Al MAXXI Dentro la Strada Novissima, un focus dedicato alla mostra della 1^ Biennale (1980) l’occasione per riflettere su un momento cruciale della storia dell’architettura del ‘900 (fino al 28 aprile)

redazione

DENTRO LA STRADA NOVISSIMA

20 facciate progettate da 20 architetti disegnano la Strada Novissima, mostra curata da Paolo Portoghesi alla prima Biennale di Architettura del 1980

Il 27 luglio 1980 con il titolo La Presenza del Passato apre la Prima mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia a cura di Paolo Portoghesi, nell’ambito della quale lui stesso propone anche la mostra La Strada Novissima in cui coinvolge 20 architetti internazionali a realizzare 20 facciate a grandezza naturale per attivare una riflessione sul tema della strada e realizzare un’immagine concreta di un diverso modo di pensare l’architettura su questa mostra vedi .

Oggi che il MAXXI, dopo quasi quarant’anni, torna a riflettere su questo tema con la grande mostra La Strada. Dove si crea il mondo, lo stesso Portoghesi cura DENTRO LA STRADA NOVISSIMA un focus di approfondimento, ospitato al Centro Archivi di Architettura dal 7 dicembre 2018 al 28 aprile 2019, su questo momento cruciale della storia dell’architettura del Novecento, che ha dato il via alla discussione internazionale sul postmoderno (vedi in proposito Massimo Martini su About Art,  https://www.aboutartonline.com/2018/12/02/il-gruppo-romano-del-grau-e-lesperienza-alla-i-biennale-di-archittetura-1980-il-lungo-tortuoso-cammino-dentro-il-postmoderno-fra-ideologia-e-prassi/ )

La Strada Novissima  proponeva nel suo insieme un vero e proprio percorso di 70 metri, dieci facciate per lato, a grandezza naturale, progettate da Ricardo Bofill, Costantino Dardi, Frank O. Gehry, Michael Graves, GRAU, Allan Greenberg, Hans Hollein, Arata Isozaki, Josef Paul Kleihues, Rem Koolhaas, Léon Krier, Charles W. Moore,  Paolo Portoghesi con Francesco Cellini  e Claudio D’Amato, Franco Purini e Laura Thermes,  Massimo Scolari, Thomas Gordon Smith, Robert A. M. Stern, Stanley Tigerman, Osvald Mathias Ungers, Robert Venturi-Denis Scott Brown-John Rauch

MAXXI, La Strada Novissima, TGSmith GRAU Holein Scolari

Ogni facciata, alta 9 metri e larga 7, era espressione dello stile e della ricerca dell’autore, e tutte insieme, nella loro diversità, andavano a comporre un percorso urbano da attraversare, espressione di una pluralità di voci, di una pluralità di letture e di modalità di riappropriazione del passato.

La Strada Novissima proponeva un ritorno all’idea di strada, facendo appello alla forza comunicativa dell’architettura e al tempo stesso restituendole anche una dimensione ironica. Immagine iconica del Post Modern in architettura, nella Strada Novissima si condensando fermenti, visioni e ricerche fino ad allora difficilmente decifrabili ma certo non più trascurabili sulla scena dell’architettura mondiale.

La mostra ebbe la prima replica a Parigi, nell’ex Ospedale della Salpetriere, nel 1981, e la seconda a San Francisco nell’Arsenale del porto, nel 1983, meritandosi così di essere definita “La strada che ha attraversato l’Oceano”.

MAXXI, TheStreet, Venturi Scott Brown

Tra documenti d’archivio, fotografie, disegni di progetto e testimonianze dirette, il focus DENTRO LA STRADA NOVISSIMA propone un percorso fisico oltre che storico, che consente di ritrovarsi dentro la mostra del 1980: un’operazione mirata a riconsiderare quei fermenti e quelle visioni. Accompagnati ancora una volta dalla guida di Paolo Portoghesi, si ricostruisce un percorso storico tra i documenti che raccontano per tappe il definirsi di una delle esperienze più straordinarie dell’architettura italiana del Novecento e un percorso fisico all’interno dei progetti che di fatto hanno disegnato la Strada Novissima.

redazione Roma dicembre 2018