redazione
Von Buren Contemporary è lieta di presentare Looking Forward, una collettiva che invita a scoprire giovani talenti italiani con uno sguardo rivolto al futuro. Il titolo della mostra – che si traduce in Guardando avanti ma anche Non vedo l‘ora – riflette il ruolo significativo che gli artisti esposti possono rivestire nella scena artistica italiana e internazionale e, allo stesso tempo, la disposizione di vivo entusiasmo con cui la galleria presenta queste voci emergenti.
Looking Forward si focalizza su sei artisti: Matteo Casali, Giuseppe Gallace, Lau_Lana, Maria Pilotto, Lucia Simone e Lorenzo Zanotti. Tra talenti già avviati e nuove promesse, sono uniti da una comune linea pittorica figurativa e presentanoprospettive artistiche che spaziano dai media tradizionali a tecniche non convenzionali ma altrettanto sorprendenti.
Matteo Casali, nato a Schio nel 1994, si è laureato all‘Accademia delle Belle Arti di Venezia. Casali ha già all‘attivo numerose mostre che lo hanno portato all‘attenzione della critica e delle gallerie internazionali. Predilige la tecnica di olio e acrilico su tela e uno stile figurativo audace ed emotivamente carico, con sottili rimandi alla pittura di maestri quali Francis Bacon ed esponenti dell‘Espressionismo nordico come Edvard Munch. In questa mostra, Casali sfrutta il paesaggio per sottolineare un‘atmosfera di alienazione e di solitudine, in cui coppie di figure sono colte da un‘apparente tenera vicinanza e permeate da una sensazione di ambiguità e mistero. Si invita così il visitatore a riflettere su cosa si cela dietro tali opere.
Giuseppe Gallace, nato a Soverato nel 1993, si è laureato presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nonostante la giovane età, Gallace ha partecipato a molte personali e collettive, oltre ad aver vinto importanti premi. Al centro della sua narrazione pittorica dominano immagini sia di interni domestici che di esterni, spesso arricchite da figure umane ‘suggerite‘, in cui è costante l‘intenzione dell‘artista di evocare scene intime ma alienanti, dove ogni elemento è attraversato da una pulsione vitale. L‘osservatore viene sfidato giocosamente proprio dall‘artista in un esercizio mentale, in cui è invitato a completare il racconto e a colmare i vuoti della forma, del colore e dei soggetti volutamente rappresentati da Gallace.
Lau_Lana, nata a Jesolo nel 1998, ha studiato moda. La tecnica del ricamo, preziosamente tramandata da sua nonna, si è presto trasformata in una vera e propria passione, fino a diventare oggi l’elemento caratterizzante della sua identità creativa. Ispirata dalla località di mare in cui è cresciuta, l’artista ha iniziato a ‘dipingere’ con un filo di lana sulla tela, ricreando scene ambientate in spiaggia dove i colori, i motivi e la complessità dei costumi da bagno, delle sedie a sdraio e degli asciugamani dominano il quadro, creando racconti vividi e nostalgici. Il forte legame con il territorio e la particolare attenzione alle donne offrono a Lau_Lana un’ispirazione unica per poter trasformare ciò che sembra artigianato in un’arte intima e potente al tempo stesso.
Maria Pilotto nasce a Padova nel 1996 e si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2022 ha vinto il primo premio nella categoria pittura del concorso veneziano Artefici del nostro tempo rivolto ai giovani artisti sotto i 35 anni, che ha portato la Pilotto anche alla partecipazione della 59^ Esposizione Internazionale d‘Arte della Biennale a Venezia. L’artista sceglie come tema prediletto per i suoi acquerelli su carta quello del compleanno, catturando ‘comuni’ e speciali momenti di vita in tenere scene di cui esalta la preziosa intimità e gli istanti felici di calore familiare. Chi osserva le sue opere si avvicina in punta di piedi ad attimi irripetibili, resi con delicatezza dall’artista, che ne esalta la transitorietà.
Lucia Simone, nata a Perugia nel 1986, si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, specializzandosi in pittura. Le sue opere, di forte impatto emotivo, l’hanno portata a ricevere prestigiosi premi internazionali e ad esporre in rinomate istituzioni culturali. Ha inoltre partecipato a numerose mostre personali e collettive. Le sue pitture ad olio esposte prediligono come soggetto la figura umana, colta dall’artista in momenti di intima riflessione, immersa in scene misteriose e di astrazione emotiva. Grazie al tocco delicato delle morbide pennellate, l’artista suggerisce un’atmosfera onirica e a tratti malinconica, e fa credere, a coloro che guardano, di entrare per un istante nel complesso mondo interiore dei personaggi rappresentati.
Lorenzo Zanotti nasce a Bologna nel 1989, scopre la pittura grazie a suo nonno, trasformandola in un mestiere coltivato da autodidatta e creando opere sempre in grado di distinguersi. Al centro della sua ricerca artistica c’è l’uomo, o meglio la condizione umana di solitudine che, secondo l’artista, è ormai un fatto di natura. Le figure rappresentate sono colte in pose statiche, come se fossero imprigionate, lasciando all’osservatore il compito di indagarne la causa. Scaturisce dunque un senso di distacco e di sbigottimento dalle scene raffigurate, con l’impressione che i soggetti non si trovino a loro agio nel mondo perché incapaci di relazionarsi con esso.
la mostra resterà aperta fino al 15 gennaio 2025; orari: 11:00-13:30 e 16:00-19:30; domenica e lunedì su appuntamento
Von Buren Contemporary. Via Giulia 13, 00186 Roma