di Silvana LAZZARINO
A Palazzo Barberini – Gallerie nazionali di Arte Antica è stato presentato un nuovo modello pubblico-privato nato dalla collaborazione di 12 partner e delle Gallerie Nazionali di Arte Antica per la valorizzazione e innovazione del museo.
Alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, l’Associazione Civita e le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini hanno presentato a Roma i risultati del progetto WeAct3- la Tecnologia per Arte, Cultura, Turismo, Territorio: un’iniziativa di partnership pubblico-privato volta alla valorizzazione delle Gallerie.
All’incontro sono intervenuti Flaminia Gennari Santori Direttore Gallerie Nazionali di Arte Antica, Gianni Letta Presidente Associazione Civita, i partner del progetto WeACT3 cioè l’associazione Civita Avvenia, Consorzio Glossa, DM Cultura, ENEA, Ericsson, Gruppo DAB, Logotel, Mastercard, Oracle, Vodafone, Wind Tre. A moderare l’incontro è stato Simone Cosimi giornalista esperto di nuove tecnologie e innovazione.
La messa a disposizione attraverso 12 interventi delle ingenti potenzialità insite nelle nuove tecnologie nell’ambito del Progetto WeACT3, a favore della valorizzazione del patrimonio culturale, ha costituito per gli enti e le imprese partner una sfida in cui la sinergia tra capacità strategica delle aziende e competenze scientifiche della Direzione delle Gallerie, ne ha fatto un modello vincente di collaborazione pubblico-privata replicabile in altri siti culturali del Paese, nonché in grado di contribuire alla realizzazione di un’idea nuova di gestione museale.
Lo stesso Ministro Alberto Bonisoli così ha dichiarato:” il progetto WeACT³ si pone come punto di incontro tra due elementi fondamentali per il potenziamento della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale: da un lato la collaborazione pubblico-privato, dall’altro le nuove tecnologie. Si tratta di un modello virtuoso che accoglie le sfide di un mondo in continua evoluzione, puntando a una maggiore efficienza ed efficacia nella gestione delle risorse e, al contempo, ad un nuovo modo di pensare la fruizione museale, come un sistema integrato di servizi, ad alto tasso di innovazione”.
Flaminia Gennari Santori, ha sottolineato come
“i musei, e in particolare quelli di arte antica situati in edifici storici di particolare interesse, siano un laboratorio straordinario e imprescindibile per testare le tecnologie in contesti integrati e complessi: le piattaforme per l’interpretazione delle opere, la sperimentazione per una fruizione multimediale delle collezioni e degli spazi, i servizi al visitatore, e il monitoraggio delle strutture e delle opere, sono campi in cui la ricerca digitale e quella museologica si incontrano e si arricchiscono vicendevolmente. Il museo reale e il museo digitale e tutti i prodotti elaborati in questa occasione lo confermano”.
Ha poi aggiunto Gianni Letta Presidente di Civita:
“Forti dei nostri trent’anni appena compiuti, siamo convinti che tale collaborazione, nell’ambito della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali, sia la chiave strategica per far crescere le risorse economiche, migliorare l’efficienza nella gestione e innovare i processi nell’interesse superiore di un Paese, il nostro, che può vantare un patrimonio artistico-culturale di assoluto privilegio a livello internazionale”.
Un gruppo di imprese associate a Civita- Avvenia, Consorzio Glossa, DM Cultura, ENEA, Ericsson, Gruppo DAB, Logotel, Mastercard, Oracle, Vodafone e Wind Tre – per la prima volta sulla base di un progetto comune partito da una sponsorizzazione tecnica con il museo e su indicazioni strategiche suggerite dalla Direzione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, ha sviluppato soluzioni tecnologiche e innovative in maniera integrata.
Dalla fase di progettazione a quella della realizzazione, Gallerie e imprese hanno lavorato in maniera congiunta: ben 100 professionisti, con circa 20 specializzazioni differenti (ricercatori, esperti di beni culturali e di comunicazione, ingegneri, web designer, sistemisti, analisti programmatori, etc.) per un valore complessivo degli interventi di oltre 500.000 euro.
Tra i prodotti rilasciati al Museo dai partner del progetto va citato un sistema IoT di monitoraggio e diagnostica non invasivo ed una relazione di un piano di risparmio energetico volto a garantire una maggior sicurezza per le opere esposte – Energy management a cura di Avvenia ed Ericsson, e lo sviluppo di un servizio che consentirà alle Gallerie di essere il primo museo in Italia in cui sarà possibile acquistare il biglietto tramite credito telefonico – Mobile ticketing a cura di Vodafone e Wind Tre. E poi una piattaforma software di supervisione per gestire e centralizzare sistemi e sottosistemi di sicurezza installata presso la sala regia di Palazzo Barberini – Security&Safety a cura di Gruppo DAB SpA; ed un sistema, accessibile online che raccoglie, elabora ed organizza i contenuti prodotti dalle Gallerie (inventari, catalogo, immagini…), consentendo di costruire una base di conoscenza dell’intero patrimonio conservato, condivisa da tutte le funzioni organizzative del museo – Sistema di gestione delle collezioni a cura di Consorzio Glossa. Solo per citarne alcuni.
L’iniziativa dimostra l’efficacia del modello collaborativo pubblico-privato proposto che ha raggiunto tali risultati grazie all’integrazione di competenze in grado di contribuire alla realizzazione di un’idea nuova di gestione museale.
di Silvana LAZZARINO Roma dicembre 2018
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redazione
A Firenze il Direttore Eike SCHMIDT presenta il Programma delle Mostre del 2019 delle Gallerie degli Uffizi
Le mostre degli Uffizi nel 2019 spaziano nei secoli e si aprono alla città e al mondo: il cinquecentenario della nascitadi Cosimo I, nel 1519, celebra la figura del primo Granduca (colui che fece costruire gli Uffizi) con un ‘trittico’ di rassegne (sui Lanzichenecchi; sugli arazzi con storie del governo del Granduca; sulla prima scultura da lui commissionata per il giardino di Boboli, appena restaurata). Rimanendo nel ‘500, l’anno si chiuderà con l’esposizione dedicata alla figura di un grande intellettuale e intrigante del ‘500, Pietro Aretino, autore dei ‘Sonetti licenziosi’.
A marzo si celebrano le donne – contadine, operaie, imprenditrici, artiste, scrittrici e altro – raccontate nella mostra “Lessico femminile” attraverso opere che rivelano il loro ruolo nella società, dall’Ottocento al Novecento; e contemporaneamente la “personale” di Kiki Smith, una figura di primo piano dell’arte e della cultura femminista di oggi.
La scultura: si va dalla grande stagione tardo barocca della scultura in bronzo, a quella dei maggiori nomi contemporanei in campo internazionale, Tony Cragg a Boboli e Anthony Gormley agli Uffizi, con molte opere inedite o create per l’occasione.
Ufficio Stampa per le Gallerie degli Uffizi
Opera Laboratori Fiorentini – Civita
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