di Elena GIGLI
Ciao Nando,
sono passati quasi trent’anni da quando Maurizio Fagiolo dell’Arco mi chiese di accompagnarlo a Londra per vedere un quadro di Jean Lemaire presso una galleria londinese in Dover Street.
Era l’estate del 1993, era la mia prima esperienza di studiosa da poco laureata, non sapevo bene a cosa sarei andata incontro ma seguire un professore come Fagiolo mi elettrizzava. Sempre con il book sotto il braccio pieno di fotografie – Fagiolo infatti stava lavorando al libro sul Jean Lemaire – prendemmo l’aereo alla volta di Londra. Ed eccomi entrare – timidamente, subito dietro il prof. Fagiolo – nella tua galleria, la Walpole Gallery alla scoperta di tesori, alla ricerca delle bellezze artistiche che ti hanno accompagnato per tutta la tua vita. Ci accolse una tua segretaria o assistente perché tu eri a Cuba: amavi soggiornare spesso in quell’isola alternandoti con Giannutri, schivo e isolato da tutti nella tranquillità della natura a cucinare il pesce sorseggiando del buon vino bianco …
In fondo alla Galleria, nell’ultima sala – il tuo studio – ecco che ci si presentò in tutta la sua maestà il quadro di Jean Lemaire per il quale Fagiolo entrò in contatto con te: è il paesaggio romano con il Colosseo e le figure. Dopo quella prima visita altre se ne aggiunsero per inventare di continue mostre e libri giocando proprio con i tuoi quadri, come fanno i bambini con le figurine sull’album Panini. Il tuo insegnamento nel guardare i quadri, nello studiare i pittori, nel guardare come pulivi una tela a Londra come a Roma è sempre andato di pari passo con l’amicizia che nutrivo per te al punto di definirti zio Nando. E poi come scordare le serate sempre con Maurizio – l’eterno amico comune [e tu non potevi lasciarci che oggi a 20 anni dalla sua dipartita, quel 11 maggio del 2002 quando Fagiolo non si svegliò più…] – nella tua casa londinese a cenare con il pesce che tu e Maurizio cucinavate d’amore e d’accordo parlando del prossimo quadro da pulire e\o da compare in qualche asta meno nota. E si perché tu amavi fare proprio la caccia al tesoro, scoprire dietro una brutta pennellata o sotto uno sporco di vernice il capolavoro che poteva mancare alla tua eterna bellezza, alla tua collezione. E poi arrivava Fagiolo che, mettendo in ordine le figurine, costruiva con i tuoi quadri la mostra da inaugurare alla Walpole Gallery: ricordo France in the Golden Age del 1996 o Virgin, Muse, Heroine dell’anno seguente dove erano le donne del Seicento a fare da padrona … E poi ad Helsinki dove insieme montammo la mostra Lanscape and Veduta Piantings al Sinebrychoff Art Museum: un viaggio indimenticabile più utile di qualsiasi manuale d’arte.
Grazie Nando!!!
Elena (Gigli) Roma 25 Maggio 2022