di Claudio LISTANTI
Ormai siamo prossimi all’arrivo dell’estate e come di consueto molte istituzioni musicali si preparano per organizzare festival e rassegne che, da tradizione, animano con i capolavori della Grande Musica le calde e suadenti serate estive italiane.
Tra queste, una delle prime a pubblicare il programma, è Classiche Forme il Festival Internazionale di Musica da Camera fondato e diretto dalla pianista Beatrice Rana e che ha come Presidente Onorario il direttore d’orchestra Antonio Pappano.
Classiche Forme è una rassegna estiva tra le più ‘giovani’ di oggi. Giunge infatti quest’anno all’ottava edizione, ma nel suo dna possiede certamente quegli elementi di novità creativa e di originalità, certamente trasfusi dalla sua fondatrice Beatrice Rana, tra le pianiste più apprezzate a livello nazionale ed internazionale, che è riuscita a dare a questo festival un’impronta del tutto desueta proponendo, come vedremo, contenuti musicali di grande interesse.
L’ottava edizione del Festival Classiche Forme si svolgerà nel periodo che va dal 14 al 21 luglio 2024, è promosso dall’Associazione Musicale Opera Prima e conferma le peculiarità di programmare gli appuntamenti musicali per valorizzare i luoghi d’arte del Salento assieme al territorio ed alle campagne circostanti. Il tutto rispettando la qualità delle proposte musicali, non solo per le partiture scelte ma anche per la valenza degli interpreti chiamati ad eseguirle con lo scopo di creare quelle occasioni che possono contribuire a favorire una più stretta relazione tra palcoscenico e pubblico.
Per comprendere con efficacia lo spirito che anima questa particolare rassegna è necessario citare le parole della stessa Beatrice Rana che sono chiarificatrici e illuminanti:
“Classiche Forme rappresenta per me quel piccolo scrigno in cui idee, visioni, riflessioni, figure di musicisti, programmi musicali, connessioni e sperimentazioni si fondono in un unico progetto, prendono forma e disegnano un percorso che ogni anno sorprende e stupisce persino me”.
Il programma di Classiche Forme 2024.
Il Festival Classiche Forme, come anticipato, è in programma dal 14 al 21 luglio prossimi con otto concerti ai quali si aggiunge un’anteprima in programma per il 13 luglio.
L’Anteprima del 13 luglio avrà luogo presso il Parco di Belloluogo di Lecce un’area verde che prende il nome dalla preziosa Torre trecentesca di Belloluogo, una delle testimonianze medioevali del Salento luogo di residenza della regina Maria D’Enghien che fu contessa di Lecce dal 1384. La serata anche quest’anno è affidata ai Virtuosi di Sansevero che proporranno le popolari Las Cuatro Estaciones Porteñas (Le Quattro Stagioni di Buenos Aires) di Astor Piazzolla.
Dopo l’anteprima, nella successiva domenica 14 luglio, al via il primo dei quattro concerti previsti nel Chiostro del Rettorato di Lecce un luogo che è considerato il cuore pulsante di questo festival. Si trova nel Convento dei Carmelitani di Lecce ed è attiguo alla Chiesa di S. Maria del Carmine realizzato tra il ‘500 e il ‘600 da Paduano Bax, su stratificazioni precedenti. Il chiostro nella seconda metà del Seicento fu arricchito da affreschi con storie dei Santi dell’ordine ma nei primi anni 2000 fu significativamente restaurato quando, grazie ad un’intensa campagna di scavi, riemerse una sequenza di tredici fasi di occupazione che vanno dal paleolitico fino alla fine del ‘500, passando per i Messapi, l’età tardoromana e il Medioevo.
In questa serata sarà impegnato il trio composto da Beatrice Rana, dal Premio Paganini Sayaka Shoji e dal violoncellista austro-iraniano Kian Soltani. Proporranno il Trio n. 4 Op. 90 in Mi minore “Dumky” di Antonin Dvořák e il Trio n. 1 per pianoforte e archi Op. 8 di Johannes Brahms. Sarà la prima tappa di una importante iniziativa che si svilupperà durante questo festival, dedicata a Dvořák con l’integrale dei quattro Trii per pianoforte ed archi per ricordare il compositore ceco a 120 anni dalla morte.
