di Francesca SARACENO
GRANDE SUCCESSO A BELPASSO (CT), PER LA PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL LETTERARIO “PAROLA PER PAROLA”
Si è conclusa lo scorso 14 aprile a Belpasso (CT) la prima edizione del Festival Parola per Parola (fig. 1); un evento culturale che ha dato spazio di espressione creativa alle più alte forme d’arte quali la letteratura, la pittura, la poesia e il teatro.
Era dall’epoca d’oro del prestigioso Premio Internazionale “𝘕𝘪𝘯𝘰 𝘔𝘢𝘳𝘵𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰” che non si avvertiva, nella cittadina etnea, un fermento di idee e progetti così intenso e produttivo, capace di rinsaldare quel rapporto fondamentale e imprescindibile tra cultura e comunità.
La giornalista e scrittrice Katya Maugeri ha avuto l’onore e l’onere di essere il direttore artistico della manifestazione, pensata, organizzata e condotta insieme ad Antonino Girgenti, presidente della Fondazione Carri di santa Lucia, Tony Carciotto, presidente della Pro Loco, e Gianni De Luca, attore, scrittore e custode della memoria storica belpassese, e non solo (fig. 2).
La rassegna si è svolta nell’arco di quattro giorni, e a ogni evento è stata assegnata una collocazione prestigiosa, nelle location più rappresentative della cultura locale: il Teatro “Nino Martoglio”, la Biblioteca Comunale “Roberto Sava”, la Società Operaia di Mutuo Soccorso e il glorioso Palazzo Bufali; sfondi preziosi e cuore pulsante della comunità, che si è ritrovata con curiosità ed entusiasmo a condividere parole, immagini ed emozioni. E a sottolineare il carattere formativo del Festival, non sono mancati importanti appuntamenti nelle scuole belpassesi dove, con la collaborazione di dirigenti e insegnanti, si sono svolti eventi particolari pensati espressamente per gli studenti (fig. 3).
Durante la prima delle quattro serate in programma, un pubblico attento e curioso ha assistito a uno spettacolo teatrale intitolato Dialoghi d’autore nell’era dell’intelligenza artificiale (fig. 4), scritto da Katya Maugeri e Antonino Girgenti, che ne ha curato anche la regia.
La pièce teatrale ha coinvolto i ragazzi delle scuole locali, calati nei panni di “illustri pensatori”; Dante Alighieri, Luigi Pirandello, Alda Merini, Giovanni Verga, Andrea Camilleri, Goliarda Sapienza e il belpassese “padrone di casa” Nino Martoglio, seduti in un immaginifico salotto letterario d’altri tempi, si sono confrontati e hanno dialogato con “Eliza”, ovvero la temutissima e incalzante 𝘐𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘈𝘳𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦. I più grandi intelletti della storia letteraria tutti insieme a chiedersi come convivere e collaborare con la tecnologia moderna senza lasciarsene fagocitare e “disumanizzare”. Se alla fine sono riusciti nel loro intento? Assolutamente si!
Importanti e partecipati gli approfondimenti che, durante le quattro giornate, hanno visto protagonisti “penne” brillanti, voci autorevoli, e intelletti profondi come Costanza Di Quattro, Giuseppe Condorelli, Antonio Iacona, Daniele Lo Porto, Concetto Sciuto e Gregorio Lui; nei loro preziosi interventi non solo canzone d’autore, non solo poesia o narrativa, ma il senso stesso della parola scritta, e la sua imprescindibile valenza sociale (fig. 5).
La “parola” è stata realmente al centro di questo Festival, con il suo carattere per nulla effimero. “𝘚𝘤𝘳𝘪𝘱𝘵𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘦𝘯𝘵”; la parola scritta come seme che feconda la terra, che cresce e la rigenera, e… resta. Eterna, come un patrimonio genetico che si trasmette di generazione in generazione. E non è un caso che, nel corso della seconda serata, sia stata la personalità strabordante di una fuoriclasse come Silvana Grasso (fig. 6) a ricordare il valore immenso di questo retaggio antico.
Bellissimo poi, l’approfondimento del prof. Rosario Castelli (fig. 7), che ha mostrato agli intervenuti come la parola “recitata” abbia amplificato il proprio valore, in un personaggio poliedrico ed eccezionale come Totò;
non solo il principe della risata, non solo la “maschera” dai mille volti, ma abile e sublime cesellatore di emozioni attraverso la parola che si accompagna al gesto, alla mimica.
