redazione
La figura e l’arte di Giosetta Fioroni, protagonista della celebre Scuola di Piazza del Popolo nonché tra le maggiori interpreti dell’arte italiana del secondo Novecento.
Il punto d’avvio della sua carriera è da ricondurre al fervente clima della capitale negli anni Cinquanta e alla successiva ammissione all’Accademia di Belle Arti, dove studia con Toti Scialoja. In questi anni, comincia a frequentare il Caffè Rosati, luogo di ritrovo della nota Scuola di Piazza del Popolo, e a lavorare sul ciclo degli Argenti, ossia, dipinti realizzati tramite la proiezione di fotografie su tela e le cui sagome vi vengono poi tracciate con colori industriali.
Gli anni Sessanta vedono inoltre la Fioroni immersa nell’ambiente delle gallerie romane, si pensi alla Galleria La Tartaruga, conosce artisti internazionali come De Kooning, Rauschenberg e Cy Twombly, ma soprattutto, incontra lo scrittore veneto Goffredo Parisi, che diventerà suo compagno di vita.
La sua riflessione personale, quindi ricerca artistica, non si ferma. Le opere del decennio successivo mostrano nuove sperimentazioni di materiali e supporti, e una certa influenza fiabesca, dove l’artista inizia a raffigurare elfi, boschi, spiriti, come testimoniano Le Teche, scatolette in legno ove Fioroni vi pone oggetti rinvenuti in campagna. Agli albori degli anni Ottanta, fa ritorno alla pittura, che sia acquarello, smalti, olio su tela.
Galleria Fidia
Orari: Lun-Ven 11-19. Sabato e festivi su appuntamento.
Fidia Arte Moderna Sas Via Angelo Brunetti, 49 00186 Roma
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