Lunedì 15 luglio sarà una giornata intensa per Classiche Forme. Alle ore 19.30 Palazzo Maresgallo, dimora storica e gioiello architettonico cinquecentesco nel cuore di Lecce, accoglierà una ‘conversazione’ con Nicola Piovani e Leonetta Bentivoglio.
Ma alle ore 23.00 il Chiostro dell’Antico Seminario di Lecce ospiterà un concerto è in collaborazione con l’Accademia Stauffer di Cremona con protagonista il Trio Rinaldo (Leonardo Ricci violino, Rebecca Ciogli violoncello e Lorenzo Rossi pianoforte) che eseguirà di Hans Werner Henze la Kammersonate e di Antonin Dvořák il Trio per pianoforte e archi n. 1 in si bemolle maggiore op. 21 (B.51).
Sarà questo il primo dei tre appuntamenti del ciclo Notturni che proseguirà il 17 luglio in collaborazione con la Scuola di Musica di Pinerolo e il trio composto da Federica Severini violino, Anzhe Zuo violoncello e Pier Carmine Garzillo pianoforte e il 18 luglio con la Scuola Internazionale di Musica Avos Project e il Trio Alea. I tre appuntamenti avranno come denominatore comune la presenza di un trio di Dvořák.
Per martedì 16 luglio il primo dei tre ‘Fuoriporta’ in programma. Si tratta di “Classiche Forme per Fondazione Sylva” Evento Speciale – La Romanza dell’Ulivo.
L’iniziativa pone in primo piano l’intervento di riforestazione nei territori che il batterio della Xylella ha devastato distruggendo una cospicua fetta delle piante di ulivo che sono uno dei vanti del paesaggio e della cultura contadina di questa terra, danneggiando così un patrimonio arboreo ultra secolare.
Questo ‘speciale’ concerto avrà luogo nella sede della Fondazione Le Costantine, immersa nella campagna della penisola salentina, a Casamassella, frazione di Uggiano la Chiesa, situata a ridosso della Valle dell’Idro dove l’azzurro mare di Otranto fa da cornice a un incantevole scenario di boschi e macchia mediterranea.
Sarà eseguita in prima esecuzione assoluta “La Romanza dell’Ulivo” per pianoforte e quartetto d’archi composizione che Classiche Forme 2024 ha commissionato a Nicola Piovani, per l’occasione eseguita da Beatrice Rana, dalle violiniste Liya Petrova e Sayaka Shoji, dai violoncellisti Ludovica Rana e Kian Soltani, dai violisti Georgy Kovalev e Giuseppe Russo Rossi e dal contrabbassista Giorgio Magistroni. Nello stesso concerto saranno eseguiti Adagio e Allegro, per violoncello e pianoforte op. 70 di Robert Schumann e la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 “Pastorale” di Ludwig van Beethoven proposta nell’arrangiamento per sestetto d’archi di Michael Gotthard Fischer.
Per mercoledì 17 luglio è previsto un doppio appuntamento. Alle ore 21 si torna nel Chiostro del Rettorato a Lecce per “Divertimento all’ungherese” concerto affidato al pianista Alexander Malofeev, al violoncellista Aleksey Shadrin, alla violinista Liya Petrova e al violista Giuseppe Russo Rossi. Nel programma di Franz Schubert il Divertissement à la Hongroise in sol minore op. 54, D818 per pianoforte a quattro mani, di Ernő Dohnányi la Serenata per trio d’archi in do maggiore op. 10 e di Johannes Brahms il Quartetto per pianoforte n. 3 in do minore op. 60.
Alle 23 presso il Chiostro dell’Antico Seminario di Lecce il secondo Notturno con l’esecuzione di Tristia, La Vallée d’Obermann, per trio per pianoforte e archi, S. 378 c di Franz Liszt e il Trio per pianoforte e archi n. 2 in sol minore, Op. 26 (B.56) di Antonin Dvořák affidati a Federica Severini violino, Anzhe Zuo violoncello e Pier Carmine Garzillo pianoforte.
Giovedì 18 luglio per “Affetti popolari”, al Chiostro del Rettorato di Lecce, un incontro tra Ludovica Rana al violoncello, Hyeyoon Park al violino, il giovanissimo georgiano Georgy Kovalev alla viola e Benjamin Grosvenor al pianoforte che nel Chiostro del Rettorato di Lecce proporranno la Sonata n. 3 in do minore per violino e pianoforte op. 45 di Edvard Grieg e il Quartetto per pianoforte n. 1 in sol minore op. 25 di Johannes Brahms.
