redazione
BE MY EYES
Installazione di Anna DI FUSCO
Io ero un uccello/ dal bianco ventre gentile,/ qualcuno mi ha tagliato la gola/ per riderci sopra, non so./ Io ero un albatro grandee volteggiavo sui mari./ Qualcuno ha fermato il mio viaggio,/ senza nessuna carità di suono./ Ma anche distesa per terra/ io canto ora per tele mie canzoni d’amore.
(Alda Merini, Vuoto D’Amore)
Se lo sguardo è narrazione, il corpo è la possibilità di esprimerla al mondo. Possono gli occhi essere l’unica apertura per guardarsi e guardare il mondo?
Anna Di Fusco ribalta lo sguardo delle donne costringendolo da un esterno di libertà in un interno accecato dove gli occhi danzano in cerchio. È patriarcale l’installazione dal colore rosso, significante di infinite violazioni. Rosso come sangue carne rabbia ferita violenza dolore. Installazione potente che allude alla costrizione delle donne nei confini del genere.
Io guardo e sono osservato da occhi intrappolati da bende che guardano il buio accecato che io stesso vedo. Gocce cadono dall’alto, lacrime riparatrici. Io voglio essere quegli occhi.
Testo di Lori Falcolini
Roma 26 Novembre 2023
Be my eyes – Kapocci Studio
Via dei Capocci 71, Roma – 27-29 novembre 2023
Note biografiche: Anna Di Fusco vive e lavora a Roma. A partire dal 2010 si concretizza la sua poliedrica ricerca artistica che parte dalla pittura intesa come linguaggio espressivo autonomo in cui trovano spazio esperienze culturali, viaggi intorno al mondo, il pensiero buddista e la letteratura.