Mediterraneo “Mare Leggendario”, dallo sbarco di Enea a quello degli Americani

redazione

MARE LEGGENDARIO, COME ERAVAMO

Lo sbarco di Enea e quello degli americani, i film del ciclo “peplum”, Nettuno, Anzio, Lavinio e la Riserva Regionale di Tor Caldara

1 locandina

Forse è un’occasione per rievocare un po’ di storia ed un po’ di nostalgica bellezza di questo mare, tra Anzio, Nettuno e Lavinio, detto anche il “mare di Roma”, cioè dove molti romani si sono comprati una casetta o una magnifica villa negli anni del dopoguerra, quando questa zona fu anche presa d’assalto dalla speculazione edilizia. Adesso che il Mediterraneo è sempre più bagnato di sangue umano e percorso da dolorose migrazioni, chi va in vacanza da queste parti dovrebbe ricordare il leggendario approdo di Enea (a causa di nozioni scolastiche, se ancora se ne parla nei programmi) o almeno lo sbarco dell’esercito americano del 22 gennaio 1944, che sul momento fu quasi indolore, ma divenne cupo procedere degli eventi nei mesi successivi. Infine bisognerebbe avere presente che questi luoghi furono evocativo scenario di film, in particolare del cinema denominato “Peplum”, che tanto ha avuto successo negli anni ‘50 e ‘60.

2 Evento RAW

Carla Guidi ha curato questa mostra, inserita anche come evento Rome Art Week 2024 https://romeartweek.com/it/eventi/?code=FIUEMF; coinvolgendo due artisti, Valter Sambucini fotografo, e Placido Scandurra pittore. Così foto, acquarelli ed incisioni ispirati al mare di questa storica spiaggia ricorderanno come eravamo, quando vivevamo in queste spiagge splendide vacanze ed emozioni.

Inaugurazione della mostra sabato 19 ottobre 2024 ore 18.00/21.00 con intervento musicale originale alla tastiera elettronica del dr Keylord, nel Centro EMI SOCIAL LAB – via Emilio Lepido, 40/A – quartiere Tuscolano (RM) – La mostra proseguirà fino al 26 ottobre 2024 con due eventi.

Mercoledì 23 ottobre 2024 ore 18 – Carolina Farina intervisterà gli artisti Valter Sambucini e Placido Scandurra e presenterà il libro di Carla Guidi su Placido Scandurra “Lo sguardo della Sibilla” (Robin editore 2022).

3 Placido Scandurra, Bagnanti, acquaforte acquarellata

Sabato 26 ottobre 2024 ore 18.00/20.00 – Massimo De Simoni (Presidente Ass Etica) presenterà il libro di Carla Guidi “Un ragazzo chiamato Anzio(Arduino Sacco editore) e l’attrice Simona Verrusio leggerà alcuni brani del libro. Sarà presente l’autrice. INGRESSO LIBERO

4 – Cover: Un ragazzo chiamato Anzio

Come arrivare: Metro Giulio Agricola o con l’auto, parcheggio piazza di Cinecittà

La leggenda narra dell’eroe troiano Enea che, scampato insieme al padre Anchise e al figlioletto Ascanio alla distruzione della sua città da parte dei Greci, sbarcò dopo lunga navigazione, sulle coste dell’Italia centrale nell’antica Lavinium, ovvero Lido di Enea.

Anche se recenti scavi archeologici, condotti dal 1957 in poi dall’Università di Roma, hanno stabilito che fu invece il Borgo di Pratica di Mare, dove sarebbe sorta l’acropoli dell’antica “città latina”, i film in costume, del genere “Peplum”, sono stati invece girati, per la maggior parte a Lavinio, in località Tor Caldara, tutt’ora fiorente Riserva Naturale Regionale.

5 – Placido Scandurra 1986 Bagnanti (Tor Caldara) tempera

Come scrive Carla Guidi nella presentazione:

Fu il massiccio investimento di capitali statunitensi che avviò anche in Italia questa epopea rievocativa. Trame incrociate, sincretiche, e creative compresenze di miti ed eroi appartenenti a svariate mitologie, diedero a questo filone un discreto gradimento da parte di un pubblico che, dopo il disastroso dopoguerra ed il fiorire poi di una economia accelerata, avevano un grande bisogno di sognare paladini possenti: Ercole, Maciste, Ursus, Spartaco, ma anche di mettere in scena una propria rivincita culturale sugli americani liberatori, utilizzando tra l’altro i nostri veri eroi dell’epoca, i migliori attori del teatro italiano.
Mario Feliciani, Arnoldo Foà, Enrico Maria Salerno, Gianni Santuccio, Mario Scaccia, Alberto Lupo tra gli altri, andarono così ad interpretare antieroi esasperanti e crudeli, facendo in qualche modo la parodia di quei nazisti che avevano recentemente umiliato e tormentato Roma con le stragi ed i rastrellamenti.
6 – Valter SambuciniI, Anni ’60 b – foto digitale 2024

Carla Guidi ci presenta i due artisti come appartenenti a quel pubblico che all’epoca veniva in vacanza da queste parti, ma non solo. Il fotografo e giornalista Valter Sambucini ed il pittore ed incisore Placido Scandurra, sono stati presentati in questa occasione di nuovo insieme per RAW 2024.

