di Silvana LAZZARINO
Grande successo ha riscosso la prima edizione del Premio Internazionale Gennaro Manna svoltosi a Roma alla Treccani lo scorso 22 Gennaio.
È ancora vivacissimo l’eco del successo dell’ultima proposta culturale delle “Rosse Pergamene” della poetessa romana Anna Manna. Lo scorso 22 gennaio 2024 presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani nel cuore della Capitale, con il Progetto Culturale “Le Rosse Pergamene del Nuovo Umanesimo” si è avviato il programma riservato alla diffusione della Cultura dei Sentimenti, con una prestigiosa manifestazione dedicata allo scrittore abruzzese Gennaro Manna. E’ tradizione delle Rosse pergamene rivolgere uno sguardo poetico ad una regione italiana in particolare.
Già nella primavera del 2018 la Sala Igea della Treccano aveva ospitato un’edizione del premio Le Rosse pergamene dedicata ad una regione italiana, la Calabria paese d’origine del poeta vincitore Corrado Calabrò.
Quest’anno l’impegno di Anna Manna, donna di grande spessore umano e professionale, organizzatrice di importanti eventi culturali, scrittrice e poetessa di successo internazionale, è stato più intenso perché’ dedicando l’evento alla regione Abruzzo, è stato lanciato il Premio internazionale Gennaro Manna, padre della poetessa, con un parterre di nomi nelle giurie delle varie sezioni e di premiati di altissimo livello.
Dopo il commovente saluto iniziale della poetessa, imperniato sul profilo affettivo del padre, il poeta abruzzese Mario Narducci ha scaldato il pubblico con una sua poesia dedicata allo scrittore scomparso nel lontano 1990. E’ seguito, a questi momenti di grande intensità poetica ed umana, il programma del Premio con la cerimonia di premiazione delle seguenti sezioni: “Poesia Italiana”, “Poesia Donna”, “Poesia Giovani ed Emergenti”, “Saggistica”, “Giornalismo”, “L’Italia con sentimento”, alla presenza dei presidenti di giuria relativamente alle sezioni citate: Mario Narducci, Anna Maria Giancarli, Daniela Fabrizi, Liliana Biondi, Goffredo Palmerini, Anna Manna.
Questi gli insigniti, vincitori della prima edizione del Premio: Massimo Pamio – Sezione Poesia, Nicoletta Di Gregorio – Sezione Poesia Donna, Rosa Giordano – Sezione Giovani ed Emergenti, Angelo De Nicola – Sezione Saggistica, Letizia Airos – Sezione Giornalismo, Mira Carpineta – Sezione L’Italia con sentimento.
I vincitori presentati dai presidenti di giuria, hanno stabilito con il folto pubblico presente nella bellissima Sala Igea un contatto di grande respiro culturale come hanno dimostrato gli innumerevoli applausi e le congratulazioni alla fine del premio in uno scambio di idee e progetti che delinea un grande futuro per il Premio nel panorama culturale italiano ed oltre.
A Goffredo Palmerini, giornalista di fama internazionale, è stato conferito il Premio speciale “Genius Loci per l’Abruzzo”. A premiare Goffredo Palmerini sono state Anna Manna fondatrice del Premio e Antonella Pagano presidente di questa sezione dopo la scomparsa della poetessa Jole Chessa Olivares.
Riguardo Goffredo Palmerini è da sottolineare la bellissima notizia del Record mondiale dell’articolo più pubblicato sui giornali da un individuo registrato a nome del Sig. Goffredo Palmerini dall’Italia (data di nascita 10 gennaio 1948). L’articolo “Dopo Celestino V, Papa Francesco apre la Porta Santa della Basilica di Collemaggio il 28 Agosto 2022 dopo 728 anni di fondazione nel 1294” è stato pubblicato su 52 giornali di tutto il mondo (42 in Italia & 10 in Paesi esteri). La presenza di Goffredo Palmerini alla Treccani rende onore al Premio e agli organizzatori.
Con la sezione “L’Espressione Artistica per la Terra d’origine” con presidente di Giuria la poetessa e nota pittrice Eugenia Serafini, è stato ripreso il progetto del Dialogo tra città molto caro alla poetessa Anna Manna che ha voluto ricordare il suo forte legame con la città di Spoleto. Premiata dunque la pittrice Giovanna Gubbiotti che ha dedicato alla sua città natale molti dipinti. Con grande slancio Giovanna Gubbiotti ha donato al Premio Gennaro Manna un ritratto dello scrittore scomparso sommersa dagli applausi per l’incredibile somiglianza.
Si è assistito grazie a questo prestigioso evento all’accostamento di diverse discipline quasi a creare una sinfonia tra più dialoghi il cui obiettivo comune è mantenere viva la storia e la tradizione culturale italiana. Tra l’altro lo spirito che anima il Premio Gennaro Manna risiede proprio in questo. Così ha sottolineato Anna Manna.