Tony Carciotto e Antonino Girgenti, durante la terza serata del Festival, hanno regalato al pubblico alcune chicche preziose sulla famiglia Martoglio, orgoglio letterario belpassese, mostrando documenti inediti – frutto delle loro ricerche – sul maggiore dei fratelli del grande commediografo Nino, ovvero Giovan Battista, che abbiamo scoperto essere un disegnatore superlativo e visionario, le cui illustrazioni grafiche e vedutistiche sembrano riverberare influenze tardo-gotiche e, in qualche caso, anticipare le atmosfere oniriche di Marc Chagall (fig. 8).
E ancora, autorità indiscussa della divulgazione e della critica letteraria, Massimo Maugeri (fig. 9), illuminato fondatore e curatore del blog Letteratitudine, ha analizzato le ragioni sociologiche dell’interesse e del disinteresse nei confronti della lettura nel nostro tempo, individuando strategie metodologiche per avvicinare soprattutto i giovani ai “millemila” mondi che i libri permettono di conoscere e vivere.
L’ultima serata, impreziosita dalle “incursioni” canore dei ragazzi del gruppo dialettale EtnAndare diretto dal prof. Nino Bellia (fig. 10),
ha visto protagonista la presentazione della silloge di poesie di Patrizia D’Amico, intitolata Fiore di Campo (Controluna, 2023), e poi la premiazione dei finalisti dei concorsi nelle varie sezioni, alla presenza del sindaco Carlo Caputo, dell’onorevole Giuseppe Zitelli, presidente dell’ARS, dell’assessore Massimo Condorelli, del presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso Nino Rapisarda, e del presidente della Fondazione “Margherita Bufali” Luciano Signorello, i quali hanno manifestato la vicinanza delle istituzioni cittadine a un evento culturale che, in pochissimo tempo, ha assunto una valenza sociale importante per la comunità. Le autorità presenti hanno, inoltre, premiato i vincitori delle diverse categorie (fig. 11).
Roberto Zito ha conseguito il primo premio nella sezione narrativa/saggio con il suo primo romanzo Chiodo della terra (Scatole Parlanti, 2022), mentre chi scrive nella stessa categoria ha ottenuto una Menzione Speciale per il saggio inedito Il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio. Storia, genesi e destino di un capolavoro.
Nella sezione Poesia italiana, Grazia Caponnetto ha vinto con Ninna nanna, secondo posto per Orazio Consoli con Un tralcio, terzo per Giuseppe La Rosa con Tutto e niente, (Menzione Speciale a Jessica Tommasi per Scomparirò). A Patrizia Orofino con L’arma n’zavanata, è andato il premio nella sezione Poesia dialettale (Menzione Speciale per Nunzio Sambataro con Luna).
Nella categoria Aspiranti scrittori e poeti della Scuola Media “Nino Martoglio”, il riconoscimento è andato a Filmarì Longo con Se ognuno fa qualcosa, seguita da Salvo Messina con Lettera a Re Sole e Francesco Pensabene con Il Gondroluogo (Menzioni Speciali a: Maria Chiara Naso per Come salvare il mondo, e poi a Lucia Cavallaro per Luce nascente e al piccolo Riccardo Gatto Rotondo per La Geografia).
Per la stessa categoria, tra i ragazzi della Scuola Superiore Francesco Redi, si sono distinti: Marco Bucisca, al primo posto, con L’anello di Eleonora, seguito dalla classe 4a C Elettronica ITIS “Galileo Ferraris” con il racconto Nulla è più colorato del bianco, e da Domenico Caudullo con Belpasso, un paese futuristico.
Il concorso di pittura ha visto al primo posto Anna Maio con l’opera Si apre il sipario: arte, parole e storia (Menzione Speciale a Matteo Lanzafame per Esperienza e ad Antonina Beatrice Marino per Volare con la fantasia), ed è stato impreziosito da una bellissima mostra di tutte le opere in concorso presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, conclusasi domenica 21 aprile (fig. 12).
“Siamo felicissimi e orgogliosi del riscontro ottenuto” hanno dichiarato gli organizzatori, “è stato un viaggio emozionante e stimolante, reso possibile grazie alla passione per la cultura, a un lavoro di squadra impeccabile, e alla forza di credere che anche le idee più ambiziose e folli possono diventare realtà. Una realtà condivisa, capace di stimolare creatività e nuove ispirazioni.”
Chi scrive ha avuto il privilegio di essere testimone attiva di un successo corale che – ne siamo certi – è stato solo “il primo capitolo” di una lunga serie.
©Francesca SARACENO, Catania 28 aprile 2024.