondo dell’artista, il cui rapporto con la realtà era sempre più sfuggente ed inconciliabile, con cui si entra “fisicamente e mentalmente” nei luoghi da lui visitati dove ha vissuto e lavorato, dalla città dell’Aja a Londra, da Amsterdam a Bruxelles, da Anversa a Parigi e infine ad Arles in Provenza. Le opere riprodotte grazie alla realtà virtuale sono le più iconiche di Van Gogh e vanno da La notte stellata ai Girasoli, dalla Notte stellata sul Rodano all’Autoritratto, da I mangiatori di patate a Campo di grano con corvi, e infine la sua Camera da letto ad Arles, uno dei capolavori più conosciuti.

Ad aprire il percorso è il racconto della vita dell’artista grazie a una timeline, utile a far conoscere i fatti più significativi che hanno condizionato la sua arte. cui segue l’immersione dei visitatori nei pensieri geniali e folli dell’artista riprodotti nella sala del videomapping: oltre mille metri quadri di superficie dove ogni cosa prende vita e diventa arte, a 360 gradi, in un viaggio a tinte scure ricco di pathos e drammaticità, a narrare il suo tormento e i suoi stati d’animo mentre dipingeva.

Proposto in loop, il video può essere visionato più volte e da diversi punti di vista: in piedi o comodamente seduti sui pouf disseminati nella stanza, con il pubblico che diventa parte integrante del quadro scenico. In questo modo chi osserva, ha la possibilità di diventare protagonista dell’opera, ampliando i sensi verso onde di immagini e suoni, grazie anche ai brani di musica classica – da Mozart a Chopin, da Verdi a Bach, da Strauss a Beethoven e Schubert – mediante i quali l’aspetto emotivo prodotto dal viaggio viene ancor più incrementato.

Entro questo percorso si passa dall’ombra alla luce: così dopo la discesa negli inferi dell’anima di Van Gogh, nel blu profondo de La notte stellata, vi è la risalita verso la luce, verso i colori e quel giallo vivo tanto amato nelle tele dell’artista. Non mancano nella mostra tre scenari, ideali come selfie opportunities per il pubblico: il campo di grano, i girasoli e la camera di Van Gogh.

Fiore all’occhiello della mostra la sezione virtual reality (facoltativa e con biglietto accessorio) che consente, una volta indossato l’oculus – ovvero il visore per la realtà virtuale di ultima generazione – di vedere con gli occhi di Van Gogh intento ad osservare il mondo e a trarre ispirazione dai paesaggi a lui più famigliari per le sue opere. Non mancherà infine l’area interattiva didattica dove grandi e piccini potranno dare libero sfogo al proprio estro creativo.

Entro questo percorso il pubblico può fotografare e a condividere la propria esperienza in mostra sui social, utilizzando i canali ufficiali:www.facebook.com/nextmuseum e www.instagram.com/next.museum

il Next Museum, spazio multimediale, immersivo e tecnologico – nato per accogliere mostre immersive – dove la cultura gioca con la tecnologia – è stato aperto grazie a Next Exhibition, leader internazionale nella produzione e realizzazione di mostre innovative ed eventi culturali.

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In ascolto di Van Gogh

I difficili rapporti famigliari, gli impossibili legami con donne dalle quali non è mai stato capito fino in fondo, il suo eterno conflitto con una società dalla quale si è sentito escluso, lo hanno portato ad interrogarsi sul significato dell’esistenza e del proprio essere nel mondo.

Spirito libero e inquieto, prima commerciante d’arte, poi predicatore come missionario fra i minatori del Burinage, a trent’anni finalmente trova la sua strada nella pittura, che diventa strumento per dar voce alle sue inquietudini. Dal 1880 al 1890 anno della sua morte. Prematura, Van Gogh lavora intensamente realizzando un elevatissimo numero di opere mostrando una personalità ed uno stile libero di esprimersi secondo i ritmi dei diversi stati d’animo. Così dalla visione trasfigurata della realtà emerge un agitato e complesso mondo interiore quale espressione dell’angoscia esistenziale. Un modo soggettivo di percepire la realtà di cui esprime non tanto fatti e situazioni, quanto il significato umano e le emozioni. Sono, infatti gli uomini, specie gli umili ad interessarlo coi loro problemi e le angosce di ogni giorno. Ed è da qui che inizia la sua indagine esistenziale. Nel periodo olandese Van Gogh sulla scia di Dammier e Millet guarda al problema sociale: al centro dei suoi quadri è la disperazione dei contadini con il loro duro lavoro le loro fatiche, descritte attraverso toni cupi e contrasti di luci e ombre. Successivamente nell’interludio parigino dove resta colpito dagli impressionisti ed entra in contatto con alcuni fra gli artisti d’avanguardia quali: Tolouse Lautrec, abbandona i temi sociali e scopre la bellezza dei colori che acquistano toni più violenti e vibranti. Il bisogno di evadere alla ricerca di nuovi ambienti e spazi non lo porta molto lontano: è infatti in Provenza ad Arles che trova il suo oriente dai colori brillanti e accesi.

Nel suo percorso Van Gogh porta avanti una tecnica tutta personale in grado di dare forma e corpo al proprio orizzonte immaginario dove la realtà è trasfigurata in funzione delle proprie percezioni interiori con cui restituisce i colori e le ombre della vita.

Ogni opera nel proprio succedersi invita a immergersi nel cammino di un eroe che parte per il suo viaggio dove sfidare la vita e sé stesso, le proprie ombre e dubbi. Un viaggio fuori e dentro i suoi pensieri talora di angoscia e insoddisfazione, di aspirazione all’infinito e desiderio di guardare fuori da quei labirinti notturni dei suoi incubi. Un viaggio dove la possibilità di conoscersi e riconoscersi sembra non finire mai.

Silvana Lazzarino

 

Van Gogh Experience

Next Museum – Corso d’Italia 37/d, 00198 Roma

Orario: tutti i giorni: daal lunedì al venerdì 10.00 – 18.00

sabato 10.00 – 20,00, domenica e festivi 10.00 – 18.00  : ultimo ingresso consentito un’ora prima

dal 4 novembre 2023 al 31 marzo 2024

sito: sito www.nextmuseum.net