Le “liturgie” della musica di Girolamo De Simone: musica contemporanea e musica di avanguardia a Napoli.

di Giulio de MARTINO

Girolamo De Simone (Napoli, 1964) – compositore e pianista, storico della musica, maestro di “nuove musiche” ed editore di “nuovi discorsi” sulle musiche – con la rivista “KonSequenz”, dal 1994 – ha da poco pubblicato il CD “Liturgie”.

Fig. 1 Girolamo De Simone, “Liturgie”, KonSequenz, KNZ022, 2024
Fig. 2 La locandina del concerto a “Casa Morra. Archivio d’arte contemporanea”, 10 aprile 2024.

La registrazione live dei 6 brani riprodotti sul CD è avvenuta, nell’aprile del 2024, con una esecuzione al pianoforte effettuata alla Fondazione Morra di Napoli, in occasione della mostra dedicata al poeta intermediale francese Henri Chopin (Parigi, 18 giugno 1922 – Londra, 3 gennaio 2008).

Attivo dal 1982, De Simone ha conosciuto personalità quali John Cage, Elliot Carter, Michael Nyman ed ha lavorato/interagito con alcuni dei più importanti compositori contemporanei, tra cui Luc Ferrari, Vittorio Rieti, Pietro Grossi, Luciano Chailly, Giuseppe Chiari, Daniele Lombardi, Giancarlo Cardini, Enrico Cocco.

Con lui, Luciano Cilio, Giuseppe Chiari, Eugenio Fels, Gabriele Montagano (e pochi altri) hanno il merito di aver introdotto a Napoli l’esecuzione e lo studio della “Nuova Musica” novecentesca. In una città in cui erano fortemente rappresentate la cultura e la tradizione secolare della musica classica e operistica – con il Conservatorio di San Pietro a Maiella, il Teatro di San Carlo – e dove la canzone locale vantava una lunga storia e un grande radicamento popolare, la musica contemporanea e la musica di avanguardia avrebbero ampliato quel processo di innovazione linguistica e culturale che le arti visive e il teatro avevano innescato a partire dagli sconvolgimenti del 1968[1].

Fig. 3 Girolamo De Simone al pianoforte

Oggi, la musica di De Simone si pone al centro di una «ritualità» che libera il pubblico dall’ubiqua ed equivoca astrazione informatica. Teorico della «border music» – una musicalità che è intrinsecamente plurale per generi e sconfinata per attraversamenti – De Simone pratica la composizione come circolarità fra «nuove musiche» e «storia della musica»[2].

Ha scritto De Simone:

«Il titolo, “Liturgie”, allude a una modalità particolare del far musica, che, sin dal momento della composizione, è quasi un rituale capace di scatenare una differente consapevolezza, laddove la percezione dell’altro da sé viene enfatizzata e resa rutilante movimentazione dell’attimo presente».

Le sei tracce sonore del CD vanno dalle “Sacre campane del Tibet” al “Corale per Lorenzo”, dalla “Piccola invenzione bimodale” al “Pezzo fantastico” fino alla “Liturgie du Souffle”. Propongono, oltre che un saggio di esecuzione, un variegato repertorio di composizioni.

Nel CD vi sono sia brani pianistici che elettronici. L’analisi delle partiture dei compositori del passato – come pure la riproduzione di sonorità arcaiche – provoca continui ritorni nel contemporaneo. Si attivano «cellule musicali» prelevate altrove e innestate in corpi musicali diversi: nella «biologia musicale» non vi è cesura.

Fig. 4 Il Maestro Girolamo De Simone

La riproduzione su CD delle tracce eseguite nella «performance live» non è un mero differimento di sonorità, ma reca, umanisticamente, la documentazione e il ricordo di un evento. Le ‘Liturgie’ restano quelle dell’esecuzione, ma evocano quelle dell’ascolto.

‘Ki. Sacre campane del Tibet’ è composto con suoni estratti da fiati, corde, campane di vetro e remoti silenzi. Invece il ‘Pezzo fantastico’ è generato da cellule pianistiche estratte dalla composizione di Robert Schumann (Fantasiestücke, Op. 12, 1837) e riproposte, – sia nella traccia elettronica che dal vivo al pianoforte – con tecniche che simulano i timbri dell’elaborazione digitale.

