di Rodolfo PAPA
PIGMENTI E COLORI. Teorie dell’arte
Corso intensivo on-line
2 e 3 luglio 2024
Nei giorni 2 e 3 luglio prossimi, avrà luogo un corso intensivo online organizzato dalla Accademia Urbana delle Arti, dedicato a “Pigmenti e colori. Teorie dell’arte”.
L’argomento riguarda trasversalmente numerose discipline ed è particolarmente importante per le arti figurative. Infatti, la riflessione sui colori e sul pigmento è molteplice e feconda, ed attraversa le varie teorie artistiche lungo i secoli, dialogando con le scienze ed impostando un problema fondamentalmente filosofico. Lo studio del colore si è intrecciato con lo studio della luce, ed il pigmento è materia per dipingere la luce con il colore. Dunque, la luce è materia ? La materia ha luce ? Il colore è una dimensione della luce ?
Lo sviluppo dell’ottica ha recato importanti contributi a questo percorso di comprensione, ma nello stesso tempo ha rischiato di ridurre a sé la questione del colore, come se fosse solo un fenomeno ottico. A questo si aggiunga che nella cultura occidentale si è imposta la teorizzazione di Newton, non solo come spiegazione delle nostre percezioni ma talvolta come interpretazione necessaria di esse.
Infatti di contro alla molteplicità delle teorie sui colori elaborate nel corso della storia dalle teorie artistiche, sovente si tende a sottolineare la teoria dei colori solo come un aspetto degli studi sulla luce.
Invece si può parlare dei colori in vario modo e con obiettivi diversi, con finalità diverse e da punti di vista conoscitivi diversi. E le visioni sono molteplici anche all’interno delle teorie dell’arte, che è il punto di vista che a noi interessa maggiormente e che forse è proprio quello che può affrontare la questione con maggiore ampiezza. Esistono anche molte storie dei colori, che raccontano cioè la visione del colore nella storia in modo diverso, con metodologie diverse e con impianti teoretici diversi.
Manlio Brusatin, per esempio, nel suo testo Storia dei colori che a partire dalla sua edizione nel 1983 ha formato intere generazioni di storici dell’arte e di artisti, mette a confronto teorie, produzione e reperimento dei colori. Michel Pastoureu nei suoi testi scritti ha ricostruito la storia del colore a partire dalle sue competenze di storico dei simboli medievali, spaziando dalla sociologia, all’antropologia culturale, fino alla storia dell’uso del colore. Corrado Maltese ha affrontato le teorie dei colori entro gli studi delle tecniche artistiche, con il suo metodo scientifico di approccio alle arti, dedicando molta attenzione alla teoria dei colori di Leonardo da Vinci. Philipp Ball, nel recente libro Colore, pubblicato nel 2021, dedica poco spazio introduttivo alla questione teoretica della luce, scandagliando di fatto le materie pigmentarie, dalle terre fino ai prodotti chimici, occupandosi quindi fondamentalmente della materia e della tecnica.
Forse uno dei testi più interessanti dedicati al colore negli ultimi decenni, importante anche per le teorie artistiche, è un testo di fatto di chimica, ovvero I pigmenti nell’arte dalla preistoria alla rivoluzione industriale, pubblicato nel 2019 e scritto da Natalia Bevilacqua, Leonardo Borgioli e Imma Adrover Gracia; infatti in esso vengono affrontate molte questioni storiche sul reperimento e sulla produzione dei pigmenti, e viene privilegiata l’osservazione del mondo dei colori dal punto di vista delle sostanze coprenti, ovvero del mezzo materiale usato alla pittura, invece del punto di vista dello spettro luminoso e delle teorie derivate dalla studio dei fotoni.
La pittura rappresenta la luce non con la luce stessa, ma con pigmenti e leganti su supporti, deve cioè tradurre la luce in polvere. La materia tingente reagisce alla luce e per questo ha colore, ma la pittura lavora non con luce e colore, ma con pigmenti materiali, diluiti in materia e posti su materia. Per questo la trattatistica artistica si è espressa fin dall’inizio innanzitutto mediante ricette, cioè metodologie operative per produrre i pigmenti ed usarli, per inventare sostanze coloranti e sperimentare leganti, elaborando miscele con proporzioni quantitative precise ed efficaci secondo gli effetti che si intendono ottenere.
