di Claudio LISTANTI
È stata recentemente presentata la Stagione Lirica e di Balletto del Teatro dell’Opera di Roma per il periodo 2024-2025 che propone un programma vasto ed interessante unitamente ad elementi di novità. La presentazione è avvenuta in una affollata conferenza stampa condotta dal Sovrintendente Francesco Giambrone assieme al quale hanno partecipato tutte le cariche artistiche del teatro, Paolo Arcà direttore artistico, Michele Mariotti direttore musicale e Eleonora Abbagnato direttrice del Corpo di Ballo.
Assieme a loro alcune cariche istituzionali del territorio, Renata Baldassarre assessore alla Cultura Regione Lazio e Roberto Gualtieri sindaco di Roma e Presidente del Consiglio di indirizzo assieme al vicepresidente Barbara Marinali che è anche presidente del Gruppo Acea tra i soci privati della Fondazione Teatro tra i quali c’è anche la Camera di Commercio di Roma alla conferenza rappresentata dal presidente Lorenzo Tagliavanti.
La Stagione 2024-2025 giunge trovando, come orgogliosamente ha messo in risalto il sovrintendente Giambrone
“… Un teatro in ottima salute, con un bilancio solido e in attivo ormai da tanti anni, con una media di riempimento della sala che supera il 90%, e con tantissime serate sold out, che ci hanno spinto a riaprire dopo anni la vendita dei posti di solo ascolto. Un progetto culturale fondato sulla curiosità e che punta a creare un luogo di riflessione, uno spazio di pensiero critico e libero”.
Questo stato dei fatti ha permesso agli organizzatori di approntare una stagione caratterizzata dai “segni +” (citazione dello stesso Giambrone) vale a dire spettatori in aumento, aumento dei titoli in programma e aumento complessivo delle recite. Su queste basi e sulla positività dei bilanci ormai costante da anni, è costruita la stagione prossimo che presenta, oltre a numerosi punti di interesse anche il debutto nel ruolo di direttore artistico del musicista Paolo Arcà. Il cartellone propone 11 nuove produzioni, di cui 9 d’opera e 2 di danza, per un totale di 12 titoli operistici, 7 balletti e 6 concerti che si traducono in tre titoli di opera, uno di danza, un concerto e 17 serate complessive in più rispetto allo scorso anno.
Prima di esporre in sintesi il contenuto del cartellone 2024-2025 del Teatro dell’Opera, che sarà inaugurato con Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi vorremmo mettere in evidenza l’elemento più interessante delle scelte artistiche operate. A nostro giudizio, infatti, con questa stagione ci troviamo di fronte ad un “ritorno all’antico” inteso non in senso dispregiativo ma, piuttosto, nel senso della ricerca di una nuova via circa gli allestimenti scenici da utilizzare per le rappresentazioni.
Si nota infatti che alcuni capolavori saranno eseguiti con allestimenti ‘storici’ come ad esempio la Carmen di Bizet che sarà riproposta nella realizzazione scenica del 1970 di Renato Guttuso, l’Italiana in Algeri nell’allestimento firmato da Emanuele Luzzati per il Teatro Massimo di Palermo, la Tosca, già in repertorio da anni qui a Roma eseguita nell’allestimento della prima assoluta del 14 gennaio del 1900 ricostruito sui bozzetti originali di Adolf Hohenstein per finire con la riproposta del balletto Marco Spada, grande e famosa produzione del teatro. Speriamo sia l’inizio di un nuovo futuro per il teatro lirico che lo allontani da quella vera e propria tragedia che è la ricerca ossessiva del nuovo e della novità che affligge molti capolavori del teatro per musica molti dei quali non necessitanti di alcuna novità in quanto già capolavori teatrali, frutto del pensiero e dell’opera di grandi artisti, sia musicisti che librettisti e, quindi, equilibrati e simmetrici.
Stagione 2024-2025. Le anticipazioni.
