Alla Galleria Nazionale delle Marche grande successo per “Federico Barocci, l’emozione della pittura moderna” (fino al 6 ottobre).

redazione

Dal 19 giugno al 6 ottobre gli spazi di Palazzo Ducale accolgono la grande esposizione monografica dedicata a uno dei figli più illustri della città, articolata in sei sezioni tematiche e con prestiti eccellenti provenienti da alcuni dei principali musei italiani ed esteri.

Si intitola “Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna” la mostra monografica che per oltre quattro mesi – dal 19 giugno fino al 6 ottobre 2024 – si può ammirare nei sontuosi spazi di Palazzo Ducale e che ha ottenuto la concessione dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Curata da Luigi Gallo (Direttore della Galleria delle Marche) e Anna Maria Ambrosini Massari (Docente di Storia dell’Arte moderna all’Università di Urbino), con Luca Baroni e Giovanni Russo, la mostra porta per la prima volta a Urbino le opere di uno dei suoi figli più illustri: Federico Barocci (1533-1612).

Pittore, straordinario disegnatore e innovativo incisore, per quasi un secolo Barocci segna la scena artistica italiana ed europea. Nonostante la scelta, inconsueta all’epoca, di restare nella sua città natale, lontana dai grandi centri culturali e mecenatistici, egli riesce a imporsi con tenace fatica come il più ammirato, richiesto e pagato autore di dipinti sacri della seconda metà del ’500.

Federico Barocci, Autoritratto, Firenze, Uffizi

Per la città ducale, Federico Barocci ha sempre rappresentato un debito di riconoscenza, perché la sua figura umana e artistica è di straordinaria importanza: con la sua opera egli chiude idealmente la grande stagione del Rinascimento urbinate, dominata da artisti del calibro di Piero della Francesca, Bramante e Raffaello, offrendo le primizie di una pittura nuova che caratterizzerà l’Età Barocca. Non a caso il primo direttore di Palazzo Ducale, Lionello Venturi, aveva in animo di organizzare una mostra monografica, annunciata in occasione dell’apertura del museo nel maggio 1913. L’evento poi non ebbe luogo e solo oggi, a oltre 110 anni di distanza, il museo dedica una esposizione al grande pittore marchigiano.

Grazie a un insieme di prestiti provenienti da principali musei nazionali e internazionali che arricchiscono la collezione già molto importante della Galleria Nazionale delle Marche, la mostra, di taglio monografico, raccoglie oltre 80 tra dipinti e disegni di Barocci, illustrando tutte le fasi della sua lunga carriera.

Un’altra novità il percorso artistico del maestro urbinate viene presentato secondo un ordinamento tematico, volto ad approfondire le peculiarità della sua produzione inserendola nel contesto della grande arte del Cinquecento e del Seicento. Dice il Direttore Gallo,

«Per la prima volta in Urbino un’ampia mostra monografica illustrerà l’opera di uno dei massimi pittori italiani: Federico Barocci. L’inconsueta scelta dell’artista di restare nella città natale, pur avendo conosciuto i centri maggiori dell’arte italiana, e in particolare Roma, non gli impedì di diventare famosissimo e ottenere importanti committenze da tutta Italia e non solo. Articolata in sezioni tematiche, la mostra ospiterà eccezionali capolavori provenienti dai musei di tutto il mondo e sarà impreziosita da un ampio focus sui disegni dell’artista che dimostreranno lo studio lungo e accurato che precedeva la realizzazione di ogni sua opera. Inoltre è significativo che nell’anno in cui Pesaro è Capitale Italiana della Cultura, Urbino sia protagonista di questo evento, proponendo una mostra dedicata a uno dei suoi figli più illustri. Nel segno di Federico Barocci, Palazzo Ducale ha elaborato un ampio progetto culturale al fine di raccontare la sua storia, unica per la varietà e l’importanza di un patrimonio artistico che, sotto l’egida del Ministero della Cultura, siamo chiamati a trasmettere alle generazioni future».

Il percorso espositivo

Federico Barocci, Madonna con bambino e santi (Urbino, GNDM)
Federico Barocci, La presentazione di Maria al Tempio, Olio su tela, 382×246

La mostra si articola in sei nuclei narrativi, declinati secondo un ordinamento che lega la successione temporale dell’opera di Barocci a una presentazione diacronica organizzata seguendo i diversi temi della sua pittura.

Si partirà nella prima sala dalla disamina del contesto culturale in cui l’artista si forma e lavora; nella seconda sala si affronterà il tema della composizione delle grandi pale d’altare; la terza sala è dedicata al tema degli affetti, della natura e delle emozioni; la quarta sala sarà dedicata alla grafica di Barocci, con una scelta significativa di disegni, cartoni, incisioni; nella quinta sala sarà possibile ammirare le composizioni dalla loro fase preparatoria all’opera finita; Nella sesta sala saranno presentate le ultime opere del pittore risalenti al primo decennio del Seicento.

Federico Barocci, Fuga di Enea da Troia (Roma, Galleria Borghese)

La mostra continua

L’arte di Barocci continuerà nell’appartamento roveresco del secondo piano dove il Palazzo Ducale vanta il numero di opere più consistente della sua produzione sacra: l’Immacolata concezione, la Crocifissione con i dolenti, San Francesco riceve le stigmate, la derivazione dal Perdono di Assisi e le due opere in deposito dalla Pinacoteca di Brera alla Galleria Nazionale delle Marche, ovvero la Madonna col Bambino in gloria con i Santi Giovanni Battista e Francesco e l’Ecce Homo finita dall’allievo Ventura Mazza.

Roma 21 Luglio 2024

INFO MOSTRA
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna
a cura di Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari con Luca Baroni e Giovanni Russo
19.06.2024 – 06.10.2024
Orari: da MA a DO: dalle 8:30 alle 19:15 (chiusura biglietteria ore 18:15); LU chiuso
Ingresso: € 12 intero; € 2 ridotto; € 1 prenotazione
Catalogo edito da Electa
Galleria Nazionale delle Marche
Palazzo Ducale di Urbino
Piazza Rinascimento 13, 61029 Urbino (PU)
Telefono: 0722 2760
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