L’elettronica si avvale di «una ‘sintesi granulare’ e di ‘inflessioni’ particolari che hanno origine in suoni timbricamente caratterizzati, come quelli di un pianoforte o di una voce». Il processo elettronico e quello dell’esecuzione pianistica sono integrati e fusi in molteplici modi. La produzione e la riproduzione del suono avvengono simultaneamente[3].

Fig. 5 Il Maestro Girolamo De Simone con i giovani pianisti Andrea Riccio e Lorenzo Pone

Altri brani del CD sono vettori della musica francese del ‘900 decostruita in cellule minimali. Ad esempio, la concezione esoterica di Erik Satie (Honfleur, 17 maggio 1866 – Parigi, 1º luglio 1925) viene rivisitata con la versione del brano ‘La settima Gnossienne’ (Le Fils des étoiles, 1891). Altri ancora – il ‘Corale per Lorenzo’ e la ‘Piccola invenzione bimodale’ – aprono, invece, strade verso il futuro: esplorano nuove tecniche armoniche, praticano la concisione tematica.

Il brano ‘Liturgie du souffle’, è un rituale sul soffio/fiato, con sequenze pianistiche che si appoggiano su di una tessitura elettronica. Questa trasfigurazione si pone in sintonia – e in contrasto – con gli esperimenti vocali ed elettroacustici di Henri Chopin.

La militanza culturale e pianistica di Girolamo De Simone si è congiunta, negli anni, con l’attenzione per l’archiviazione delle produzioni e delle esecuzioni musicali. Grande rilievo hanno avuto l’organizzazione di rassegne quali “Eclettica – Musica Millemondi” svoltasi dal 1997 al 2022 al Teatro “Galleria Toledo”, significativo è stato il consolidamento di scuole per strumentisti (pensiamo al ciclo degli “Approdi”). «Nuova musica» significa anche «nuovi esecutori».

Fig. 6 Luciano Cilio © Foto di Fabio Donato

Il “Fondo KonSequenz – De Simone” Raccoglie edizioni in formato cartaceo e digitale, corrispondenze, audio di musica elettronica e documenti fotografici e di video-arte (Grossi, Chiari, Zaffiri, Cilio etc.). È oggi custodito nella sede di “Casa Morra. Archivio d’Arte Contemporanea”: il tempio delle arti d’avanguardia creato da Giuseppe Morra nel Palazzo Cassano Ayerbo D’Aragona a Materdei.

Nel fondo è incluso il patrimonio di memorie storiche, documenti, nastri ecc. che provengono dal lavoro del “Gruppo Ricerca e Sperimentazione musicale”, nato ad opera di Girolamo De Simone, Eugenio Fels e Gabriele Montagano negli anni ‘80.

De Simone ha donato alla Fondazione Morra il pianoforte appartenuto a Luciano Cilio © Foto di Fabio Donato  (Fig. 6) pianista e compositore divenuto a Napoli leggendario. Di Cilio, De Simone è custode delle opere e della memoria, oltre che studioso ed interprete.

Fig. 7 Girolamo De Simone, “Liturgie”, KonSequenz, KNZ022, 2024.

Giulio de MARTINO  Napoli 29 Settembre 2024

Discografia

Girolamo De Simone, “Liturgie”, CD, KonSequenz, KNZ022, 2024.

Luciano Cilio, Eugenio Fels, Gabriele Montagano, Girolamo De Simone,L’Incantesimo della Soglia” (4 CD Box), KNZ019/022, 2018.

Autori Vari, “Approdi, Avanguardie musicali a Napoli”, CD, Volume I, KNZ023, 2020.

Autori Vari, “Approdi, Avanguardie musicali a Napoli”, CD, Volume II, KNZ024, 2020.

Autori Vari, “Approdi, Avanguardie musicali a Napoli”, CD, Volume III. KNZ025, 2020.

Andrea Riccio,Artic_Akt”, CD, KonSequenz, KNZ027, 20

NOTE

[1] AA.VV., Percorsi della musica a Napoli nel Novecento, a c. di Gianluca D’Agostino, in “Meridione”, V, 2, Napoli, ESI, aprile-giugno 2005.
[2] Girolamo De Simone, “Frontecontrofrontiera”, Pisa 1999, Ars publica (ARS143-004); Id. “Border Music”, Napoli 2000, Konsequenz (Border/CD001).
[3] Girolamo De Simone, Il suono è un altro sguardo, Ancona, Crac Edizioni 2022.