La Stagione Lirica 2024-2025, come già accennato prenderà il via il 27 novembre 2024 con la rappresentazione di Simon Boccanegra di Verdi diretto da Michele Mariotti e con la regia dell’inglese Richard Jones. Compagnia di canto di grande livello con Luca Salsi Simone, Eleonora Buratto Maria Boccanegra e Michele Pertusi Fiesco.
Poi ci sarà Tosca di Puccini la cui prima recita è prevista il 14 gennaio 2025 e 125 anni esatti dalla prima assoluta. Con repliche fino al 19 gennaio ed altre riprese nel corso della stagione, dal 1° al 6 marzo e dal 9 al 13 maggio. La regia è ripresa da Alessandro Talevi mentre nella direzione si alterneranno Michele Mariotti, Francesco Ivan Ciampa, Daniel Oren e James Conlon. Nel ruolo del titolo Saioa Hernández, Anna Netrebko, Anna Pirozzi, e la star emergente Anastasia Bartoli si alterneranno per rendere questa Tosca un vero e proprio manifesto dell’opera lirica a Roma per essere vero e proprio catalizzatore di pubblivo nel periodo dell’Anno Santo.
Poi torna al Costanzi, dopo 45 anni di assenza, il capolavoro noir di Donizetti Lucrezia Borgia che sarà in scena dal 16 al 23 febbraio con la regia di Valentina Carrasco, la direzione di Roberto Abbado con Lidia Fridman, al suo debutto all’Opera di Roma, e Angela Meade, che si alterneranno nel ruolo del titolo.
Sarà poi la volta Alcina di Händel mai rappresentata qui a Roma nonostante i 290 anni di età di uno dei capolavori dell’opera barocca. Protagonisti Mariangela Sicilia e il controtenore Carlo Vistoli, rispettivamente Alcina e Ruggiero. Nuovo allestimento, realizzato in collaborazione con De Nationale Opera di Amsterdam, affidato a Pierre Audi per la regia, mentre sul podio ci sarà lo ‘specialista’ Rinaldo Alessandrini. (Dal 18 al 26 marzo)
Dal 23 aprile al 2 maggio la terza e ultima tappa del progetto “Trittico Ricomposto” con l’accoppiata Suor Angelica-Puccini/Il prigioniero-Dallapiccola. Regia di Calixto Bieito, direzione Michele Mariotti, interpreti principali Corinne Winters (Suor Angelica), Mattia Olivieri e Ekaterina Semenchuck (Prigioniero).
Dal 5 al 12 giugno la rossiniana L’italiana in Algeri firmata da Emanuele Luzzati con la regia di Maurizio Scaparro ripresa da Orlando Forioso con il debutto del mezzosoprano Maria Kataeva e la direzione di Sesto Quatrini. Dal 21 al 28 giugno la Camen di Bizet per la bacchetta di Omer Meir Wellber, ed il debutto al Teatro Costanzi di Gaëlle Arquez nel ruolo del titolo.
Dopo l’estate dal 19 al 28 settembre ritorno di Benjamin Britten con The Turn of the Screw (Il giro di vite) regia di Deborah Warner, direzione di Henrik Nánási e il tenore Ian Bostridge specialista di Britten. Dal 9 al 16 ottobre 2025 prima italiana di Adriana Mater di Kaija Saariaho. Regia di Peter Sellars e la direzione di Ernest Martínez Izquierdo.
Si valicheranno anche i confini del Costanzi giungendo, dal 26 al 31 ottobre 2025, nello storico spazio delle Terme di Diocleziano. Ci sarà Stabat Mater, su musiche di Giovanni Battista Pergolesi e Giacinto Scelsi. Regia, scene, costumi e luci di Romeo Castellucci. Direzione di Michele Mariotti ed interpreti il soprano Emőke Baráth e il contralto Sara Mingardo.