Essi hanno fatto percorsi e scelte diverse nella loro vita, ma avendo quasi la stessa età (quindi esperienze storiche comuni) hanno sottili affinità ideologiche nella loro ispirazione creativa e vanno a costituire due aspetti di un percorso poetico ed immaginifico nel quale, una presenza significativa e di riferimento, è stata anche quella di Italo Calvino per la mostra per RAW 2023 presso l’Associazione Culturale “Lavatoio Contumaciale” di Roma.

7 – Valter Sambucini, Shingle – foto digitale 2014

Come scrive ancora Carla Guidi:

Valter Sambucini www.valtersambucini.it

ha fotografato le manifestazioni e le rievocazioni storiche annuali dello sbarco americano del 22 gennaio 1944, foto che sembrano d’epoca poiché i personaggi hanno recuperato divise e armamenti dal Museo dello Sbarco di Anzio in via di Villa Adele, ma le loro espressioni tradiscono qualcosa che somiglia all’angoscia, una riflessione che conduce all’attualità drammatica del nostro presente. Altre foto invece sono dedicate al mare stesso, come libertà ed all’acqua come lenitivo di tutti i mali; colgono le rifrazioni di presenze, come fantasmi che emergono dalle pozze d’acqua sulla spiaggia dopo la prima pioggia autunnale o l’ultimo acquazzone primaverile. Coppie di anziani che passeggiano, ombrelloni isolati attraversati dal sole, vibrazioni colorate di case che, riflesse nell’acqua, sembrano castelli di sabbia risparmiati dalla marea, come in un sogno.
8 Valter Sambucini, People on the beach
9 Valter Sambucini Castelli di sabbia

 

 

 

– Placido Scandurrawww.placidoscandurra.it

invece presenta alcuni acquarelli ed incisioni del 1986 ma anche di anni precedenti per esempio, nei quali lavorava già alla serie “I bagnanti”. Sono gli antieroi di “Spiaggia libera” o le figurine di “Pastorali” ispirati alla mitologia greco/romana, con centauri e guerrieri del 1978 e negli anni a seguire. Rappresentano la sagra scomposta degli umili, dei perdenti senza riscatto sociale, sempre più nervosi ma consenzienti, una massa fragile che si affronta e si contagia tra i simili, minacciosa ed inoffensiva in gruppi gesticolanti, spesso democraticamente nudi, che non disdegnano la compagnia di gruppi di cani che condividono la selvatichezza dei loro padroni. Ho parlato estesamente della sua poetica nel libro a lui dedicato – Lo sguardo della Sibilla. Dal Daimon all’Anima mundi – che verrà presentato in questa occasione da Carolina Farina, mercoledì 23 ottobre all’EMI Social Lab Centro culturale, Aula studio e spazio interculturale per la formazione e la socialità.
10 Placido Scandurra,1978 Pastorale-79_Af.At, tre-colori
11 Placido Scandurra 1986_Bagnante (Anzio)_tempera su cartoncino

A conclusione della mostra sabato 26 ottobre ed anche a complemento sui fatti dello sbarco americano del gennaio 1944, la liberazione di Roma e quello che ne seguì, verrà presentato un altro libro di Carla Guidi, Un ragazzo chiamato “Anzio” (Arduino Sacco Editore) – www.arduinosaccoeditore.com – pubblicato con il Patrocinio della Provincia di Roma, del Comune di Anzio e dell’Associazione Centro Internazionale Antinoo per l’Arte, che narra, in forma di diario autobiografico, la vita di Alfredo Rinaldi, artista fotografo, nato nel 1928 ad Anzio.

Il racconto raccoglie le testimonianze di Alfredo prima e dopo lo sfollamento con la famiglia a Roma, ragazzo che, dopo aver attraversato il fronte a piedi con grande rischio ed incoscienza (con in mente l’immagine di un popolo ideale che aveva conosciuto solo attraverso il cinema) ha vissuto con l’esercito americano, partecipando a tutta la Campagna di Liberazione dell’Italia.

12 – Alfredo Rinaldi ragazzo (in primo piano) 1944 A lezione di guida con jeep americana

Fu infine assunto dall’American Graves Registration Services dall’ottobre del 1945 fino alla completa costruzione e sistemazione del Cimitero Americano di Nettuno. Avendo infatti imparato la lingua americana, era divenuto un prezioso interprete quando, delle apposite commissioni andavano per il territorio a recuperare le salme dei soldati, spesso occultate malamente o addirittura circondate da mine, chiedendo preziose informazioni agli abitanti o testimoni locali.

Divenuto infine personaggio pubblico e spesso ospite in servizi televisivi, radiofonici e nelle scuole, è stato anche invitato in America dove è stato ricevuto e premiato alla Casa Bianca, dal Presidente George Bush, per la sua importante Opera di pacificazione. E’ stato importante promotore e tra i fondatori del Museo dello Sbarco di Anzio di via di Villa Adele. Adesso una targa, apposta dalle autorità in occasione del 74° Anniversario dello Sbarco di Anzio, (in via Mimma Pollastrini, adiacente al porto di Anzio ed al Monumento ai Caduti di Piazza Garibaldi) lo ricorda come “Veterano della quinta Armata USA” come usava lui stesso definirsi.

Roma 13 Ottobre 2024