di Silvana LAZZARINO
Alla ricerca di una nuova definizione di libertà, nel dare ascolto a quanto legato alla parte più istintiva e autentica, ridefinendo un’idea di esistenza libera da imposizioni e limitazioni, volge l’opera dell’artista newyorchese Kennedy Yanko (St. Louis, 1988) con all’attivo diverse esposizioni in gallerie e fiere nazionali e internazionali. L’ambiguità che attraversa le opere unitamente all’astrazione quale strumento di conoscenza, restituiscono un percorso innovativo dove ritrovare l’energia del confronto, del cambiamento, della rinascita per riconoscersi e riconoscere l’altro/gli altri.
Desiderio di rinascita, liberi da impedimenti sono centrali nel percorso della cannatane Betty Davis, esempio di emancipazione sia per le donne, sia per la comunità afroamericana. Attraverso la sua musica, la cantante ha espresso il suo essere contro le regole imposte da una società basata su principi ingiusti, gridando la sua indipendenza e volendo vedere il mondo per come lei lo vedeva e non come gli altri pensavano dovesse vederlo.
Un omaggio a Betty Davis, quello restituito dalle opere presenti in questa esposizione “Because it’s in my blood” in corso a Milano negli spazi della Galleria Poggiali (Foro Bonaparte, 52) con cui l’artista Yanko ha voluto sottolineare la forza dei testi e delle parole delle canzoni della cantante.
Fino al 20 novembre 2020 accanto a otto lavori di nuova produzione realizzati utilizzando rame e lattice dipinto, combinazione che l’artista porta avanti da alcuni anni, si possono ammirare opere di dimensioni variabili dalle più piccole, Jimmie e Space che possono essere osservate nella loro interezza, alla più grande Crow, che occupa una parete intera.
Ciascun titolo delle opere si riferisce alle parole usate da Betty Davis, personificando gli elementi della vita della cantante e enfatizzando il rapporto che intercorre tra le opere. Ad accompagnare l’esposizione è il volume edito dalla Galleria Poggiali al cui interno si trova un testo critico dello scrittore e curatore newyorchese Cristian Viveros-Fauné che collabora per importanti testate internazionali, di settore e non solo tra cui citiamo: “Art in America”, ”artnet”,” “Artnews” e ”The New York Press”. Inoltre tra i suoi testi critici scritti per mostre di grande successo: “Authentic/Ex-centric: Conceptualism in Contemporary African Art” (49° Biennale di Venezia), “Beuys and Beyond” (Deutsche Bank Collection traveling exhibition), ”Ahmed Alsoudani” (Phoenix Art Museum, Phoenix, USA).
Silvana LAZZARINO 31 ottobre 2020
Kennedy Yanko
“Because it’s in my blood”
Galleria Poggiali. Foro Bonaparte, 52 -20121 Milano. Fino al 20 novembre 2020