redazione
Lo scultore Pietro Bracci (1700-73) commemorato ad Arpino per i 250 anni dalla morte
Nel 2023 appena terminato ricorrevano 250 anni dalla morte di Pietro Bracci (Roma 1700 – 1773), il più grande scultore del Settecento romano, autore di importanti monumenti papali e cardinalizi, formidabile ritrattista ed esecutore tra l’altro del principale gruppo scultoreo di uno dei monumenti più celebri di Roma, la Fontana di Trevi, con il gruppo di Nettuno, tritoni e cavalli marini. Ma paradossalmente nessun evento, a Roma e in Italia, lo ha ricordato.
Ci ha pensato Vittorio Sgarbi, che ha organizzato il 22 dicembre una serata commemorativa ad Arpino, di cui è sindaco, commissionando, di concerto con il vicesindaco Massimo Sera, una lapide in memoria dello scultore, che è stata collocata sulla facciata della Municipio in Corso Tulliano presso il piazzale dei caduti.
Presso l’Auditorium Cossa della città Sgarbi ha presentato la figura di Bracci, mentre Francesco Petrucci, Conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia e studioso del Barocco romano, ha tenuto una conferenza sull’artista.
In prosieguo della manifestazione Sgarbi ha presentato il suo libro Michelangelo. Rumore e paura e il famoso attore Maurizio Donadoni ha intrepretato magistralmente in un torrenziale monologo Il dio di Roserio di Giovanni Testori.
Roma 31 Dicembre 2023