Questa tipologia di ricettario artistico attraversa la storia, da Plinio il vecchio e Vitruvio a Isidoro di Siviglia, da Eraclio e Teofilo a Cennino Cennini, fino a Giorgio Vasari, ed oltre, fino al XX secolo, dove emerge come un prezioso ricettario Il piccolo trattato di tecnica pittorica, un preziosissimo libello scritto nel 1928 da Giorgio De Chirico, che mostra di possedere una grande sapienza pittorica, occupandosi anche, per esempio, della persistenza dei pigmenti usati per produrre l’opera, che nel tempo potrebbero consumarsi ed alterarsi. La trattatistica artistica affronta dunque la questione dei pigmenti innanzitutto in modo operativo, mediante la forma del ricettario artistico.
Ma l’osservazione sui colori nel mondo delle arti non è certamente solo questa. Per esempio già nel Libro di Pittura di Leonardo, accanto alle ricette sui colori troviamo ampie riflessioni di ottica e studi sulla luce e sulle ombre.
Nella contemporaneità, tra XIX e XX secolo, molti autori hanno lasciato traccia delle loro speculazioni e della loro visione del colore da svariati punti di vista. Al riguardo appare determinante la Teoria dei colori di Johann Wolfgang Goethe, che propone un affascinante combinazione di studi, osservazioni, sperimentazioni e considerazioni, superate dal punto di vista propriamente scientifico, ma dal grande valore teorico e culturale. Il chimico francese Michel Eugène Chevreul, nell’ambito di una ricerca finalizzata alla produzione tessile industriale, ha proposto una classificazione razionale e scientifica dei colori in Sulla legge del contrasto simultaneo dei colori del 1839 e nel Circolo cromatico del 1855, in cui la teoria dei contrasti cromatici viene ordinata mediante tavole di sfumature nelle combinazioni cromatiche. Su questa strada, troviamo la teorizzazione dello statunitense Albert Munsell che ordina e definisce tutte le possibili sfumature che la natura presenta, tra XIX e XX secolo, proponendo delle tavole che descrivono puntualmente tutte le sfumature cromatiche analizzate secondo la tonalità, il valore e il croma.
Il lavoro di Munsell ha avuto molteplici applicazioni in campi diversi, dall’agronomia, alla botanica, all’archeologia, fino a giungere alla pittura. Johannes Itten vuole proporre la teoria dei colori per gli artisti nel suo celeberrimo Arte del colore in cui distingue colori primari, secondari, terziari e così via e fin dalla Introduzione solleva il grande problema della differenza tra il colore come luce e il colore come pigmento materiale; infatti, rileva la difficoltà della riproduzione del colore nella stampa. Costruisce invece una sorta di grammatica del vedere, il filosofo Ludwig Wittgenstein, che nella Osservazione sui colori annota fenomeni cromatici, oscillando tra definizione filosofica e notazione aforistica.
Questo percorso di studio del colore e dei pigmenti è il primo oggetto di riflessione del Corso Intensivo on line Pigmenti e colori. Teorie dell’arte, che si terrà il 2 e 3 luglio 2024. Infatti, si affronterà la questione del colore dal punto di vista filosofico, storico artistico, fisico, chimico, secondo le implicazioni proprie delle arti pittoriche, del mosaico e del restauro pittorico e architettonico, fino alle questioni proprie della liturgia e dell’arte sacra.
Questo corso intensivo estivo on-line viene infatti dedicato interamente al rapporto tra colore e pigmenti, ovvero tra il fenomeno luminoso e la materia pittorica, in una prospettiva inter e trans-disciplinare, con particolare attenzione alla visione del mondo che ciascuna teoria artistica esprime; infatti i colori hanno un indubitabile valore simbolico e culturale.
Il corso si rivolge innanzitutto agli artisti, agli storici ed ai filosofi dell’arte, ai docenti di ogni ordine e grado, a chi ha responsabilità di committenza artistica, ma anche a chiunque abbia interesse e curiosità culturale.
Il corso si avvale della collaborazione di docenti universitari di svariate discipline e viene promosso e coordinato dalla Accademia Urbana delle Arti, che dal 2006 è impegnata nella ricerca e nella formazione nell’ambito delle arti e della teoria dell’arte.
Il corso dura due giorni, 2 e 3 luglio, è interamente on-line e costa complessivamente 100 euro. Sono disponibili borse di studio.
Rodolfo PAPA Roma 28 Aprile 2023
Per iscrizioni, compilare la scheda nel sito https://www.rodolfopapa.it/corso-intensivo-luglio-2024
Per informazioni, scrivere a accademiaurbanadellearti@gmail.com