di Claudio D’ALELIO MARESCOTTI
DIFENDERE LA CREATIVITÀ DEGLI ARTISTI IN UN MONDO SEMPRE PIU’ ASETTICO
Dal 2013 grazie al Rapporto ONU del Consiglio per i diritti umani, la Relatrice speciale Farida Shaheed si è concentrata sul Diritto alla Libertà di espressione e creazione artistica, che comprende il diritto di tutte le persone di sperimentare e contribuire liberamente alle espressioni e alle creazioni artistiche, attraverso la pratica individuale o congiunta e pertanto di avere accesso e godere delle arti e diffondere le loro espressioni e creazioni.
In un recente Rapporto dell’UNESCO a livello mondiale, sono state documentate più di 1.200 violazioni della libertà artistica e purtroppo , ben 39 artisti sono stati uccisi .
Il rapporto dell UNESCO identifica diverse forme ricorrenti di violazione della libertà artistica: online e offline molestie, perdita improvvisa di reddito, procedimenti giudiziari, violenza fisica, censura… Attacchi accentuati dalla precarietà delle condizioni di lavoro, dei mezzi di sussistenza e di protezione sociale.
Il Rapporto rileva, inoltre, i rischi aggiuntivi affrontati dalle artiste e dalle professioniste della cultura in situazioni di emergenza.
Il rapporto dell’UNESCO “Difendere le voci creative”, sottotitolato “Artisti in situazioni di emergenza: imparare dalla sicurezza dei giornalisti”, mira quindi a
“incoraggiare le sinergie tra artisti e giornalisti da un lato, e le organizzazioni di categoria che lavorano per migliorare la sicurezza di artisti e giornalisti dall’altro”,
nonché individuare
“misure concrete per rafforzare la tutela degli artisti in caso di crisi, traendo insegnamenti dai progressi compiuti nella tutela dei giornalisti”.
Il rapporto distingue due fasi durante le quali artisti e giornalisti devono essere oggetto di particolare attenzione: una fase di intervento di emergenza, con azioni immediate e una fase di recupero post-emergenza che richiede iniziative strutturali e di lungo termine.
E’ indubbio che questo Rapporto costituisca un segno di attenzione internazionale verso gli artisti e, implicitamente, una condanna nei confronti dei governi che li censurano o li reprimono con la violenza.
D’altra parte, questo gesto della Comunità Internazionale avrà un’eco immediato e potente in certi Paesi, di fronte a tentazioni autoritarie, come ricordato pertinamente da Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’UNESCO:
“Perché queste voci libere (artisti) talvolta disturbano, proprio perché sono Libertà, come espressione elevata” e perché “offrono altri orizzonti, rispetto a quelli auspicati dai poteri in carica’.’
Qui il link per leggere il Rapporto UNESCO nella versione in Inglese e Francese : https://www.gcedclearinghouse.org/node/127907?language=fr
Claudio D’ALELIO MARESCOTTI Roma 16 Giugno 2024