Per il Teatro Nazionale, spazio satellite del Teatro dell’Opera, è prevista una nuova dimensione con interessanti proposte. Dal 14 al 23 maggio Il re pastore di Mozart. Regia di Cecilia Ligorio, direzione di Manlio Benzi. Tra gli interpreti Juan Francisco Gatell. Dal 18 al 24 ottobre 2025, un dittico con Il diario di uno scomparso di Janáček con Matthias Koziorowski e il mezzosoprano Veronica Simeoni e La voix humaine di Poulenc e la voce di Anna Caterina Antonacci. Regia di Andrea Bernard con i due atti unici proposti nella versione con pianoforte eseguita da Donald Sulzen.
Grande spazio anche per la Danza
Di rilievo anche gli spettacoli di Danza merito della conduzione del Corpo di Ballo affidata a Eleonora Abbagnato. Molti gli appuntamenti a partire da Lo schiaccianoci di Čajkovksij per Natale nella visione coreografica di Paul Chalmer. Sul podio la direttrice Andrea Quinn e ruoli affidati a Madison Young e Julian MacKay, principals del Bayerische Staatsballett al loro debutto al Costanzi (Dal 15 al 24 dicembre)
A Capodanno, dal 31 dicembre al 5 gennaio Il pipistrello, il balletto umoristico creato nel 1979 da Roland Petit, tratto dall’operetta di Johann Strauss jr. Nel ruolo principale si alterneranno Rebecca Bianchi e la prima ballerina Federica Maine. Direttore Alessandro Cadario.
Dal 26 al 31 gennaio la Carmen nella lettura di Jiří Bubeníček e dal 2 al 5 marzo si torna alla Nuvola dell’Eur con un Trittico di danza, In Esisto di Vittoria Girelli, S di Philippe Kratz e Creature di Francesco Annarumma con musiche di Ezio Bosso. Dal 3 al 9 aprile Onegin di Cranko con Nicoletta Manni, Friedemann Vogel e la direzione di Philip Ellis. Dal 20 al 25 maggio un altro trittico, Four Last Songs di David Dawson, Subject to Change di Paul Lightfoot e Sol León e Cacti di Alexander Ekman. Direzione d’orchestra di Benjamin Pope.
La stagione di danza si chiude con un omaggio a Pierre Lacotte. Dal 25 al 31 ottobre 2025 sarà in scena Marco Spada, che Lacotte aveva ricreato nel 1981 proprio per l’Opera di Roma per il grande Rudolf Nureyev nel ruolo del protagonista. Ospiti saranno Olga Smirnova dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam, Igor’ Cvirko del Teatro Bol’šoj e Iana Salenko dello Staatballett Berlin. L’Orchestra dell’Opera sarà diretta da David Garforth.
I Concerti Sinfonici
Di grande interesse anche la Stagione Sinfonia. Il 7 novembre Esa-Pekka Salonen, tappa romana della Philharmonia Orchestra di Londra con Sibelius e Bartók. L’8 dicembre Michele Mariotti con Schubert, Mahler e Beethoven. Sabato 22 marzo sempre Mariotti con Ein deutsches Requiem di Brahms. Il 28 aprile sarà ospite l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori diretta da Ignazio Maria Schifani. In occasione dei trecento anni dalla morte di Alessandro Scarlatti, in collaborazione con il Ministero dell’Università e Ricerca e il Conservatorio di Palermo, è proposta la sua serenata La gloria di primavera.
Il 10 maggio sul podio James Conlon con Šostakovič e Beethoven. Il 26 settembre 2025, infine, il debutto all’Opera del giovane direttore Diego Ceretta con Brahms, Dvořák e il violino solista Marc Bouchkov.
Questa in estrema sintesi la Stagione 2024-2025 del Teatro dell’Opera di Roma. La campagna abbonamenti inizierà il 7 settembre prossimo. Tutte le informazioni su www.operaroma.it
Claudio LISTANTI Roma 23 Giugno 2024