Alle 23, inoltre, presso il Chiostro dell’Antico Seminario di Lecce, l’ultimo appuntamento di Notturni con il Trio Alea (Viola Pasquini, violino, Mattia Geracitano, violoncello e Dario Callá pianoforte) che eseguiranno di Joaquín Turina Círculo. Fantasia per pianoforte, violino e violoncello op. 91 e di Antonin Dvořák il Trio per pianoforte e archi n. 3 in fa minore op. 65 (B.130).
Venerdì 19 luglio si passa al Castello Volante di Corigliano d’Otranto che secondo il pensiero dello studioso specialista di questo genere di costruzioni, Gennaro Bacile di Castiglione, è il
“più bel monumento di architettura militare e feudale del principio del Cinquecento in Terra d’Otranto”,
ed è uno dei più illustri esempi del passaggio dalle torri quadre medievali a quelle rotonde rinascimentali. Oggi si presenta con una facciata barocca realizzata nel XVII secolo, con mensole decorative e figure antropomorfe lungo la balconata.
In questa importante tappa per il festival ci sarà il concerto “ARCHItetture Sonore” con il Quartetto Modigliani (Amaury Coeytaux e Loic Rio violini, Laurent Marfaing viola e François Kieffer violoncello). In programma Wolfgang Amadeus Mozart con il Quartetto per archi n. 3 in sol maggiore, K 156 “Milanese” e Ludwig van Beethoven con il Quartetto per archi n. 7 in fa maggiore, Op. 59 n. 1 “Razumowsky”.
Per sabato 20 luglio è previsto il terzo appuntamento con ‘Fuoriporta’ con la cornice di uno dei luoghi più suggestivi del Salento, La Masseria Le Stanzìe di Supersano, una delle più antiche masserie salentine, oggi nota per i caratteristici pomodori “te pendula” (appesi) che tingono di rosso molti suoi porticati.
In programma “I 5 Elementi”, Concerto-opera per violino, pianoforte e quintetto d’archi del compositore salentino Alessandro Quarta. Con lui il pianista, arrangiatore e jazzista leccese Giuseppe Magagnino e l’apprezzatissima orchestra da camera de I Solisti Filarmonici Italiani.
L’ottava edizione di Classiche Forme si chiuderà domenica 21 luglio alle ore 21 presso il Chiostro del Rettorato di Lecce con la tradizionale Maratona Finale intitolata “Hommage à la France”. La serata è nata dall’idea di Beatrice Rana di ricreare lo spirito degli oceanici programmi in voga a inizio Novecento ed avrà un nutrito programma che prevede musiche di Maurice Ravel Rapsodie espagnole, M.54, per pianoforte a 4 mani, di Gabriel Fauré Dolly, sei pezzi per pianoforte a quattro mani op. 56, di Cesar Franck Quintetto in fa minore per pianoforte e archi e di Ernest Chausson Concerto in re maggiore per violino, pianoforte e quartetto d’archi Op. 21 eseguite dalla stessa Beatrice Rana, da Massimo Spada e Benjamin Grosvenor al pianoforte, dal Quartetto Modigliani, dal violino di Sayaka Shoji.
Come il nostro lettore potrà notare Classiche Forme 2024 è un festival che riesce ad abbinare i capolavori della Grande Musica all’arte e all’ambiente naturale di un territorio che, assieme ad altri della nostra Italia, contribuiscono a rendere il nostro paese uno dei luoghi più attraenti del mondo. Beatrice Rana ha concepito un programma del tutto godibile nell’insieme ma con lo sguardo rivolto al futuro proponendo una lunga serie di giovani interpreti di già provate e incontestabili doti musicali e interpretative che lasciano intravedere un roseo futuro e quel rinnovamento nell’interpretazione musicale che raccoglie il testimone della tradizione e delle esperienze passate per percorrere nuove ed inesplorate strade.
Classiche Forme può essere, quindi, una buona occasione per visitare questo splendido angolo d’Italia, godere delle sue bellezze e delle sue doti di ospitalità arricchendo, nel contempo, l’esperienza di ascolto di tutti coloro che amano la Musica.
Per tutte le informazioni http://www.classicheforme.com
Claudio LISTANTI Roma 12 Maggio 2024