di Silvana LAZZARINO
Realizzata con tralci di vite presso gli spazi di Palazzo Chigi Zondadari a Siena, l’esposizione inaugura il 2 giugno e apre al pubblico dal 6 giugno
Per lasciarsi catturare entro un’atmosfera in cui ritrovare un nuovo incontro tra i linguaggi della natura e quelli prodotti dall’uomo nel dare vita a opere architettoniche di rara bellezza basta entrare negli spazi del Palazzo Chigi Zondadari a Siena dove dal 6 giugno 2023 è possibile visitare l’esposizione “Àitason” di Paolo William Tamburella arista che, noto soprattutto per i suoi interventi site specific in riferimento agli ambienti in cui sono ospitati, guarda a tematiche collegate all’identità culturale e alla riscoperta delle tradizioni. Con questa installazione la natura attraverso l’utilizzo di tralci di vite diventa presenza e ornamento degli spazi del palazzo settecentesco disegnando armonie di ritmi e movimenti a ricreare una danza entro uno scenario architettonico di rara bellezza.
L’installazione scultorea di Tamburrella che ben si inserisce nell’architettura lineare del palazzo, residenza senese della famiglia Zondadari dal 1724, inaugura la seconda edizione di “Contemporanea” iniziativa cui artisti italiani e internazionali sono invitati dal presidente della Fondazione Palazzo Chigi Zondadari Flavio Misciattelli, a realizzare lavori site-specific per gli ambienti riferiti alla corte e ai saloni del Palazzo così da rendere possibile come dichiara lo stesso Misciattelli a partire proprio da questa mostra, l’apertura alla comunità della casa museo mediante progetti di arte contemporanea la cui finalità è quella di
“ … continuare l’incontro tra presente e passato, in cui le suggestioni reciproche possono diventare un’occasione di stimolo e conoscenza”.
Ultimo palazzo ad essere edificato in piazza del Campo a Siena, questo edificio presenta un’architettura lineare, con cinque ordini di finestre, una corte interna e un agile scalone d’onore. Di interesse tra gli spazi interni è il piano nobile con la fuga di saloni e di gallerie, i soffitti affrescati e la collezione di opere d’arte.
L’opera di William Tamburella il cui titolo Àitason prende a prestito la parola di origine etrusca che fa riferimento alla coltivazione della vite sugli alberi, tecnica conosciuta anche come “vite maritata” nel sottolineare lo stretto legame che si crea tra la vite e l’albero intorno al quale essa si avvolge, esprime proprio questo abbraccio nell’espansione dei tralci di vite lungo gli interni del palazzo fino e oltre le pareti. Le tralci di vite ché l’artista ha raccolto nei vigneti della Provenza e nei terreni coltivati a vite nei dintorni di Siena, definiscono, passando dalla corte del Palazzo alle sale del Piano Nobile, un movimento il cui ritmo restituisce entro il salone da ballo una sorta di danza dove in un intreccio continuo, una moltitudine di rami si inerpica e si espande intorno a finestre e balconi comprese le opere della collezione.
Da qui l’importanza di dare valore a quel dialogo infinito tra la forza della natura e delle architetture dell’edificio ancora proprietà di una delle più antiche famiglie del territorio, il cui patrimonio è stato da sempre collegato all’attività agricola e poi reinvestito anche in un mecenatismo colto, come testimonia la collezione in esso presente.
Un dialogo che è unione tra natura e cultura dove la vite orami secca e non più utilizzabile in agricoltura, ha la possibilità di continuare a crescere e a vivere entro questa architettura e oltre essa: prima confondendosi con le pareti poi valicandole.
Come scrive la curatrice Valentina Bruschi nel suo saggio per il catalogo:
“l’installazione scultorea di Paolo William Tamburella diventa un’opera d’arte unica in cui l’intreccio di viti, dalle dimensioni sorprendenti, innestato nell’architettura settecentesca del palazzo, sembra celebrarne la magnificenza in un elogio dei secoli trascorsi e del tempo che vede l’elemento naturale porsi in simbiosi con la dimora, come se l’avesse abitata da sempre e da sempre fosse in dialogo con essa”.
Nel percorso non manca un riferimento alle “wunderkammer” come sottolinea la curatrice quando scrive in riferimento al fatto che le sculture di alcune viti sono “ricoperte da un’armatura dorata, come una seconda pelle simile alle squame di un serpente, simbolo di rinascita.”
L’inaugurazione di questa installazione scultorea che apre la seconda edizione di “Contemporanea” è in programma il 2 giugno 2023 dalle ore 18.00 alle 21.00. L’apertura al pubblico è dal 6 giugno al 5 novembre 2023.
Silvana LAZZARINO Roma 27 Maggio 2023
Àitason di Paolo William Tamburella
a cura di Valentina Bruschi
CORTEMPORANEA
Fondazione Palazzo Chigi Zondadari Via Banchi di Sotto 46, 53100 – Siena 6 giugno – 5 novembre 2023
inaugurazione 2 giugno 2023 dalle 18,00 alle 21,00
sito: www.palazzochigizondadari.com
Orari di apertura Corte e Àitason: lunedì- venerdì ore 8.00-20.00 | sabato e domenica su richiesta. Casa Museo: visita il sito www.palazzochigizondadari.com Per visite private e gruppi inviare un’e-mail a fondazione@palazzochigizondadari.com