“Riusciremo a conquistare il futuro soltanto mantenendo intatto il patrimonio culturale della mostra grande tradizione letteraria, pittorica, scientifica e di tutte le arti e le discipline. Il Grande Dialogo tra passato e futuro nel rispetto di tutti, il contatto tra le discipline, tra le varie forme di espressione artistica costruiranno l’uomo del futuro”.
A conclusione del magnifico pomeriggio culturale spazio alla Ghirlanda della Speranza, Recital di Poeti rappresentativi di varie realtà culturali sul tema La Speranza. Le autrici e gli autori di liriche nel Recital “Ghirlanda dei versi della Speranza” sono stati: Massimo Pamio, Nicoletta Di Gregorio, Rosa Giordano, Eugenia Serafini, Antonietta Siviero, Anita Napolitano, Veronica Paredes, Silvana Leonardi, Giuseppina Palo, Candida Camarca. Gli autori si sono alternati durante il pomeriggio poiché hanno declamato anche i vincitori ed alcuni dei Presidenti di giuria. Non tutti, perché con grande generosità Anna Maria Giancarli, e Daniela Fabrizi non hanno declamato per dare spazio ai poeti giunti da fuori Roma.
Come ha scritto Goffredo Palmerini nello splendido report sul premio la Ghirlanda poetica alla Treccani è stata “Un segno di attenzione alla Speranza di Pace che ci interroga, in questi tempi di violenza e di guerre.(Goffredo Palmerini/Inform).
La Ghirlanda verrà ripresa in Primavera per permettere a tutti i poeti che hanno inviato versi, di declamare a Roma davanti ad un pubblico che attende parole di speranza..
Tra le opere poetiche di Anna Manna accanto a “Questa mattina 24.02.2022” (Tabulafati, Chieti, 2023) è “Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori” (Nemapress Edizioni) dedicata alla poesia d’amore che ha visto diverse presentazioni (come quella di Palazzo Sora sede del Sindacato Libero Scrittori italiani, in Corso Vittorio Emanuele II nel dicembre 2019) vincitrice assoluta per la poesia edita al Premio Internazionale Città del Galateo 2020.
L‘opera “Questa mattina 24.02.2022” guarda allo scenario drammatico della guerra e in particolare a quanto accade da quasi due anni in Ucraina. Il titolo del libro si riferisce a quella data del 24 febbraio del 2022 in cui la Russia ha invaso l’Ucraina e per l’Europa è stato l’inizio di una guerra le cui conseguenze continuano a ripercuotersi sull’intero continente. Tra sofferenza e spiragli di speranza i versi di Anna Manna restituiscono al lettore immagini dove si respira angoscia, incertezza e paura, conseguenza di quella mattina maledetta di febbraio quando la Russia ha attuato la decisione di soggiogare al proprio potere l’Ucraina non accogliendo richieste in nome della libertà. Ma dietro la desolazione e l’abisso si intravede nei versi di Anna Manna quella speranza che come un appiglio sostiene nell’andare avanti anche facendo leva sui ricordi. Un libro che conduce verso il superamento dell’angoscia e come la stessa poetessa Anna Manna ha dichiarato
“……un libro per leggere insieme questo squilibrio storico che ci attanaglia, è quella voglia di sperare nascosta tra le inquietudini, è quella certezza che tutti insieme ce la faremo ancora. Ma è anche quell’attimo di smarrimento, quella perdita di equilibrio che cerca ancora la corda per salvarsi dal naufragio, che si aggrappa ai profumi, che cerca quel Suono nascosto di una Melodia che ci doni di nuovo il futuro.”.
Da quella mattina è come se fosse calata l’oscurità dove si è in bilico tra ieri e il domani e dove si è chiamati a combattere per morire, per rinascere. Ogni poesia definisce un tassello nell’ascolto di sé che l’autrice porta in essere con tutta la sua autenticità nel dolore, nella disillusione, nella fragilità e poi nella speranza. A portare smarrimento e perdita di equilibrio è il non poter controllare qualcosa di esterno che non si conosce e che rende impotenti, come le conseguenze che sta causando questo conflitto. Un libro costruito per essere letto dall’inizio alla fine e dalla fine all’inizio perché la vita inizia e finisce e poi riprende in quel punto di intersezione dove è la parte più autentica di sé che accompagna da sempre l’uomo nel suo tempo e non tempo di rinascita e morte, e viceversa.
Silvana LAZZARINO Roma Febbraio 2024
Grande successo per Le Rosse Pergamene del Nuovo Umanesimo
Premio Internazionale Gennaro Manna svoltosi il 22 gennaio 2024
Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani. Sala Igea, Palazzo Mattei di Paganica, piazza dell’Enciclopedia Italiana, 4 Roma